Vanise' amore improvviso 
Li guardi i colori rimasti dei tuoi filati, decisamente ti si stringe il cuore, negli anni hai lasciato da parte colori che proprio non senti tuoi, non creano idee per modelli e restano lì fermi ed immobili.

Come nella vita. quando qualcosa non ti apre a nuove soluzioni, tutto resta immobile.

So che non e' più il tempo di mostrare come fare, la gente vuole vedere, divagare la mente dal tempo duro che viviamo, e sai che a nessuno interessa veramente di sapere, te lo dicono i video di spiegazione che hanno poche visite, ma se metto un punto allora la cosa cambia e lasci perdere.

Te ne torni nel tuo mondo creativo, denaro da spendere in filati non ne hai, ma filati e colori che non ti piacciono si e allora in attesa di tempi migliori fai come Penelope, tessi, l'unica differenza e' che non disfi di notte ma te li godi sul manichino.

Quando serviva spiegare mi sono fatta in quattro senza risparmiarmi ora è tempo che si passi al guardare ed io al fare.

Si pensa che mettere in video sia semplice, non lo e' per niente, richiede ore di attenzione, che scrivere su un sito sia semplice, non lo e' e quando ti accorgi che un tempo è finito tu tiri fuori il meglio di te per te, perchè sai quanto piacere ti procura vedere un capo finito.

Il guizzo, l'idea che tanto siccome non deve piacere a nessuno se non a te, provi a prendere i colori che non ti piacciono e decidi di vedere che ne nasce.

Mentre il mondo si dibatte per vedere come salvarsi e nessuno ha le idee chiare, tu inizi, rimanendo a casa ed evitando di incontrare gente almeno sul fronte pandemia ti tuteli.

Ci pensi per caso al vanise' in tanti anni non ti sei mai curata di utilizzarlo per creare come tecnica, in prima frontura non ti crea piacere, in seconda, non ti fa impazzire.

I filati sono fini, potrebbe essere un'idea ed inizio a metterli a caso, 4 colori diversi ogni volta, due in ogni tendifilo e scoppia l'amore e trasformi una semplice costa 1-1 in una magia di sciarpe, diverse, con effetti particolari dati dal filato e dallo spostamento di 3 o 5 maglie fra la prima e la seconda frontura.

Il vanise' ti permette di mischiare filati di avere effetti sempre diversi e scivolo con gioia in quei filati che pensavi tristi e anonimi e nascono cose per me belle.


Mi ripeto che solo a pochissime persone interessi fare, realmente si vuol vedere e non riesco più ad andare a video o scrivere un articolo nel sito che richiede ore di lavoro e come sempre e' la maglieria a guidarmi e trovo nel vanise' il piacere di fare e sospendi tutto il resto in attesa di aver voglia di mostrare di nuovo.

Guida tu, mi hanno sempre detto che noi ti seguiamo, ma nessuno sa quanto costi in ogni ambito guidare e così scegli di fare il passeggero per il piacere di guardare senza responsabilità il panorama e goderti nel mio caso quello che un filo mi racconta e almeno torno serena a sentirmi bene!





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Il primo amore creativo 
Se dovessi fuggire all'improvviso prenderei un uncinetto e una rocca di filato per oppormi alle prove della vita, l'ho sempre pensato e continuo a pensarlo.

La mia mente elabora costanti modelli e più invecchio e più li semplifico, e' come se dentro me bussassero infiniti oggetti che vogliono nascere e più i tempi si fanno duri e più loro bussano.

Non me lo nascondo che i tempi duri sono arrivati, non sto più nemmeno a chiedermi come finiremo e dove ci porteranno i cambiamenti mondiali, prendo e apro la porta ai modelli che vogliono nascere e comprendi quanto sei fortunata ad esserti tenuta una passione a portata di mano per sopravvivere in ogni situazione ed in ogni tempo.

L'uncinetto o aghino come si chiama da noi nelle mani di molte amiche della mia mamma creavano meraviglie e con gli occhi e caparbietà me lo sono imparato nelle lunghe serate invernali dopo i compiti di scuola e ho capito subito che se una cosa ti piace si sopporta tutto il resto.

Me lo sono tenuto caro per tanti anni almeno fino alla macchina della maglieria e poi e' tornato utile anche nell'unirlo ai capi in maglia e alla fine e' tornato prepotente a rendermi di nuovo le serate dolci e tenere evitando programmi televisivi che fanno accapponare la pelle e ti fanno pensare che se li segui ci stai proprio male e metti musica e stampi progetti e vai.

Ognuno le sue difficoltà ma tante se ne superano permettendo alla mente di uscire dalla gabbia della paura che gli altri ti costruiscono intorno e fuggi in un mondo fatto di fili, schemi e vai a letto serena e dormi le tue 8 ore e ti alzi con altri progetti che alleviano le paure del giorno.

