Uso le mani per non farmi prendere dallo sconforto e di corsa che se finisce tutto all'improvviso non voglio rimpianti.
Io ho il sogno di uscire di scena quando lo desidera la vita fiera di me, a testa alta e siccome mi sento come su un autobus in cui il guidatore non conosce la strada meglio non pensarci, tanto guida lui ed io seduta al mio posto creo.
Uso quello che so fare per illuminare qualche ora della giornata per non soffocare nelle brutte notizie.
Sono tornata a creare da un po' ma non mi limito più alla maglieria o in funzione di essa, mi piace sfidarmi, unire quello che so fare.
Funziona il sistema di scappare nell'isola che non c'è dove nessuno soffre, muore di fame, piange e si dispera, nemmeno il mio cuore.
Nessuno si salva da solo ma alle volte da soli si riesce a fare molto per non stare peggio.
Sono tornata a fare a dare sfogo ai miei pensieri che sono belli e pieni di amore per questa vita, nessuna bruttura di azioni umane mi farà cambiare idea sulla bellezza magnifica di essere viva.
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E fai il video lungo lungo del punto ragno, lo devi fare 3 volte, non c'e' sincronizzazione fra le immagini del passaggio del carrello e il suono, niente da fare, ci passi due mattinate e allora vai di macchina fotografica che però non scarica le immagini. Va bene, mi dico lo descrivo a parole il punto ma alla fine capisci che scrivere non e' immediato come le immagini e vado a comprarmi un po' di filato per capire che cosa c'e' che non va.
Quando le cose non riescono so che il problema e' mio non dei mezzi e poi capisci quando alle 11 di sera metti l'ultimo punto ad un modello.
Fare e' diventato basilare prima di spiegare, deve nascere il capo da dentro me e poi posso pure spiegarlo ma in questa fase della mia vita diventa essenziale fare e creare, lasciare che quello che sento esca fuori perche' nella maglieria ci vogliono buone mani e miglior vista e tutto questo risente del passaggio lineare del tempo che se ne frega se tu vuoi fare le energie scemano in fretta ed io sono sempre affamata di sapere e creare.
Ho sciolto il nodo, prima si crea e poi si spiega ma prima si appaga il mio spirito e una rocca ha fatto chiarezza in me.
Non vendo quello che faccio, lo regalo quando trovo che possa essere indossato da chi lo sa apprezzare, devo vedere quel bagliore di gioia negli occhi quando vede il modello o aiutare magari chi ne ha bisogno.
Io creo per amore, non posso commercializzare quello che è un dono, quello che nasce e' una parte di me che non va in vendita ma deve procurare gioia e amore in chi lo riceve.
Ho trovato il modo per vivere bene la terza età, ma da quando ho scoperto che ne esiste anche una quarta e una quinta per una bella fetta di umanità ci vorrei arrivare ma con brio creativo.
A me non interessa il plauso di chi mi circonda a me serve il mio applauso quando ho finito a me stessa, inneggio al piacere di fare quello che sento.
Trovata la strada giusta per me in questo momento, inizio a percorrerla poi sia quel che sia a piacere dell'invisibile che gli uomini contano quanto il due di denari quando regna bastoni e non sei di mano a briscola. C'è altro che regola la vita qualcosa che non vedi ma che se ti soffermi capisci che e' reale e nel mio caso è la scoperta che se esprimi cio' che senti torna a filare tutto liscio!
Vado fotografo il modello, spiego e metto nel sito e riprendiamo il cammino creativo.
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L'anno va come le azioni degli uomini lo creano, per me non e' la vita o il destino ma ogni singolo pensiero crea una realtà o un'altra e le azioni fanno il resto.
Mi sono chiesta io che voglio fare, creare pensieri e azioni negative o costruttive?
Gli ultimi anni sono stati molto difficili fra salvarsi dal virus e tutto quello che ha comportato, poi sono arrivate le guerre, le ansie, le paure, perchè se non sei giovane e con precisi obbiettivi mica e' semplice vivere MA un anziano, quello che ha molte primavere sulle spalle, ha una marcia in più, perchè ha vissuto molto, attraversato mari in tempesta e ha visto albe e tramonti di lotta continua per la sua vita e si va avanti pensando che ogni tempo che vivi ti mette alla prova ma devi decidere tu come viverlo.
La macchina o la mia creatività assetata di sapere mi aiutano molto e con queste armi vado avanti e prendo in consegna altro tempo di un nuovo anno che mi auguro mi venga concesso fino alla fine.
Ho iniziato l'anno con un punto nuovo, particolare, e così voglio proseguire, ascoltando la mia passione di conoscere e trasmettere, poi sia quel che sia.
Non posso oppormi a quello che altri decidono di fare ma posso lottare con le mie armi mantenendo integro il mio pensiero di base di fede, speranza e carità e per carità intendo mettere in pratica i miei doni e gioire dei successi degli altri per prendere forza io.
Mantengo il cuore saldo nei suoi valori e via verso nuove gioie che i dolori li procurano gli altri quelli stolti che non sapendo come fare fanno male ma io piccola donna di quasi 68 primavere non molla continua ad imparare, gioire delle piccole cose, desiderare la salute e lavorare per mantenerla soprattutto quella mentale che se la curo non mi molla e sarò padrona di gestire le mie azioni fino alla fine delle energie che la vita mi concede.
Buon nuovo anno creativo, metto in video il punto che ho imparato e via verso nuove scoperte!
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All'improvviso finisce, la grande energia che hai messo nel fare, ideare e preparare 22 stole-sciarpe piene di luce finisce insieme al filato e ti senti vuota.
Una magnifica avventura di un paio di mesi che hanno dato vita a tanti oggetti diversi ma con un unico denominatore, sfavilli di luce dove si poteva.
I piccoli cristalli messi qua e là a illuminare colori scuri e sobri per donarli a chi amo e mi e' venuta una gran malinconia come se la fine del momento fosse la fine di tutto, sbaglio enorme e' stato invece il trampolino di lancio per nuovi slanci di energia creativa.
Erano anni che non provavo tanto piacere nel fare da prima della mia discesa in campo per mostrarlo agli altri come fare ad usare una macchina.
Ho preso coscienza che non tornerò più a lasciarmi togliere quello che mi fa star bene anche nei periodi neri come quello che stiamo vivendo.
Ti alzi piena di dolori ma anche piena di voglia di superarli per stupirti e non ti crei il problema se piace o meno quello che crei, dai sfogo al piacere di farlo per darti una gioia che ti energizza la vita.
Il dono della vita è un attimo, non voglio sprecarne un secondo e non smetterò più di creare per tutto il resto ci pensi il cielo che non posso farmene carico non avendo gli strumenti per modificare la realtà, ma posso illuminarmi le mie giornate e di riflesso quelle di chi mi circonda.
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Sono al lavoro poi descriverò i punti e darò misure ma non ho più voglia di parlare o scrivere ma di fare per ritrovare la speranza.
Sento nel profondo che devo fare per non avere rimpianti se le cose cambieranno all'improvviso.
Sono regali d'amore le mie creazioni e sto tornando forte nello spirito, come sempre quando dono un po' di me agli altri.
Far nascere da un filato qualcosa di utile, particolare mi fa esprimere quello che ho nel profondo e dentro me ho una gran voglia di sfavilli di luce che illuminino il buio che ci circonda.
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