La stanca signora che scende nel semiinterrato 2 volte al giorno, per parecchie ore, quando scende ha tutti i dolori poi si guarda intorno e si da fare ha le idee chiare su quello che vuole molto di meno sulle energie che ha disposizione.
Una delle frasi che mi ripetono da una vita e' "ma come fai?" e si fa con sacrificio, abnegazione, sopportazione del dolore e quant'altro qualunque cosa faccio se richiede la mia attenzione del momento, esclude tutto il resto.
Sono al limite del sopportabile ma decisa a non mollare il lavoro non fino a quando non ho finito, voglio godermi di nuovo gli spazi che sto ristrutturando.
Avevo fatto un buon lavoro 10 anni fa perchè mi piace ancora, il mio posto segreto quello che mi permette di esprimermi senza concedere a nessuno di entrare se non voglio e non è poco come ricchezza personale.
Sono il capo di me stessa e ho idee molto molto chiare su quello che voglio, una volta le avevo solo su quello che non volevo che mi venisse fatto, ora so cosa voglio realmente per il mio tratto finale di vita.
Non pensavo mai di essere così precisa in quello che voglio e tanto determinata, totalmente in protezione di me, con l'energia che tiro fuori non so da dove di agguantare il nuovo modo di vita.
Ieri sera crollata davanti alla tv ero sfinita ma viva, malconcia tutta un dolore che mi veniva da piangere fra gambe e braccia che urlavano infiammate dai grandi sforzi ma fiera di me.
Sono tante cose io, tanti doni pensavo una volta non meritati, mica e' vero sono tuti doni coltivati a suon di rinunce e fatica.
Mia suocera amava ripetermi che ero fortunata nella vita, come se quello che mi sudavo venisse senza fatica, si sbagliava tutto quello che raggiungevo era costato lacrime e sangue e non spreco energie ma voglio i risultati.
Nella mia vita ho perso solo una volta, quando mi sono illusa che si poteva cambiare la vita degli altri non si hanno poteri sulla vita degli altri ma solo sulla propria e su quella sto lavorando per crearla come e per quanto possibile come la voglio io.
Scendo nel semiinterrato ben vestita, magliettina, pantalone, scarpetta, capelli in ordine e mi cambio metto una vecchia e comoda maglietta, cambio tutto e mi sporco nel cemento o nella pittura murale, poi faccio quei 50 metri di ritorno appoggiata al bastone perche' le gambe non mi reggono ma capperi che soddisfazione quando crollo sulla poltrana, non vedo ancora la luce ma un centimetro alla volta supero le mie difficoltà e dono nuova luce al mio mondo creativo.
Per anni ho aiutato come potevo nella maglieria, il mondo che sto preparando e' per mettere la mia arte al mio servizio, tutto al mio servizio godendomi quello che sono.
Prevedo un armadio di completi invernali, mentre mettevo a posto le lane, ogni rocca mi raccontava una storia, un filo di unione fra me e la rocca e sorridevo perchè e' quello a cui tendo, la mia arte al mio servizio per il mio piacere poi sempre felice di condividerne il risultato con il mondo.
Youtube langue con i video , fermo il sito , ferme le guide ma non importa perchè tutto riprenderà vita, ma prima serve che tutto sia a posto, l'estate del 2008 e quella del 2018 si somigliano solo in questo tutto il resto e' cambiato e anch'io sono cambiata, sono diventata il timoniere della mia vita con idee molto ma molto chiare su quello che voglio e mi abbraccio da sola per aver fatto le scelte che mi hanno portata a questo!
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Sono arrivata alla piccola stanza che mi ero creata 10 anni fa rubandola ad un semiinterrato che cadeva a pezzi, tanto lavoro per cementare, intonacare, ripulire da cima a fondo e da due giorni ci sto lavorando di nuovo ma con qualche ritocco faticoso di oggi lunedì dovrebbe essere pronta.
Un lavoro che sembra la replica del 2007-2008 basta leggere il blog a quei tempi.
Tanti giorni sono passati da allora, in cui speravo di avere una vita che non mi e' stata concessa dal cielo, ma sono una testarda ci riprovo e replico i lavori, il rifacimento degli spazi sopratutto l'ordine e il gettare l'inutile per un tempo nuovo in cui ho la certezza unica di badare a me stessa.
In teoria dovrei essere più calma, più tranquilla e accogliere la sentenza che il più e' fatto o come dice una mia amica "noi abbiamo finito i nostri compiti", non fa per me mi spiace io voglio vivere fino all'ultimo respiro che come ripeto sempre la morte deve trovarmi in piedi.
I filati sono al loro posto mancano 3 giorni e poi passo alle stanza delle macchine poi restano un sacco di altre stanzette da allegerire e riordinare ma con calma l'importante sono le due stanze che mi permetteranno video e creatività e con un sacco di dolori, di ansia sul non farcela vado avanti e divento nonna-sitter per rendere tutto più complicato ma fa parte del gioco!
