Sospendere gli aghi sulla macchina e' un lavoro lungo perche' a secondo del numero degli aghi e della quantità che si rimette in lavoro, si hanno ondengiamenti e lentezze diverse e richiedono tempo, conteggi, attenzione, si deve porre molta attenzione ai pesi, insomma e' come costruire qualcosa che sai che ti darà soddisfazione che sia una mantella, una gonna a ruota o qualunque altra cosa si voglia e la mia vita ora e' aghi sospesi.
Esattamente come se fossi a dover fare una mantella su 200 aghi e facendone rientrare in lavoro 2 alla volta.
Lo so bene che finito e ci vorranno mesi la grande fatica io avrò un magnifico risultato, ma per il momento si suda eccome se si suda.
So benissimo che mi sto giocando le ultime energie, che sto rischiando molto con il mio fisico e la sera quando vedo lucette da stanchezza davanti agli occhi e scende il freddo nelle ossa della stanchezza mi dò della pazza ma poi all'alba riprendo energie perche' sto creando il mio mondo creativo in ordine.
Oggi si va di nuovo di cemento corro, a fare il progetto lavoro del giorno contro il caldo ma ho le idee chiarissime di quello che voglio, peccato non avere la bacchetta magica ma capisco da sola che niente viene senza fatica.
Ieri mi dicevo che se dovessi rinascere vorrei fare la principessa, demandare, chiedere, ordinare, pretendere, e' durato solo un attimo il pensiero, troppo bello dimostrarsi quello che sai fare.
Il grande sbaglio della mia vita, fare per farmi apprezzare, per farmi riconoscere un valore ora è superato faccio per me e con me e tutto ha un altro sapore ed è tutta un'altra storia viverlo.
La vita è una ed e' un gran dono, ti dona l'universo una possibilità sta a te gestirla come vuoi e io per tanti anni non ho capito il valore della vita l'avevo racchiusa tra due verbi, nascere e morire, non avevo dato valore alla parte centrale ovvero esistere per te come tuo cammino splendido e unico.
Ognuno fa le sue scelte, le mie sono piccole, ma proprio piccole ma forse per questo immense, voglio essere contenta della vita che mi scorre nelle vene, in pace con il mondo ma sopratutto con me stessa.
Ho donato l'amore ne ho donato a vagonate, ne e' tornato tanto e da questo mi sono alimentata, pensavo che amare fosse un modo nobile di esistere e non mi sbagliavo ma ho dovuto anche mettere i piedi per terra, sei amata se ami e spesso non basta perche' ognuno vede la vita a modo suo.
Finito il tempo di amare per essere apprezzata ora vivo con amore sopratutto per me stessa, ho imparato ad esprimermi non per avere l'applauso degli altri ma il mio.
Forse sarà la saggezza dell'età o il grande bisogno di capire cosa abita nel mio spirito, come è fatto libero di manifestarsi come vuole, certo è che non serve molto per capire che il viaggio, le prove da superare sono personali.
Non mi vedevo nel futuro da almeno 25 anni, sopravvivevo aspettando che le cose migliorassero certa che niente dura per sempre, tesa ad attendere un tempo migliore, poi invece del miglioramento e' arrivata la fine di una vita costruita attimo dopo attimo e ho reagito forte e contro tutti perchè era diventato chiaro che l'unica cosa di cui siamo i veri possessori e' la nostra vita, il resto e' contorno e sceneggiatura.
Eccomi qua su, sulla cima del monte a decidere che voglio fare ed io lo vedo l'orizzonte del futuro non sarà semplice ma password per il futuro per me e' diventata chiara "assaporare ogni attimo", si lavora per questo e si torna ad impastare cemento, girare tinte, rullare e spostare una massa di oggetti assurda e intanto scappoa video per spiegare una gonna a ruota e prendi pratica ad usare paint per far comprendere e sarebbe più semplice farla una gonna che spiegare come fare ma fa parte della password attuale ..assaporare ogni attimo ed è l'insieme delle cose che fai che crea la magia della vita e vado avanti con molta curiosità e non volendo l'applauso degli altri ma il tuo, ci metti cuore e cervello sei sfinita ma fiera di te e non e' poco per star bene anche se ossa e muscoli gridano al cielo che non ce la fanno più!
