La rete del mio letto è in piedi al centro della grande stanza, fra il comò e i comodini.
Mantengo sempre quello che mi ripropongo e il 2 gennaio ero con i rulli pronti, e tutto l'occorrente.
La camera da letto a casa mia è stata per una vita intera la stanza delle confidenze, tutti sul mio lettone qualunque fosse la gioia o la disperazione del momento.
Negli ultimi anni è stata un covo di lacrime e preoccupazioni mi ha sempre salvato solo il fatto che non soffro d'insonnia ma quella stanza andava rinnovata.
L'ho deciso settimane fa, e dopo averlo deciso si sono bloccate le gambe un dolore atroce alleginocchia e ai muscoli, come se le gambe fossero diventati due blocchi di cemento da spostare.
Ho superato le feste con una forza sovraumana per tenere a bada il dolore, ma sapevo anche la cura, a parte gli antiinfiammatori, dovevo iniziare il cambiamento.
Ho collezionato anche un virus di passaggio, dato la prima mano a tutta la enorme stanza, comprato un orologio al posto dello specchio sul como', cineseria pura ma particolare, un pavone simbolo di rinascita.
Mi sono coccolata, cercando di farmi forza, ho cambiato vernice e ieri ho trovato il colore giusto, ma le pareti non erano d'accordo e il mio dorato colore e' diventato un rosa quasi evanescente tendente al bianco, non mi piaceva.
Io sono per i colori decisi le sfumature sono ricercatezze dopo il colore primario ma niente da fare ho dovuto ammettere appena sveglia che e' bello, avevano ragione le pareti.
Ho coperto un colore che non avevo scelto io, l'ho trovato appena fatto quando ho comprato casa e l'ho lasciato, ora nemmeno ho scelto io ma è come se mi fosse stata data una tela bianca anzi rosata su cui scrivere il futuro.
Un futuro che vedo con le difficoltà del fisico che avanzano, di una mente che va a mille e un fisico che vive nel terrore di ammalarsi e di dover cavarsela da sola per non dare peso alla vita degli altri.
La sfida dei primi vent'anni essere la figlia che i miei genitori meritavano, i successivi 40 ad essere la moglie e la madre di famiglia, beh ora che vorrei scoprire chi sono non posso pensare che mi posso ammalare e finisca tutto.
Sono nata di dovere, ma almeno ora voglio sapere cosa sia il piacere di esistere per me, con tutte le preoccupazioni che solo una società senza valori umani possa crearmi e le lotte per chi hai messo al mondo di cui senti la responsabilità di mostrare che si combatte sempre con qualsiasi tempo faccia fuori.
Devo smetterla di pensare che il non fare mi proteggerà dallo stare male, tanto il fisico somatizza nel mio caso gli stati d'animo.
Dormo fuori dalla mia stanza, e tinteggio pensando che la mia vita sia così, solo io posso cambiare la visione di'insieme e sarà il caso che prima cambi i pensieri negativi e di paura sul futuro tanto nemmeno so se ho un futuro.
Fuori e' ancora buio, attendo la luce e poi corro a rullare mi sono data una settimana per finire ed il bello è che non mi manca nemmeno la maglieria.
Sono concentrata su di me nel vivere con me prima le stanze da rinnovare poi si splende di quello che sono nel bene e nel male!
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Il 2019 è arrivato dolce, sereno in cielo e nello spirito, avevo deciso il salto nella nuova vita.
Mi sono gustata il giorno senza fretta, ieri alle 10 ero nella camera delle lacrime, perchè ho versato fiumi di lacrime in quella stanza, dove ho dovuto per anni tenere a bada disperazione e preoccupazioni prima dei lutti e dopo i lutti.
Con due dita ho preso un lembo della striscia in carta vinilica che decorava la stanza e ho tirato decisa, e' come aver tirato via il passato in un unico gesto.
Acqua calda, detersivo professionale e ho tolto la colla, dura da togliere, quando faccio i lavori li faccio bene, come tutte le cose della mia vita.
Ho spostato infiniti oggetti di mezzo, tolto quadri, tranne quello sopra al letto, la madonna del Lippi mi farà compagnia.
Non ho pensato ho occupato la mente con il dolore delle gambe che rassicuravo man mano che centimetro dopo centimetro toglievo la colla.