Non vedo l'ora di riaprire la maglieria di entrare nel nuovo mondo che ho in mente , non so se ce la farò ma e' il mio obbiettivo e non mollo!
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L'ho capito appena mi sono bloccata, muscoli ed ossa hanno deciso lo stop.
Frankestein fa sorridere al mio confronto, cammino come se avessi un un gesso invisibile ci ho messo un pò a capire perche' mi sono bloccata.
La fatica e' stata enorme da aprile, nemmeno un giovane ventenne di oggi teneva il mio ritmo, poi il ginocchio e le caviglie per non parlare delle gambe si sono bloccate, dolori forti ovunque e ho capito.
Il balcone lo volevo fare e non c'e' stato problema con fatica ma finito, il garage allagato una prova della vita e ora sono alla fine serve solo di sistemare in modo nuovo gli spazi ma prima si deve decidere che fare degli oggetti hobbistici di mio marito e vanno rimessi a posto e ogni oggetto e' un ricordo e mi sono bloccata.
Una spossatezza unica anche sentendomi bene e progettando per il futuro, ma mi sono bloccata, averne preso visione però è di aiuto.
Io ci credo poco al male del fisico credo che abbia sempre le radici in quello dello spirito.
In quel garage-cantina avevo messo tutto il mio amore per renderlo un posto adatto ai suoi hobby, mi ero illusa di salvare la situazione depressa post ennesimo infarto dell'uomo del mio cuore, non e' servito a niente e forse lì dentro c'e' la mia sconfitta visibile, nessuno può fermare il proprio destino e per questo che stamattina lo prendo di petto, coloro le pareti anche se sono tutta un dolore dal punto vita all'ultima falange dei piedi.
E' il mio mostro pauroso di questo momento e quando la paura ti mangia basta capirla e ora vado ad affrontarla nel pomeriggio mi ridarò energie lavorando sul modello strano.
Domani divento nonna sitter per un paio di settimane e perdo la mia libertà d'azione quindi oggi o mai più.
Meglio affrontare la paura che rimanere bloccata mi preparo un bel laboratorio per sostegno alla cura della casa e quel che e' stato e' stato, non e' andata come volevo ma con l'aiuto del cielo mi creero' una bella vita per me e per gli altri che nella solitudine non si crea niente di buono.
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Vorrei avere le forze dei trent'anni per un paio di mesi, ma capisco che è impossibile e sopratutto non avrei idee chiare come oggi.
A trent'anni lottavo con 3 figli piccoli e una macchina della maglieria appena arrivata senza sapere che lei sarebbe stata la mia salvezza.
E si ho poche energie mi devo fermare spesso mettermi seduta, il tempo non aiuta i reumatismi e risento tanto degli sbalzi termici ma ho le idee chiare anzi chiarissime.
Laggù nel semiinterrato dove la vita mi ha messo in mano un garage pieno di oggetti bagnati e sporchi di scarico del lavandino della cucina, dopo lo scoppio del tubo che va in fogna, le cose vanno meglio molto meglio, meno il mio fisico che accusa fortemente la stanchezza.
Sto benedicendo l'imprevisto costato molto denaro e tanta fatica perchè era quello di cui avevo bisogno, sistemare gli attrezzi obbistici di mio marito, rifare la stanza, rompere, buttare, cementare, rifare, sollevare pesi, infiniti piegamenti sulle ginocchia che fanno tanto male mentre le caviglie per il caldo afoso si gonfiano ma tu vedi l'obbiettivo e non stai a piangerti addosso!
L'obbiettivo e' rimettere il semiinterrato in condizioni vivibili dopo l'abbandono di anni, riportare tutte le macchine in una stessa stanza per poter fare video con calma e con una buona illuminazione. Un caos infernale per qualche mese con temperature incostanti che ti impediscono di muoverti come vuoi ma non cedi.
Erano anni anzi vari decenni che così presa a curare la vita degli altri non mi prendevo cura della mia ora so cosa voglio per l'ultimo tratto e la maglieria sempre al primo posto.
Quando sto per cedere alla stanchezza e volentieri piangerei sulla poltrona per dolori vari muscolari sparsi ovunque vado a creare un nuovo modello.
Progetti tanti nella mia mente, ma niente e' possibile se prima non metto a posto ci vorrà fino ad ottobre probabilmente alternando lavoro e sudore ai doveri familiari, ma non mollo perchè lo vedo tutto il mio tempo futuro al cielo piacendo e permettendo che non conta il mio volere ma sto imparando a dire e pensare "io voglio". Ho sempre detto io vorrei ora ho cambiato la logica in un tempo in cui non conta niente quello che si vuole io sottolineo per darmi forza.
