La forza di cambiare 
Il 2019 è arrivato dolce, sereno in cielo e nello spirito, avevo deciso il salto nella nuova vita.

Mi sono gustata il giorno senza fretta, ieri alle 10 ero nella camera delle lacrime, perchè ho versato fiumi di lacrime in quella stanza, dove ho dovuto per anni tenere a bada disperazione e preoccupazioni prima dei lutti e dopo i lutti.

Con due dita ho preso un lembo della striscia in carta vinilica che decorava la stanza e ho tirato decisa, e' come aver tirato via il passato in un unico gesto.

Acqua calda, detersivo professionale e ho tolto la colla, dura da togliere, quando faccio i lavori li faccio bene, come tutte le cose della mia vita.

Ho spostato infiniti oggetti di mezzo, tolto quadri, tranne quello sopra al letto, la madonna del Lippi mi farà compagnia.

Non ho pensato ho occupato la mente con il dolore delle gambe che rassicuravo man mano che centimetro dopo centimetro toglievo la colla.

Le mie gambe che non vorrebbero andare avanti, devono adattarsi che io voglio andare avanti con tutta me stessa, ho tanti progetti nella vita reale come nella maglieria nel web, senza più correre ma assoparondo ogni giorno, non voglio perdermi un attimo perche' il tutto finisce con la mia morte ma fino ad allora mi libero dei NO dei padroni della mia vita e ho deciso di danzare.

Non ho paura della solitudine, perche' sto bene con me stessa e via verso il futuro mi spiace solo che sarà breve perche' il più l'ho vissuto ma mi accontento di trasformare i miei giorni in doni del cielo per me!

Quando pensavo di essere negata per i punti manuali, mi sono messa d'impegno, oggi sono miei, me li godo quando voglio ecco la vita va allo stesso modo per me, supero la paura, imparo dalle lezioni e poi ho meno paura e mi sento sicura!

E' la prima volta che coloro per me la mia vita non ci rinuncio a costo di morire schiantata dalla fatica, ma non succederà perchè ho capito che sono io a guidare i miei passi salvo gli imprevisti , ma per quelli mi attivo sul momento!

Buon 2019 a coloro che colorano la propria vita alla ricerca della serenità!



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2018 
Sei arrivato caro anno 2018 sotto un cielo stellato pieno di fuochi d'artificio, avevo un bicchiere in mano con lo spumante, la figlia piccola e i vicini di casa per strada, voglia di festeggiare nessuna venivo dal funerale di mio padre.

Non salutavo bene il tuo arrivo ma mi sono fatta coraggio e ho brindato alla speranza, non ho fatto male.

Ci ho impiegato 3 mesi, una grave influenza prima di sollevarmi e smettere di pensare che tutti coloro che mi amavano se ne erano andati in un'altra dimensione.

A fine marzo per il mio compleanno ho chiesto un orologio da parete che segnasse il mio nuovo tempo, sola, ma determinata a vivere e mi sono sollevata.

3 mesi a fare il muratore per dimostrarmi che non ero finita, a gettare immensi sacchi di roba del passato, un'estate a pozzanghera senza forze, un autunno che mi ha vista crollare di nuovo sotto il peso dei lutti, delle assenze.

Ho chiuso il primo gruppo italiano su Fb di maglia a macchina, di cui non importava niente a nessuno, e ho capito che tutto quello che non mi rende felice va tolto di mezzo.

365 giorni non facili ma ci sono abituata ma alla fine eccomi qui, con le articolazioni bloccate come se avessi paura di andare avanti, dove c'e' male, vecchiaia e fine della mia vita, ma ancora lungo il viaggio e il tempo e mi sono sollevata di nuovo.

Boswellia, pianta antiinfiammatoria, che secondo l'erborista fa miracoli, funziona e' vero sto riacquistando la mobilità degli arti bloccati in un dolore senza respiro, lei funziona ma il mio cervello sta tirando fuori endorfine ho deciso che se dò retta alla paura del futuro non vivo e quindi si vive.