Le mie gambe che non vorrebbero andare avanti, devono adattarsi che io voglio andare avanti con tutta me stessa, ho tanti progetti nella vita reale come nella maglieria nel web, senza più correre ma assoparondo ogni giorno, non voglio perdermi un attimo perche' il tutto finisce con la mia morte ma fino ad allora mi libero dei NO dei padroni della mia vita e ho deciso di danzare.
Non ho paura della solitudine, perche' sto bene con me stessa e via verso il futuro mi spiace solo che sarà breve perche' il più l'ho vissuto ma mi accontento di trasformare i miei giorni in doni del cielo per me!
Quando pensavo di essere negata per i punti manuali, mi sono messa d'impegno, oggi sono miei, me li godo quando voglio ecco la vita va allo stesso modo per me, supero la paura, imparo dalle lezioni e poi ho meno paura e mi sento sicura!
E' la prima volta che coloro per me la mia vita non ci rinuncio a costo di morire schiantata dalla fatica, ma non succederà perchè ho capito che sono io a guidare i miei passi salvo gli imprevisti , ma per quelli mi attivo sul momento!
Buon 2019 a coloro che colorano la propria vita alla ricerca della serenità!
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Sei arrivato caro anno 2018 sotto un cielo stellato pieno di fuochi d'artificio, avevo un bicchiere in mano con lo spumante, la figlia piccola e i vicini di casa per strada, voglia di festeggiare nessuna venivo dal funerale di mio padre.
Non salutavo bene il tuo arrivo ma mi sono fatta coraggio e ho brindato alla speranza, non ho fatto male.
Ci ho impiegato 3 mesi, una grave influenza prima di sollevarmi e smettere di pensare che tutti coloro che mi amavano se ne erano andati in un'altra dimensione.
A fine marzo per il mio compleanno ho chiesto un orologio da parete che segnasse il mio nuovo tempo, sola, ma determinata a vivere e mi sono sollevata.
3 mesi a fare il muratore per dimostrarmi che non ero finita, a gettare immensi sacchi di roba del passato, un'estate a pozzanghera senza forze, un autunno che mi ha vista crollare di nuovo sotto il peso dei lutti, delle assenze.
Ho chiuso il primo gruppo italiano su Fb di maglia a macchina, di cui non importava niente a nessuno, e ho capito che tutto quello che non mi rende felice va tolto di mezzo.
365 giorni non facili ma ci sono abituata ma alla fine eccomi qui, con le articolazioni bloccate come se avessi paura di andare avanti, dove c'e' male, vecchiaia e fine della mia vita, ma ancora lungo il viaggio e il tempo e mi sono sollevata di nuovo.
Boswellia, pianta antiinfiammatoria, che secondo l'erborista fa miracoli, funziona e' vero sto riacquistando la mobilità degli arti bloccati in un dolore senza respiro, lei funziona ma il mio cervello sta tirando fuori endorfine ho deciso che se dò retta alla paura del futuro non vivo e quindi si vive.
Mica è semplice per chi e' stata cresciuta a suon di "che vuoi capirne che sei femmina" e poi guai ad uscire dallo schema madre di famiglia che vorrebbe anche guadagnare qualcosa che le dimostri che esiste nel mondo, oltre i pannolini, le pappe ...e' finito un tempo non posso aver paura di vivere secondo me anche se devo scoprirlo giorno per giorno!
2 gennaio inizio dalla mia camera da letto ...si colora il mio mondo, si gettano, o si riciclano mobili creo gli spazi intorno a me secondo me e poi Dio mi guiderà ancora nel nuovo cammino, basta che ascolti il mio cuore.
E' l'anno del colore, della rinascita su tutti i fronti, i guai ci saranno fanno parte della crescita personale ma per il 2019 saranno lontani e di sotto fondo che io ho intenzione di scoprire altro di me.
Chiudo l'anno con un video nuovo, con il metter in cantiere un cenone di fine anno ma con progetti che non vedono l'aiuto per gli altri ma aiutarmi a comprendere me ...sereno 2019 ai portatori sani di voglia di vivere comunque sia lo scenanrio che ci circonda, che i giorni facili tutti sono bravi a viverli, sono quelli difficili che ti dicono chi sei e io ora lo so, dopo tanti guai e tanti lutti.
Sono Ortenzia un'innamorata di questa vita che non ha più paura a viverla!
Progetto n. 5 nel forum ...un po' di bordi per poi andare a costruire modelli con chi vorrà e se vorrà o serenamente torno nel mondo reale senza rimpianti, ogni esperienza una ricchezza personale!