La gonna a ruota come fare i conteggi e come metterla in macchina e' pronta ma volevo anche mostrare come riprendere le maglie se volessimo usarla come bordo e nonostante la stanchezza tu crei un altro modello perche' sai che le parole senza le immagini contano poco e' come con i lavori nel garage se non liberi e ricrei nuovi spazi non vai avanti e sempre costa sudore e fatica ma la poltrona può attendere arrivo fra una ventina di anni per il momento si lotta in primis per me poi di riflesso per chi ama la maglia a macchina e si va avanti che per mia fortuna le mani non hanno la paura degli occhi e il dolore si può dominare quando hai un progetto enorme di libertà creativa nella mente.
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Sospendere gli aghi sulla macchina e' un lavoro lungo perche' a secondo del numero degli aghi e della quantità che si rimette in lavoro, si hanno ondengiamenti e lentezze diverse e richiedono tempo, conteggi, attenzione, si deve porre molta attenzione ai pesi, insomma e' come costruire qualcosa che sai che ti darà soddisfazione che sia una mantella, una gonna a ruota o qualunque altra cosa si voglia e la mia vita ora e' aghi sospesi.
Esattamente come se fossi a dover fare una mantella su 200 aghi e facendone rientrare in lavoro 2 alla volta.
Lo so bene che finito e ci vorranno mesi la grande fatica io avrò un magnifico risultato, ma per il momento si suda eccome se si suda.
So benissimo che mi sto giocando le ultime energie, che sto rischiando molto con il mio fisico e la sera quando vedo lucette da stanchezza davanti agli occhi e scende il freddo nelle ossa della stanchezza mi dò della pazza ma poi all'alba riprendo energie perche' sto creando il mio mondo creativo in ordine.
Oggi si va di nuovo di cemento corro, a fare il progetto lavoro del giorno contro il caldo ma ho le idee chiarissime di quello che voglio, peccato non avere la bacchetta magica ma capisco da sola che niente viene senza fatica.
Ieri mi dicevo che se dovessi rinascere vorrei fare la principessa, demandare, chiedere, ordinare, pretendere, e' durato solo un attimo il pensiero, troppo bello dimostrarsi quello che sai fare.
Il grande sbaglio della mia vita, fare per farmi apprezzare, per farmi riconoscere un valore ora è superato faccio per me e con me e tutto ha un altro sapore ed è tutta un'altra storia viverlo.
La vita è una ed e' un gran dono, ti dona l'universo una possibilità sta a te gestirla come vuoi e io per tanti anni non ho capito il valore della vita l'avevo racchiusa tra due verbi, nascere e morire, non avevo dato valore alla parte centrale ovvero esistere per te come tuo cammino splendido e unico.
Ognuno fa le sue scelte, le mie sono piccole, ma proprio piccole ma forse per questo immense, voglio essere contenta della vita che mi scorre nelle vene, in pace con il mondo ma sopratutto con me stessa.
Ho donato l'amore ne ho donato a vagonate, ne e' tornato tanto e da questo mi sono alimentata, pensavo che amare fosse un modo nobile di esistere e non mi sbagliavo ma ho dovuto anche mettere i piedi per terra, sei amata se ami e spesso non basta perche' ognuno vede la vita a modo suo.
Finito il tempo di amare per essere apprezzata ora vivo con amore sopratutto per me stessa, ho imparato ad esprimermi non per avere l'applauso degli altri ma il mio.
Forse sarà la saggezza dell'età o il grande bisogno di capire cosa abita nel mio spirito, come è fatto libero di manifestarsi come vuole, certo è che non serve molto per capire che il viaggio, le prove da superare sono personali.
Non mi vedevo nel futuro da almeno 25 anni, sopravvivevo aspettando che le cose migliorassero certa che niente dura per sempre, tesa ad attendere un tempo migliore, poi invece del miglioramento e' arrivata la fine di una vita costruita attimo dopo attimo e ho reagito forte e contro tutti perchè era diventato chiaro che l'unica cosa di cui siamo i veri possessori e' la nostra vita, il resto e' contorno e sceneggiatura.
Eccomi qua su, sulla cima del monte a decidere che voglio fare ed io lo vedo l'orizzonte del futuro non sarà semplice ma password per il futuro per me e' diventata chiara "assaporare ogni attimo", si lavora per questo e si torna ad impastare cemento, girare tinte, rullare e spostare una massa di oggetti assurda e intanto scappoa video per spiegare una gonna a ruota e prendi pratica ad usare paint per far comprendere e sarebbe più semplice farla una gonna che spiegare come fare ma fa parte della password attuale ..assaporare ogni attimo ed è l'insieme delle cose che fai che crea la magia della vita e vado avanti con molta curiosità e non volendo l'applauso degli altri ma il tuo, ci metti cuore e cervello sei sfinita ma fiera di te e non e' poco per star bene anche se ossa e muscoli gridano al cielo che non ce la fanno più!
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