Volevo far prima a sistemare il balcone e la messa a dimora degli ortaggi in vaso, ma i filati mi hanno battuta, sono arrivati, tutti grossi, per la passo 3, la macchina che pensavo non avrei mai usato e che invece ho destinato a diventare la macchina per creare.
Seduta fra le rocche, le guardavo e pensavo chissà se sarò capace di creare con filati grossi, una gran confusione in testa, ogni rocca ha una sua storia da raccontare e me ne sono prese molte da qualche grammo per testare come si lavorano determinati filati, sulla mia Brother lo so ad occhio come rende un filato, a quali punti è adatto ma su una macchina completamente diversa come una per filati grossi dei dubbi li ho.
Se me li tolgo io, li toglierò però anche agli altri, provare a fare delle campionature e mettere in video perchè per altri sia più semplice perchè io ci spero proprio quando lascerò questa terra di lasciare ancora viva la maglieria perchè creare con le proprie mani ha un valore immenso che si chiama autostima e che si ripercuote su tutte le nostre altre figure sociali e scalda il cuore.
Ho un progetto ardito per mantenere viva la maglieria, mi dicono tutti che è un'arte morta, che chi crea non può essere concorrenziale ne' con i grandi laboratori, nè e sopratutto con il cinese sotto casa, probabile, ma creare il capo unico che nessuno indossa nemmeno una regina, scusate se è poco, non è da tutti nè per tutti.
Torno a creare per il piacere di dare vita ad un filo, ma senza patemi d'animo. sono cambiata anche in questo, ora prima si va per ordine.
Provo in tutti i modi a mantenerla viva quest'arte ma se non la metto in pratica io per prima mi spengo e non trascino nessuno, balcone pronto con le nuove piante, domani tocca agli ortaggi da piantare in vaso e poi un sorriso prendo la prima rocca che mi guarda e parto con il primo progetto, poi lascio fare alla mia creatività, ho bisogno di lasciarla libera e devo solo starle dietro e inizierà il gioco, un incredibile gioco.
Non vedo l'ora!
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Capisci quando sei su una buona strada, appena tutto ti si rivolta contro per farti desistere, ci si mettono proprio tutte, come a renderti la cosa mille volte più complicata.
Mi succede tutte le volte che cerco di mettere in cantiere un progetto e non sono io che ho paura a farlo, non sono i miei timori, ma tutto si concentra per renderti le cose complicate, tutto quello che il giorno prima filava sul suo binario senza bisogno di me, fisico compreso, ti si rivolta contro.
Una volta, dico io almeno una volta che tutto quello che decidi di fare per gli altri o per te, non procurasse la rivolta degli elementi, sarebbe troppo bello, ma tutto sta a rassegnarsi che diventa solo più faticoso, non che io abbia intenzione di desistere.
Forza ed energia che non sai dove prendere ma che alla fine trovi, in qualche angolo della tua mente o del tuo cuore, questa volta si arrenda chi mi rema contro perchè io ho deciso il mio risveglio.
E' l'anno che voglio capire chi sono, un decennio iniziato l'anno scorso mettendo a posto il passato, l'ho piegato come un pizzo antico pregiato, ho messo la carta velina per non sciuparlo, l'ho riposto in un cassetto, ho preso la mia anima e le ho chiesto di cosa avesse bisogno.
La mia anima ha bisogno di esistere solamente in mille piccole sfumature di un umile vita, senza pretese astruse, solo piccoli gesti che liberino quello che io di me non conosco e sono pronta.
Sono sempre prima mamma, poi a pari responsabilità nonna ma in tutto questo al primo posto ci sono io, il viaggio e' mio solo mio e se non ce la faccio a portare il peso mi fermo un attimo e vado avanti lo stesso.
Non potevo permettermi di spendere tanto eppure l'ho fatto, ho comprato nuovi filati, come si compra qualunque cosa che faccia bene alla tua vita, perchè di doveri solamente non si vive, ed eccomi qui a pulire e riordinare spazi, dovrò riprendere in mano anche il cemento ma insieme a mani graffiate c'e' la voglia del bello.
Voglia di giocare con i fili perchè un filo cambia la mia visione della vita, mi fa sentire in pace, prima si sistemano gli spazi poi si inizia e quello che ti rema contro torni da dove e' venuto, prima inizio e prima finisce la catena degli imprevisti, lo so per esperienza di vissuto, quindi per il potere della scopa e dello straccio diamo il via alla magia !
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Ognuno vive il suo compleanno come sente, io con profonda gratitudine ogni anno, e' IL giorno, quello in cui io mi sento pronta a nuovi progetti, come una rinascita annuale, dice che in cielo c'e' la stessa situazione di pianeti del giorno di nascita, non so se e' vero ma non importa, l'importante e' la gioia che provo ogni volta.
