E dopo tanto studio tu ci provi a vedere se sai applicare ad un modello quello che hai appreso fai da te sullo studio degli schemi e dei simboli a traforato a punzone e trecce, per non parlare dei bordi verticali e così unisci il tutto su un modello manica a Kimono con la passo 3 filati grossi per fare prima.
Quasi 2 mesi di campionature, di errori, di prove qualche incertezza c'e' ancora ma la tecnica e' mia si sto facendo un viaggio al contrario applico alla fine quello che spesso si fa all'inizio ma è di grande soddisfazione e' arrivato non per obbligo ma perchè l'ho deciso io ed è stato tutto molto semplice tutto sommato.
Come nella vita quello che senti di fare sul momento e' altamente gratificante e mette il cuore e la mente in sintonia, quello che invece e' un dovere imposto ti rende fragile è stata una magnifica esperienza di studio speriamo che il modello venga bene!
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che sarei io, dopo decenni di centrini all'uncinetto e a 50 dal mio primo lavoro all'uncinetto mi sembrava logico dopo tanti punti a punzone sperimentare qualcosa di diverso ovvero testare se avevo preso coscienza dei simboli e affrontare qualcosa che sembra difficile ed invece e' semplicissimo da fare appena pronto il video capirete che non sto scherzando ma dobbiamo saper leggere lo schema del traforato a punzone.
Il mondo va a rotoli l'ansia e la paura rende incerte le giornate poi però capisci che basta avere una passione che non ti tradisce mai e tutto sembra più leggero, non è colpa mia se l'umanità e' confusa, io ne subisco solo gli effetti, ma lotto a modo mio e si va di video di spiegazione.
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quella sottile sensazione che più credi di sapere e meno sai? Mi serpeggiava nella pelle da un po'di tempo, ogni volta che mi sedevo a macchina superato lo scoglio che non c'e' niente che se vuoi fare non puoi con un po' di conoscenza tecnica e alla fine quando ho capito che mi annoiavo si è accesa la lampadina.
Il periodo mi sembrava propizio, i punzoni non li ho mai amati per spostare maglie ma a me mancava tutto quel bagaglio di punti manuali del tempo in cui le macchine le guidava non un tasto sul carrello o due aghi posizionati in un certo modo ma la bravura della macchinista.
Per anni ho evitato anche di soffermarmi poi loro hanno cercato me ed io da quasi due mesi ho perso la cognizione del tempo gioiosamente nonostante i guai ordinari, compresa l'infezione al dito anulare sotto la fede che non ho mai tolto e che caparbiamente lotto ancora per debellare n. 19 di antibiotici e non canto ancora vittoria, continuo a sperimentare.
Il web aiuta ma non devo nemmeno faticare a cercare schemi loro cercano me io scarico e stampo e provo.
Ho ritrovato il gusto e il mio piacere personale a mostrare nel sito i miei progressi e' presto per un modello ma sto creando un archivio punti che e' come i semini della vita, si accumulano poi un giorno servono che siano buone azioni e denaro.
Finalmente quassù alla mia età dopo decenni di lotte ho trovato un denominatore che mette d'accordo tutte le sfaccettature del mio carattere... umilmente imparo quello che non so e sono in pace con il mondo.
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Oro dice che il color oro e' per i momenti di crisi, e nella settimana che a 200 km da casa mia e nella mia adorata Umbria la terra ha fatto sentire il suo ruggito io mi sono dedicata poco e male alla macchina, difficile togliersi la sensazione che la terra tremi quando ti siedi ma alla fine ci sono riuscita un punto semplice per un coprispalle, meno facile fare il video dovuto rifare 3 volte ma solo perchè la mente era lassù fra Lazio, Umbria e Marche e domenica mattina appena sveglia prima del caffè la scossa micidiale che mi ha fatto dondolare con le pareti di casa mia e quello non riesci ad assorbirlo subito come emozione, anzi ti destabilizza, poi mi sono sentita quasi in colpa che tanti avessero perso tutto e io non potevo far molto per aiutare poi mi sono scossa dai brutti pensieri perchè dal terremoto nessuno può dirsi al sicuro e ho provato a creare e a mettere in video pregando il cielo che la ricostruzione appartenga a gente onesta e non agli sciacalli che in queste cose sono come piranha e ho usato ancora un filo e una macchina per superare il momento.