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Quando caldo e fatica schiantano, ti devi fermare.
L'angoscia delle quantità di cose da sistemare mangiano le energie e come al solito ce la faccio o meno e' il caso di prenderla di petto.
Alle volte la vorrei una vita facile di quelle in cui ti alzi e ti lamenti per la noia, non so come siano questo tipo di giornate, le mie sono di sudore e lotta ad non arrendermi perchè io voglio raggiungere la mia isola felice.
La mia isola felice e' semplicemente un'isoletta dove puoi manifestare le tue passioni, badando a quello che ti circonda.
Un momento di angoscia mi e' passato, la paura di non farcela ma stamattina mi sono alzata determinata a buttare alle ortiche questa paura che se non ce la faccio il peggio che mi può succedere e' di schiantarmi per la fatica, quella vera di pesi sollevati, ti caldo afoso che ti mangia muscoli e pensieri ma sta a me decidere che fare ed io voglio andare nell'isola felice!
Sarà un posto in ordine, con le cose che tengo sotto controllo ma per arrivarci c'e' un mondo di sudore, lotta e fatica e tocca a me.
Mi piacerebbe avere uno stuolo di persone a cui demandare ma non posso e non voglio questa e' la mia vita rendiamola come voglio io poi per gli imprevisti ci pensi il cielo che io di pensieri ne ho già tanti!
Vetro soffiato finito qualche distrazione qua e là ma tutto sommato un cardigan portabilissimo, first lady tirata fuori e messa sotto al motore come macchina definitiva visto che la 3000 ha perso il motore e ora a noi due lavori straordinari di gestione casa mi schianterò ma lotto nel frattempo!
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Ne sono convinta, nella vita si vive da Paperino o da Gastone e non ci si nasce ci si diventa.
Io non voglio le cose che mi arrivino senza sudarle, per assaporare quella incredibile gioia che solo se ci sei arrivata con le tue forze sanno dare. E vivo da Paperino, come Gastone ottenga tutto senza fatica non lo so, ma credo perchè sia convinto di non doversi preoccupare che tanto ci pensa la sua incredibile fortuna.
Poi arriva il giorno per mancanza di energie che vorresti essere Gastone.
Dice che l'universo lavora per te per quello che desideri veramente anche se pensi altro o credi di pensare altro, non so se la teoria sia valida e che fondamento abbia ma io che voglio sudarmi le cose, mi arriva solo fatica e sacrificio e comincio a pensare che per quanto inverosimile sia vero.
Ti alzi una mattina e pensi che sia tempo di cambiare i pensieri.
Se ti crescono, dicendoti che tutto ti è dovuto senza fatica o invece ricordandoti ogni 3 minuti che niente viene senza fatica, non è proprio la stessa forma di crescita.
Io non voglio molto dalla vita ma certo è che sono stanca e decisa a chiedere nel profondo altro, sarà uno sforzo immane ma il mio desiderio profondo ora e' che domani venga l'idraulico e crei il nuovo allaccio in fogna dello scarico della cucina, che non mi combini guai e un desiderio al giorno secondo me mi porterà verso una vita come la voglio. Per sopportare fatica e preoccupazioni intanto vado a macchina 10 minuti al giorno, anche Paperino in attesa di diventare Gastone ha bisogno di scaricare lo stress!
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Nella mia vita dò per scontato che tutto costi fatica, forse perchè e' nella mia natura sudarmele le cose non ottenerle per grazia ricevuta.
Gli anni hanno un peso però sulla fatica e il garage-labaratorio di mio marito mi hanno fatto comprendere appieno il peso ma anche mi hanno dato una carica di autostima stellare.