Ho lottato sempre per non essere schiava dei pensieri degli altri e mantenere fermi i miei come cura alla mia salute mentale e fisica.

Ho paura non della vecchiaia ma di come vorranno gestire la mia età che arriverà a breve ma nel frattempo un bel "fanpanino" inforco a giorni alterni, l'uncinetto, mi siedo a macchina, costruisco oggetti che non interessano a nessuno ma che a me fanno sentire serena e contenta e vado più che morire non puo' succedermi diceva sempre mia nonna, ma si sbagliava puo' succederti di diventare prigioniera dei pensieri e delle azioni degli altri e allora serve un piano di fuga e capisci che quella forte sei tu che non permetti al resto del mondo di mangiarti la salute.





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Smacchinare 
Il verbo smacchinare nel mondo di chi possiede una macchina per la maglieria ci si augura che sia uno dei più coniugati ma non per tutti ha lo stesso valore.

Il mio smacchinare, quello libero dai doveri, ha lo stesso effetto sulla mia salute mentale e fisica di un potente medicinale.

La guardi la mattina la macchina per anni hai pregato di rubare qualche minuto ai doveri familiari ( e fidatevi con 4 figli tu devi pregare per trovare qualche minuto ed imparare), oggi la guardo come si guarderebbe un medicinale che ti toglie il dolore senza effetti collaterali.

La mia amica anziana e quindi saggia e scherzosa ( come le persone che in pace con se stesse e con la vita sanno essere quando sanno che il viaggio sta per finire) dice che la vita con me e' stata poco generosa, si sbaglia non sono gli onori umani che ti riconoscono un valore ma ti rende felice quello che tu riconosci a te stessa in tutti i campi.

E' vero ho lottato, lavorato come 10 donne messe insieme, non conosco il divertimento, la leggerezza del vivere senza pensieri economici, una lotta costante per arrivare a fine mese e spesso non ce la fai, sempre preoccupata degli altri familiari, pronta ad esserci a chiamata oltre il tuo dovere ma alla fine tu raggiungi qualcosa che e' destinato a pochi guerrieri della vita, la pace del tuo spirito.

Ho paura a momenti, tanta paura, non della vita ma dalle azioni degli umani che mi circondano ama alla fine pensi che paura o meno la vita va e macina ogni essere vivente, lo sgranocchia tra le mandibole come budino e devi essere brava a non farti mangiare subito e vivere al meglio di te.

Il denaro lo useranno gli altri perchè non puoi portarlo via, se costruisci la vita sui beni materiali da sfoggiare ( e sarei stata bravissima se l'avessi scelto) non avrei avuto tempo da dedicare all'amore per le persone della mia famiglia e di riflesso a tutti coloro che mi incontravano.

La strada e' ancora lunga, lungo ancora il viaggio lo sento dentro me quindi mi alzo ringrazio il cielo per la grande opportunità e cerco di mandare indietro i pensieri brutti quelli che mi fanno pensare al male fisico, all'ospizio, alla fine del tutto e coraggiosamente drizzi le spalle e ti prendi il carico della giornata sulle spalle e qui interviene la macchina della maglieria che cura ogni ferita.

Una volta una persona disse che sembravo malata che fosse un'ossessione andare a macchina, no faccio mille altre cose ma niente mi sprigiona benessere come veder trasformare un filo in qualcosa che il più delle volte rende felice me poi qualcuno a cui lo regalo.

Ho ricevuto più di quanto dato e siccome il viaggio e' ancora lungo proseguo che ogni persona a cui faccio scoprire la medicina potente della fantasia e sta bene fa stare bene anche me di riflesso. Lungo il viaggio e ancora lungo il tempo vado e cerco di rimanere nella mente di tutti è l'unica vera eredità di me nel tempo.




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Ricambio generazionale 
Nel 2002 quasi vent'anni fa ero sola nel web, una pazza con un sogno, i computer erano agli albori ma io avevo un sogno, parlare di maglia a macchina, la mia grande passione.

Ho sfruttato le conoscenze del figlio informatico, un sito, le prime foto fatte stampare da rullino dal fotografo, caricate dopo la scansione sul primo sito.

Io ci sono stata da sola fino al 2006 quando il primo sito è stato buttato giù da un Hacker nel 2006 l'11 settembre ed e' nato questo blog, l'anno dopo ad agosto ho preso in mano la situazione imparando a gestire un sito ( le cose erano cambiate nella tecnologia) e non sono più stata sola, il sogno era sempre far vivere un'arte incredibile che mi aveva permesso di superare momenti sempre complicati nella mia vita.

Il primo gruppo su FB per coinvolgere le persone, la chiusura 9 anni dopo perchè se dai tanto e non ti risparmi e aiuti tutti gli altri cominciano ad odiarti anche se non guadagni niente ma solo spese. Il primo canale italiano di maglia a macchina su youtube e ho scoperto che sapevo farmi capire dagli altri.