Sono alla scoperta di punti antichi scomparsi dopo l'avvento delle schede ma la quarta guida ho deciso che parte dall'inizio della storia fra un ago e un filato, una lunga storia d'amore con alti e bassi ma molto passionale fra loro e io sono coinvolta a raccontarla a modo mio in modo semplice e spero facile da capire ma è dura perchè prima devo prendere io la pratica di quello che mostro in foto e scrivo ma e' un mondo affascinante estremamente vario quello dei punti antichi.
La guida inizia quando il rasato rovescio pensava di essere un po' solo e triste e stanco dei soliti momenti e incontra il rasato dritto e niente fu più come prima per lui... sorridiamoci su la guida in realtà e' molto tecnica come sempre ma sarebbe bello raccontarla come una favola perchè io riesco a superare tutti i momenti brutti attaccata alla favola dei punti e dei fili e andiamo avanti forse il video del punto riesco a metterlo in rete !
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Quando metti mano ad una guida che deve spiegare il mistero dei punti e tu non vuoi mica fare l'elenco del manuale sui grandi gruppi di punti e nemmeno scopiazzare schede qua e' la ma vuoi raccontare come un filo e un ago della macchina utilizzando un carrello possano dare vita all'infinito di combinazioni di punti, ti accorgi subito che hai bisogno di comprendere per prima tu se non vuoi fare qualcosa che sia il riassunto del libro dei punti.
A fine settembre tu sai che devi affrontare un mese di passione, date che durante il mese di ottobre in anni diversi hanno segnato il tuo spirito, tutte date di morte di persone che erano pilastri della tua esistenza e pensi che in fondo se non vuoi farti mangiare il cuore dal dolore è un buon modo per studiare e mettere la mente al riparo almeno in parte dal dolore.
Ognuno convive con i suoi dolori, porta i suoi zaini sulle spalle senza sapere spesso che condizionano ogni gesto del presente e ho iniziato più per questo che per la guida, volevo solo impedire al dolore di venire a togliermi le forze ma non sapevo che meraviglie di scoperte avrei fatto.
Io ho una grande ammirazione per chi con macchine base ovvero senza schede o elettroniche, crea cose altamente sofisticate e non capivo come con macchine tanto essenziali a volte nemmeno in grado di fare punti con i tasti del carrello si creassero capi tanto sofisticati e ricercati un mese dopo lo so, pochi mezzi da parte della macchina fa si che si sprigioni se c'e' passione un grande fermento creativo.
Un viaggio che mi ha aperto gli occhi su un mondo di punti che avevo sempre rifiutato che mi ha incollata con la mente al come fare, che mi ha messo sete di sapere per scrivere in modo molto diverso da come avevo iniziato, il come ha assorbito il dolore del mese di ottobre e sono giunta a novembre che non è che sia allegro nemmeno questo come mese sul fronte perdita e paura e ci mancava solo il terremoto a sottolineare come siamo niente nonostante chi sei e cosa possiedi, ma lo sapevo già di mio non serviva la sottolineatura ha solo creato un dolore in più e una forte instabilità tanto che ora ti siedi pensando se la terra tremerà a 200 km di distanza e farà male anche a te, ma vai avanti anche per chi ha perso tutto perchè la vita e' un costante terremoto anche se non ti crolla fisicamente il tetto in testa, il duro gioco della vita che però riserva sorprese fantastiche in ogni respiro che fai se poni attenzione.
E si inizia a scrivere e a raccontare mostrando le sequenze in foto le possibilità di qualsiasi macchina poi ognuno lo applica come crede e secondo la sua esperienza , ancora una volta sono grata alla maglieria che rende lieve anche i giorni peggiori.
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