La fogna e' saltata, meno male delle acque grigie, non si sa il perche' ne' il punto in cui il tubo sia collassato, certo e' che per buona parte le cose in basso sono diventate da buttare piene di liquami.
Se mi specchio vedo una signora con i capelli bianchi che svuota,lava, disinfetta, porta via oggetti nell'altro garage, a raccontarlo e' facile a viverlo e' un incubo.
Eppure ce la sto facendo, lunedi si rifanno i collegamenti in fogna ed io che ho sollevato centinaia di chili di oggetti e sono arrivata alla fine almeno del liberare lo spazio necessario per intervenire ringrazio il cielo di avermi costretta a farlo.
Niente viene per niente, io in quello spazio dove sono conservate le cose di mio marito non volevo più entrare, mi veniva il panico solo a pensarci.
La vita sa quello che fa, io accetto ma vorrei ricordare che ho 62 anni di fatiche alle spalle poteva almeno il sole attendere qualche giorno che non l'afa i liquami puzzano di più-
Sono crollata e ho sognato che in televisione parlavano di me, mi vedevo in un video e una pagina del sito e non capivo cosa si diceva di me ma ero contenta che la maglieria fosse finita in tv, scherzi della fatica ma e' chiaro il messaggio, il mio desiderio di approdare lì sulla riva delle creazioni in maglia in stanze arieggiate e ben illuminate.
Non so se per quando la riprenderò in mano troverò lo stesso mondo che ho lasciato ma non importa ne costruirò un altro ancora più bello se nessuno ha atteso il mio ritorno!
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Non me l'aspettavo mentre avevo rivoluzionato le stanze del semiinterrato per costruirmi una stanza delle macchine, estate ed inverno su misura per il tempo a venire.
Per giorni mi ero incollata oggetti a gogo', un caos generale da farti sentir male e correndo contro il caldo in arrivo.
Apri per caso il garage dove sono tutti gli oggetti di tuo marito, la grande ferramenta come la chiamavo io perchè a sfidarsi con un ferramenta aveva più cose mio marito che lui.
L'occhio cade sull'acqua sul pavimento pieno oramai da qualche tempo di oggetti indecisa se buttare o meno e capisco che qualcosa non va.
Scopro presto il guaio, la colonna dello scarico della cucina che e' solo mia si e' rotta l'acqua schizza ovunque ed inizia la piccola tragedia.
Svuota tutto, pulisci i tombini mentre l'idraulico grida che e' colpa dei tombini esterni intasati, non l'avevo mai fatto, ci ho lasciato la schiena ma ora so come si fa.
Era l'inizio del peggio perchè non si riesce a capire dove passa lo scarico e dove si collega alla fogna principale e si deve rompere e attendi che l'idraulico ti dia indicazioni precise mentre tu accatasti cesti di ferri e trasporti pesi che un mulo ti guarderebbe storto se chiedessi aiuto.
Prima pezzo aperto con l'aiuto del muratore ora si va avanti alla ricerca ma la cosa che mi spiazza e' che dipendo dai loro tempi, lo strazio di lavare due pentole in due bacinelle ma superato questo non ho altri fastidi ma io in quel garage non volevo rientrare.
Ogni oggetto spostato ha la sua storia e mi fa rivivere il momento in cui e' stato comprato negli anni, ma niente viene per niente se riesco a sistemarlo amplio il laboratorio con un uno obbistico d'assalto ovvero mi creo la mia ferramenta personale.
Volevo sapere se ero finita fisicamente, la risposta è no, e' solo il tempo di preparare il nido del nuovo tempo ma non era necessario tutto il caos per farmelo capire.
Il pomeriggio crollo, muscoli che ballano, e vado a macchina e creo così da scaricare la fatica e la tensione nervosa alla fine il modello io lo finirò prima della sistemazione della tubatura ne sono sicura...ma dipendo dagli altri finito quello che io potevo fare ora attendo e spero!
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