Le mie primavere sono 61, nessun rimpianto, solo uno sguardo al futuro e siccome non mi mento e non mi racconto favole so che ogni anno le mie energie sono meno e i sogni sempre tanti, quindi tutto ancora in salita, ma da questa vita voglio uscire fiera di me, e' il progetto primario.
La vita è tutto un intreccio di emozioni e situazioni e ogni tanto spunta un fiore, ma di fondo c'e' la consapevolezza che ogni mio pensiero muove altri pensieri, che ogni azione fa del bene o del male anche se non voluto ma è tutto troppo bello.
Il mio desiderio nello spegnere le candeline e' solo uno che l'umanità sia in grado di tirare fuori il meglio di se, scendendo nel privato desidererei che i miei figli trovino un futuro, di conseguenza per me sarebbe tutto possibile.
Mi godo la giornata ringraziando la vita e sperando che ci sia una nuova primavera l'anno prossimo che io adoro finire le cose!
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Lo capisci appena ti trovi con una decina di fusi a terra e ti trovi ad appoggiare il filo sull'ago, come si cambia.
In altri tempi avrei evitato accuratamente la cosa, ed invece tornando indietro nella maglieria, ma solo così ho capito davvero i punti che una macchina fa, ho trovato la pazienza e l'umiltà di capire.
E' come quando hai tutto e non stai a chiederti il come e il perchè delle cose, poi per una serie di motivi magari perdi il tuo mondo e devi guardare tutto con occhi diversi e non è terribile come pensavi.
Un filo dietro l'altro, un punto vintage manuale dietro l'altro e hanno cambiato il mio modo di vedere la maglieria esattamente come tante altre situazioni hanno modificato la visuale di quello che mi circonda.
L'ho sempre detto che la maglieria e' una scuola di vita, nel provare, fallire, riuscire si forma il carattere. Forse mi piace tanto per questo, perché sono libera di essere e di scoprire chi sono.
Lo chiamano ricamare su maglia, un vecchio libro Brother, e manca solo una tecnica di ancor più pazienza poi ho finito sul serio, e arriveranno i filati grossi per sperimentare e vedere come il cambiamento ha modificato il mio modo di creare.
Domani e' il mio compleanno, sono 61 le mie primavere, di lotta e sacrifici come per buona parte di noi, ma fiera se ci arrivo,
Serenamente e quietamente non faccio più programmi, spero solo che i miei figli risolvano i loro problemi perchè così anch'io avrò meno preoccupazioni, e mi avvio come un guerriero verso l'ultimo tratto, però evito le battaglie inutili ed è il bello della maturità, spero solo di sedermi davanti ad una macchina con il cuore leggero di chi sa di non aver sprecato un secondo e vuole solo vedere il cambiamento nel creare, per tutto il resto mi affido all'universo, non posso fare molto per modificare le cose in generale, quindi mi impegno nel mio piccolo e ci metto un sorriso anche se avrei voglia di urlare.
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Un giorno ti accorgi che quello che ti circonda va modificato, non lo sai ma forbici e coltello alla mano, inizi a togliere piante affaticate dai vasi.
Ci vuole coraggio a modificare quello che ti circonda, è la stabilità vedere sempre le stesse cose, allo stesso posto.
Anni fa mi alzavo e cambiavo la posizione dei mobili tanto per cambiare l'ottica delle cose, per rinnovare, poi la vita i cambiamenti li ha iniziati a fare da sola, alla fine ho capito che se non togli qualcosa non puoi mettere nuove energie in circolo.
Per due giorni ho tagliato senza sosta, rami vecchi, piante che si trascinavano, è scoppiata così la voglia di vedere nuove cose prendere vita.
E' il mio risveglio a 3 giorni dal mio compleanno evidentemente ho deciso che devo risvegliarmi, prendere atto che è tempo di vivere l'ultimo tratto della mia esistenza a modo mio.
C'è chi ci arriva subito a prendere in mano la propria vita, io ci sono arrivata molto avanti negli anni ma forse e' ancora più gratificante perchè sono presente ai miei pensieri, sono decisioni salde e mirate.
Dovevo capirlo che qualcosa bolliva in pentola dal mio bisogno di capire la maglieria vintage , tornare alle origini per crescere e guardare avanti, era iniziata la mia consapevolezza di esistere a modo mio, secondo me.
Andiamo verso questo nuovo tempo, pieno di incertezza come un'adolescenza con curiosità e voglia di capirmi e di vivere secondo e me e sperimento i miei giorni con cose che mi fanno piacere facendo lo slalom fra i problemi quotidiani!
Mi resta poco tempo prima di passare nella terza età del vecchietto dove lo metto, mi faccio animo, sistemo gli spazi intorno a me per me prima del generale inverno, così nella maglieria, solo cose che mi creano piacere
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