Mica è semplice per chi e' stata cresciuta a suon di "che vuoi capirne che sei femmina" e poi guai ad uscire dallo schema madre di famiglia che vorrebbe anche guadagnare qualcosa che le dimostri che esiste nel mondo, oltre i pannolini, le pappe ...e' finito un tempo non posso aver paura di vivere secondo me anche se devo scoprirlo giorno per giorno!

2 gennaio inizio dalla mia camera da letto ...si colora il mio mondo, si gettano, o si riciclano mobili creo gli spazi intorno a me secondo me e poi Dio mi guiderà ancora nel nuovo cammino, basta che ascolti il mio cuore.

E' l'anno del colore, della rinascita su tutti i fronti, i guai ci saranno fanno parte della crescita personale ma per il 2019 saranno lontani e di sotto fondo che io ho intenzione di scoprire altro di me.

Chiudo l'anno con un video nuovo, con il metter in cantiere un cenone di fine anno ma con progetti che non vedono l'aiuto per gli altri ma aiutarmi a comprendere me ...sereno 2019 ai portatori sani di voglia di vivere comunque sia lo scenanrio che ci circonda, che i giorni facili tutti sono bravi a viverli, sono quelli difficili che ti dicono chi sei e io ora lo so, dopo tanti guai e tanti lutti.

Sono Ortenzia un'innamorata di questa vita che non ha più paura a viverla!

Progetto n. 5 nel forum ...un po' di bordi per poi andare a costruire modelli con chi vorrà e se vorrà o serenamente torno nel mondo reale senza rimpianti, ogni esperienza una ricchezza personale!




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Telaio e pensieri 
Quando il mio fisico si ribella, si blocca, so che vuol dire che sono andata fuori sintornia con i pensieri e le emozioni rispetto al corpo.

Mi ascolto tanto e non baro con me stessa, ma penso a come risolvere il problema, è come se mi volessi dare una forte scossa, non solo emotiva ma anche fisica.

Non rido più da anni, non corro più nel vero senso di corsa fisica da ancor di più.

Mi ha schiacciato il male venuto ad abitare nella mia casa, i lutti, le preoccupazioni economiche, il cambio della società dove gli onesti sono banditi, dove il male quello che si oppone al bene, ha preso il sopravvento e ho smesso di ridere.

Si ride in molti modi anche nell'anima senza esternarlo troppo, a me manca quello, quel leggero senso inebriante di esistere, è diventato tutto faticoso e alle volte insopportabile.

Le cose sono cambiate, le certezze svanite, mi sono trovata con i miei doni a combattere la guerra della sopravvivenza dello spirito e il fisico si è bloccato di nuovo.

Mantenere attivo spirito e fisico in equilibrio perfetto quando ti preoccupi per gli altri non e' facile, poi ho capito che è sbagliato pre-occuparmi degli altri come di me stessa, perdo tempo tanto non posso mutare nulla della vita del prossimo ma come dico spesso posso rendere bella solo la mia.

Nessuno ci fa niente, siamo noi a permetterlo, non è così semplice come sembra ma ho deciso di smetterla di pre-occuparmi e di occuparmi a fare quello che mi piace veramente così deciso sul momento solo per curarmi.

Sblocco le gambe, che pesano come macigni come se avessero paura di portarmi oltre il vissuto del passato, e poi parto per colorare casa, la rendo a mia immagine, se ne avrò il tempo che qui sembra che siamo in balia degli eventi intorno.

Nell'attesa di sbloccarmi ho messo sul telaio colore, senza senso come mi sento io, un po' confusa ed incerta ma piena di colore perche' la vita e' colore, quando vediamo l'arcobaleno mica si pensa che ci viviamo immersi nei 7 colori, noi vediamo, il cielo blu, i prati verdi ma siamo immersi nel colore della luce e quindi prendo uno straccio e spanno i miei occhi che non e' vero che sia solo dolore la vita, la vita è gioia basta aprirli gli occhi e non devo più attendere che ho poco tempo per vivere.



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Tessere 
Un anno fa ero a chiedermi quale telaio comprare, mio padre stava morendo, l'ultimo genitore mi costringeva a prendere visione che diventavo la più anziana di famiglia, che il mio tempo si restringeva paurosamente, il telaio era un sogno e me lo sono regalato.

Il telaio non a se stesso ma come nuovo spunto creativo per la maglia a macchina.

