delle donne ammesso che siano mai libere scelte sono sempre un dilemma, quando il Creatore ha deciso che a noi competeva prendersi cura della vita ci ha messo sulle spalle un pesantissimo fardello.
Ieri in tv c'era un film che ho seguito ascoltandolo mentre mettevo in rete Vintage 81 era mia figlia raffreddata che lo seguiva la battaglia delle prime suffraggette americane nel 1920 per il voto, una madre che osteggiava i pensieri liberali dela figlia il rifiuto al matrimonio forzato, la voglia della ragazza di saper leggere e scrivere i suoi dubbi e dolori per non poter essere come un uomo con gli stessi diritti, la madre che le diceva che il compito delle donne era fare e crescere figli e ubbidire all'uomo e si dichiarava felice della cosa mentendo spudoratamente, lasciando perdere che la ragazza in impeto di difesa delle sue idee scivola dalle scale e muore, che la madre si chiude nella sua stanza con libri e ricami e non ne esce piu' che le donne prendono il voto e' stato straziante il rifiuto a sottomettersi ad una societa' maschilista, per quanto ci illudiamo anche oggi non va meglio realmente le nostre scelte non sono mai libere, dobbiamo sempre rendere conto delle nostre azioni, se abbiamo dei figli prima vengono loro e poi in base alle loro esigenze si puo' decidere , la difficolta' di essere donne e' assoluta, io ho scoperto che di scelte vere ne ho fatte praticamente nessuna liberamente, prima papa' e le sue imposizioni ( anche se mamma era diversa dalla madre del film e mi aiutava a crescere) poi il mio ruolo di madre e di moglie e gli uomini decidono e tu o ti adatti o combatti, per noi non e' mai facile, speriamo che il Creatore ci abbia dato anche la forza per cambiare le regole!
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anche se realmente non era freddo ho passato una notte non riuscendo a scaldarmi, neppure ora che sono in piedi poi ho capito, ieri complice il fatto che mi sentivo molto meglio e che alla figlia piccola e' arrivato un tremendo raffreddore sono tornata al solito mansionario casalingo e materno, mi sono affaticata troppo, poi in piu' yogurt fatto in casa (dice il mio medico che ho bisogno di tanti fermenti lattici), stamattina si paga il prezzo stanchezza e mamma mia come il tempo che passa diventa un nemico per le energie vitali, il fatto che e' il giorno dei morti non aiuta pensieri e ricordi escono dai cassetti, ma poi pensi che tuto e' nel normale svolgersi degli eventi, ti prendi il tuo unico caffe' del giorno ormai soppiantato da tisane rinfrescanti e digestive e pensi che se non ti sbrighi domani sara' peggio di oggi e quindi un sorriso perche' va meglio e via con la normale giornata lavorativa che e' gia' tardi!
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Se foste umbri sareste stati impegnati almeno meta' della scorsa settimana a preparare la "moglicata" e gia' metti il pane duro ad asciugare, fanne del pangrattato mischialo insieme a noci nocciole, cacao, zucchero aggiungi archelmes rosso condensato (non la bagna delicata da dolci) mischia e rigira per un paio di giorni, poi nella previgilia di Ognissanti cuoci la pasta e qui diventa importante la geografia del luogo ove viene fatta c'e' chi mette pasta corta rigatoni il piu' delle volte o chi strangozzi, si condisce la pasta con la "moglicata" e il giorno della vigilia di oggnissanti diventa il piatto principale, anni fa quando i parenti venivano a trovarti perche' andavano al cimitero si a trovare i morti ma poi si aveva bisogno di stare insieme ai vivi la frase era d'obbligo "ti va di assaggiare un po' di pasta dolce?" come se la pasta ipercalorica facesse da ponte fra la vita e la morte, e mentre magari giravi fra le tombe fra gli altissimi secolari cipressi si discuteva su come era stata la riuscita della pasta dolce e noi allora bambini piene di energie che di morti, fiori e litanie si capiva poco e di dolci se ne vedevano proprio pochi durante l'anno si sopportavano i pianti delle nonne , le litanie e tutto il resto pensando che poi se si faceva i bravi un bel piatto di pasta dolce non te lo levava nessuno e ieri sera aprire la busta proveniente da casa di papa' e trovarci la pasta dolce e' stata una sorpresa incredibile di quelle che i ricordi la fanno da padrone, grazie a mia cognata di cuore per la sopresa, non la posso mangiare causa il mio fegato in questo momento, ma la tradizione e' tradizione una forchettata l'ho rubata male non mi ha fatto, ma non fanno mai male i bei ricordi d'infanzia all'anima!
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la velocita' con cui ti viene tolto quel po' d' aiuto strardinario che ti viene dato quando non ti reggi in piedi, appena il tuo corpo, accidenti a lui potrebbe anche recitare per qualche giorno in piu', da' segnali di stare meglio via veloce come la luce tutto torna alla normalita' oggi c'e' il caos di chi sa che qualcuno tanto volente o nolente mettera' a posto .. secondo la logica familiare sono tornata attiva secondo me manco per niente pero' come sempre fanno il test per vedere se anche questa volta sopravvivo, quando ci ama la nostra famiglia a noi donne, e' un unica incontenibile espressione di gioia amorevole, e mentre il marito ieri sera brontolava che oggi era lunedi e lo viveva come la fine del mondo tu pensavi che ti sarebbe bastato sentirti bene per fregartene di chi giorno della settimana e', perche' alle casalinghe i giorni scorrono come i grani di un rosario fra le dita, hanno tutti lo stesso colore tutti gli stessi impegni e le feste si tramutano in strardinari come il sabato e la domenica ma che fortunate che siamo per tutti abbiamo tutto il tempo che vogliamo, libere di fare come ci pare, se ci ammaliamo noi non dobbiamo avvertire in ufficio, non dobbiamo aspettarci la visita del medico fiscale ehhh gia' per noi rose e fiori e' gia' un miracolo restare a letto una giornata poi per gioco forza se non hai i soldi per chiamare un'impresa di pulizie a fine malattia ti devi alzare, sono guarita e non lo sapevo speriamo che sia vero!
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di piccole boccette marroni in vetro, mentre aspettavo che la mia erborista mi dedicasse qualche minuto, 4/5 donne entrano una alla volta, e passano a Roberta la piccola boccetta che Roberta riempe di nuovo, qualcuna telefona, ma c'e anche un uomo lui non vuole fiori di Bach ma rimettersi in piedi da un brutto virus come lo chiama lui che l'ha riempito di bolle e sfinitezza e tu pensi che brutta la nostra eta' donne con lo sguardo sfuggente di chi sta vivendo una vita che non era quella che volevano uomini in difficolta' per gli stessi motivi e di fondo, anche se loro lo chiamano virus come s eavessero paura di ammettere le difficolta' dei sentimenti ma di fondo per entrambi c'e' solo che quando non ci sentiamo amati il nostro io va in tilt, si puo' vivere senza pane ma non senza un abbraccio o una carezza, gli uomini e le donne nascono con il bisogno d'amore scritto nel dna e quando manca iniziano gli squilibri e ci si ammala, oggi ho deciso di uscire dalla mia sofferenza, oggi ho deciso di darci un taglio vado a vestirmi con un sorriso alla vita, perche' solo della mia sono responsabile e non mi piace essere cosi' triste e disperata
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