Sono tornata nel mio sito a parlare di maglieria come agli inizi quando e' venuta a mancare la molla della passione, per dare avevo perso il piacere di fare per me.

Poi mi allontano ho bisogno di mettere insieme i pezzi della mia vita e crearmene un'altra perche' la morte aveva bussato a casa mia e in qualche anno si era portata con se, genitori, suoceri e l'amore della mia vita unico e insostituibile e sono tornata a macchina dimenticando anche gli insulti e gli sputi di chi non sapeva gestire le sue invidie con la complicità di chi assisteva senza nemmeno provare a capire che partecipava alla chiusura di un mondo.

Poi la pace nata dalle lacrime e dalla disperazione e poi il senso del dovere di dover lasciare in ottima salute la maglia a macchina e la ricerca di nuove leve che prendessero il posto di noi signore e signori ormai di una certa età e di un altro tempo.

Non lo so se ci sono ma è un'altra sfida trovare passionali uomini e donne giovani con voglia di rinnovare un ambiente che sembra quello degli spazzacamini quando i camini non ci sono più.

Bene parlerò da sola un'altra ventina di anni ma chissà che alla fine non me ne vada con la maglieria piena di vita.

Progetti nuovi, libri nuovi nella mia testa, sogni nuovi in un tempo in cui se ti muovi non sai come finisci, il clima ti uccide, il virus ti uccide, il tizio per strada fuori di testa ti uccide, le bollette ti uccidono, i soldi ti uccidono...si siamo messi male ma se hai un progetto d'amore il cuore e la mente stanno bene.

Passate parola regalate macchina ai ragazzi perche' io parlerò ancora di maglieria per chi vuol iniziare ad entrare in un mondo fantastico.






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E mo basta! 
Ho spento tutto, un giorno dopo l'altro sono andata in protezione.

Da metà giugno il mio fisico ha deciso di proteggersi, non solo dal virus ma soprattutto dal caldo ed ho iniziato un periodo di assoluta attenzione alla mia salute.

Quando sei sola e devi badare con responsabilità a pagare un mutuo, a gestire mille incombenze di varia natura e soprattutto a preparare una vecchia in cui vuoi non essere di peso a nessuno e arrivarci con il cervello e il corpo funzionante, devi stare molto attenta ai passi che fai.

Non mi illudo che se raggiungerò un età avanzata non debba dipendere dagli altri, anche per lavarmi, ma cerco con ogni mia azione di allontanare il più possibile quel tempo.

Capisci ad un certo punto che l'unico pericolo e' la crisi climatica, che il calore e' l'unica cosa che puo' fermarti, il virus puoi contenerlo, il dio sole no e vai in protezione doppia ma arrivi ad un punto che sei stanca di giocare di rimessa.

Non e' facile il nostro tempo, ho 65 anni ma un tempo così angosciante che ti ha tolto la parola futuro non l'ho mai vissuto e poi ti dici che hai superato mille battaglie e che le tue di fronte ai guai di tanta gente sono niente ma tu vivi la tua realtà senza dimenticarti del prossimo ma vuoi rialzare la testa e avere il diritto di sognare perche' il sogno fa parte di ogni età, cambiano solo i desideri del sogno.

Sogno di arrivare all'ultimo respiro, in piedi, fiera del mio percorso di vita perchè tutto il resto e' inutile se non vai via lasciando un segno di grandezza d'amore per il prossimo e per te stessa.

Mo basta giocare di rimessa, mo basta avere paura, tanto nessuno di noi ha la certezza che l'attimo dopo sei ancora in questa vita, quindi chiuso il progetto difesa corporea calore provo a rialzare la testa.

Due cose so fare bene, badare a me stessa e proteggere chi amo, l'ho sempre fatto con l'ordine inverso, ora prima proteggo me altrimenti cambio la vita a chi mi ama , resto in casa, pochissime visite ma torno a sognare e a fare e fanculo ( scusate l'espressione) il tutto, tanto nessuno comprende che sono le nostre azioni a cambiare la realtà di tutti anche di chi vive a migliaia di chilometri di distanza.

Con l'egoismo possiamo farci solo infelici e tristi con l'espansione dei tuo io verso gli altri puoi solo che sentirti bene ed io torno ad espandermi e il primo che mi dice di lasciar stare perche' sono oramai fuori dai giochi e vecchia gli faccio una bella pernacchia tanto sono vecchia e come diceva mia nonna, "io ci sono arrivata tu non e' detto " ( era il suo modo di difesa a chi le ricordava che poteva mettersi su una sedia tanto oramai aveva vissuto).

Bene, virus, calore, future disgrazie umane di ogni genere nell'aria, ci sono e peggioreranno sempre tanto vale prendersi per mano e accompagnarsi verso l'uscita facendo qualcosa di buono e che ti fa sentire bene e io conosco il modo. Mo basta!
Preparo la cornice per l'ultimo passatempo a difesa del calore e inizio!




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