MI è servito per tenere a bada il nuovo cambiamento, le nuove responsabilità ma non l'ho studiato mai veramente.

Ho comprato un telaio verticale perchè mi permette il poco ingombro e di portarlo dove voglio.

All'inizio l'ho guardato con molto rispetto, incuteva soggezzione anche solo mettere l'ordito cioe' il filo su cui si passerà la spoletta con il filo per la trama.

Mettere su l'ordito lo spiega il vecchio proverbio arabo "messo l'ordito anche le capre sanno tessere" ed e' vero come smacchinare lo fa anche un bambino molto diverso e' saper costruire modelli.

Eccomi qui di nuovo con un mondo da scoprire perchè il mio sogno è unire maglia a macchina e telaio, il passato e il presente coniugati in modelli semplici indossabili tutti i giorni.

Qualcosa di elementare l'ho costruito ma ora si deve superare il punto tela e passare a punti complessi con i liccetti ovvero fili che legano fili stabiliti dallo schema nell'ordito.

Mi arrendo alla mia curiosità ancora una volta ho poche spiegazioni e studio tanto per capire ma mi frena la paura di non aver pazienza nel legare, contare, seguire uno schema ma forse l'anno prossimo dopo decine di video ci sorriderò sopra ma per ora ho una bella sfida in corso.

Ultimo punto tela ( il punto di base) e tanto colore che mi affascina enormemente ma e' tempo di crescere.

Prevedo lacrime e sangue anche in questa sfida ma la vita è mia se non la rendo intrigante secondo il modo di esistere che senso ha?



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Fare o guardare 
Il lungo viaggio nel web e' terminato, almeno per me è finito il tempo in cui sentivo la responsabilità di aver fatto riaprire tante macchine.

La maglieria era un'altra famiglia a cui badare, non mi sono risparmiata, ho visto frutti ma ho visto anche tanta gente chiudere le macchine, ho visto nascere attività e ho dato senza risparmio e senza chiedere nulla tanto tantissimo e poi sono rimasta vuota ad chiedermi dove sarebbe finita la mia di maglieria.

E' stato un anno incredibile il 2018, come tutti gli anni se li osservi con attenzione.

Sul fronte maglieria devo dire che dopo essermi dimostrata fra cemento e grandi fatiche fisiche che non ero finita, mi sono ritrovata nell'essenza della gioia della maglieria secondo me.

Nessuno pensa a quanto costi mostrare la maglieria e non solo in denaro perchè il web ci ha abituato che quelli che fanno devo dare senza lamentarsi a chi guarda, guai a smettere perchè hai finito le forze, ti cancellano e se ne vanno altrove da chi ha ancora forze.

Io non so guardare, ma so decidere cosa voglio e cosa non voglio perchè il mio non è un lavoro retribuito, anzi il contrario, erano gesti d'amore per un mondo che mi aveva permesso di scavalcare le difficoltà della vita.

Ho capito all'improvviso che era la maglieria a dovere tutto a me e non viceversa, perchè io non ho smesso un minuto degli ultimi 30 e oltre di studiare per aiutare gli altri e farla crescere e quando mi sono resa conto che avevo perso interesse mi sono chiesta che volevo io dalla maglieria.

La risposta l'ho avuta, tornare a creare per me e con me, lasciare che i fili parlino, arrendermi ad un dono che mi meraviglia sempre, questo per me conta veramente.

Volevo donare la gioia che porta un filo colorato, credo di esserci riuscita con tante persone ma il dono del creare secondo me resta solo mio e da quello sto rigenerandomi.

Mi piace continuare a mostrare regole tecniche a sperare di essere ancora utile a chi vuol fare ma per fare devi sudare e quello e' privato in base al proprio carattere, io sudo e ci lascio gli occhi ma alla fine il filo non mi tradisce mai.

Parto per un nuovo incredibile viaggio lascio i fili chiamarmi e prendere forma non per aiutare ma per rendere ricca di passione la mia vita che senza passioni non si vive si sopravvive nei doveri e nelle difficoltà della vita.

Finalmente ho una mia dimensione maglieristica, un po'aiuto chi ha voglia di fare e un pò lascio che i fili mi raccontino la loro storia!






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