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Quando il mio fisico si ribella, si blocca, so che vuol dire che sono andata fuori sintornia con i pensieri e le emozioni rispetto al corpo.
Mi ascolto tanto e non baro con me stessa, ma penso a come risolvere il problema, è come se mi volessi dare una forte scossa, non solo emotiva ma anche fisica.
Non rido più da anni, non corro più nel vero senso di corsa fisica da ancor di più.
Mi ha schiacciato il male venuto ad abitare nella mia casa, i lutti, le preoccupazioni economiche, il cambio della società dove gli onesti sono banditi, dove il male quello che si oppone al bene, ha preso il sopravvento e ho smesso di ridere.
Si ride in molti modi anche nell'anima senza esternarlo troppo, a me manca quello, quel leggero senso inebriante di esistere, è diventato tutto faticoso e alle volte insopportabile.
Le cose sono cambiate, le certezze svanite, mi sono trovata con i miei doni a combattere la guerra della sopravvivenza dello spirito e il fisico si è bloccato di nuovo.
Mantenere attivo spirito e fisico in equilibrio perfetto quando ti preoccupi per gli altri non e' facile, poi ho capito che è sbagliato pre-occuparmi degli altri come di me stessa, perdo tempo tanto non posso mutare nulla della vita del prossimo ma come dico spesso posso rendere bella solo la mia.
Nessuno ci fa niente, siamo noi a permetterlo, non è così semplice come sembra ma ho deciso di smetterla di pre-occuparmi e di occuparmi a fare quello che mi piace veramente così deciso sul momento solo per curarmi.
Sblocco le gambe, che pesano come macigni come se avessero paura di portarmi oltre il vissuto del passato, e poi parto per colorare casa, la rendo a mia immagine, se ne avrò il tempo che qui sembra che siamo in balia degli eventi intorno.
Nell'attesa di sbloccarmi ho messo sul telaio colore, senza senso come mi sento io, un po' confusa ed incerta ma piena di colore perche' la vita e' colore, quando vediamo l'arcobaleno mica si pensa che ci viviamo immersi nei 7 colori, noi vediamo, il cielo blu, i prati verdi ma siamo immersi nel colore della luce e quindi prendo uno straccio e spanno i miei occhi che non e' vero che sia solo dolore la vita, la vita è gioia basta aprirli gli occhi e non devo più attendere che ho poco tempo per vivere.
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Un anno fa ero a chiedermi quale telaio comprare, mio padre stava morendo, l'ultimo genitore mi costringeva a prendere visione che diventavo la più anziana di famiglia, che il mio tempo si restringeva paurosamente, il telaio era un sogno e me lo sono regalato.
Il telaio non a se stesso ma come nuovo spunto creativo per la maglia a macchina.
MI è servito per tenere a bada il nuovo cambiamento, le nuove responsabilità ma non l'ho studiato mai veramente.
Ho comprato un telaio verticale perchè mi permette il poco ingombro e di portarlo dove voglio.
All'inizio l'ho guardato con molto rispetto, incuteva soggezzione anche solo mettere l'ordito cioe' il filo su cui si passerà la spoletta con il filo per la trama.
Mettere su l'ordito lo spiega il vecchio proverbio arabo "messo l'ordito anche le capre sanno tessere" ed e' vero come smacchinare lo fa anche un bambino molto diverso e' saper costruire modelli.
Eccomi qui di nuovo con un mondo da scoprire perchè il mio sogno è unire maglia a macchina e telaio, il passato e il presente coniugati in modelli semplici indossabili tutti i giorni.
Qualcosa di elementare l'ho costruito ma ora si deve superare il punto tela e passare a punti complessi con i liccetti ovvero fili che legano fili stabiliti dallo schema nell'ordito.
Mi arrendo alla mia curiosità ancora una volta ho poche spiegazioni e studio tanto per capire ma mi frena la paura di non aver pazienza nel legare, contare, seguire uno schema ma forse l'anno prossimo dopo decine di video ci sorriderò sopra ma per ora ho una bella sfida in corso.
Ultimo punto tela ( il punto di base) e tanto colore che mi affascina enormemente ma e' tempo di crescere.
Prevedo lacrime e sangue anche in questa sfida ma la vita è mia se non la rendo intrigante secondo il modo di esistere che senso ha?
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