Una calda domenica 
piu'che calda bollente mi mentre ti prendi cura delle persone di casa, cibi freschi ventilatori riportati negli angoli giusti ti trovi seduta sulla poltrona caffe' sigaretta (alla faccia del fumo che uccide pensando che forse i suicidi per disperazione degli ultimi tempi nemmeno fumavano) che spieghi con una calma ( che non e' da me) i tuoi programmi di vita che adotterai non fra 10 anni ma seduta stante, mentre fai l'elenco di cio' che e' determinante cambiare, il cuore ti si fa leggero leggero non lo stai comunicando agli altri ma accetti i cambiamenti dentro te, accendi il ventilatore e pensi che sei cambiata talmente tanto che anche tu fatichi a riconoscerti ma ti piace questa donna, non piu' bella sfiorita sul campo di dare senza chiedere di non aver avuto in cambio nulla di quello che sperava e allora la guerriera che e' in lei la stessa che ha combattuto mille battaglie con e per gli altri ha deciso di combattere la sua e si rende conto di essere tanto forte da combattere per se ma di non tralasciare i suoi doveri ....calma spiega perche' sia chiaro a tutti il cambiamento da dove e' nato e perche' e' pronta a pagare il prezzo delle conseguenze se servono a farle tornare il sorriso!



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Prendere coscienza 
di se stessi e' un percorso faticoso, doloroso quasi ti arrabbi con la vita che ti ha cambiato le tessere del gioco, te le ha mischiate e tu eri abituata all'immagine perfettina del vecchio puzzle, tu ballerina del carillon che ballavi a suon di chiamate piu' o meno dolci, balla ballerina che il marito vuole qualcosa a cena di buono, balla ballerina che vuole tanti figli, balla ballerina che vuol far l'amore alle 4 di mattina, balla ballerina che sta male diventa le sue braccia e le sue gambe, balla ballerina che i figli imperiosamente chiamano, balla ballerina senti squilla il telefono chiamano alla porta mamma papa' suoceri, zia nonna cognati fratelli professori, prete ,vicini, maestre tutti girano la manovella, balla ballerina tutti ti vogliono ............balla balla balla balla balla balla balla balla ballerina ... ma il piede fa male gira sempre meno forte la ballerina continuano a dare la carica il carillon suona e la ballerina lentamente si affloscia si siede sul vetro del carrillon e' stanca e' sfinita lentamente comincia a piangere lacrime calde e salate le bagnano il viso , il vestito di tulle , si slaccia la scarpa di raso il piede e' sanguinante, e' convinta che qualcuno asciughera' le lacrime, che qualcuno visto che e' stata brava curera' il piede sanguinante... passano davanti a lei ma nessuno la vede ....poi una mano 10 mani si tendono verso di lei ... il cuore le si ferma in petto ecco ora arriva il premio per aver ballato tanto, per aver realizzato tutti i desideri degli altri ... sollevano il carillon aprono un cassetto e lo mettono sul fondo coprono con un asciugamano cominciava a dar fastidio quella stupida ballerina afflosciata dalla stanchezza di una vita!


la ballerina in fondo al cassetto soffoca, si slaccia le scarpette insanguninate.. quello stupido tutu' e..... comincia a vivere per se stessa!

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La dura vita 
dell'altruista o persona dedita al bene degli altri ho capito perche' poi si arriva alla santita' sul calendario, devi avere una pazienza e un coraggio senza limiti, e il colmo e' che dell'altruista non ci si ricorda delle migliaia di buone azioni e sacrifici che ha fatto e fa quotidianamente ma solo le volte che crolla per sfinitezza e allora tutti li' a sottolineare le cose che secondo gli altri sono sbagliate del suo cuore, ma e' una gara a chiedere e a pretendere nella misura in cui puntano il dito e giu' a sciabolate e coltellate qualche volta ci mettono anche dell'aceto e non balsamico sulle ferite e poi se a fargli male e' l'autorita' genitoriale fa male, ma chi l'ha detto che i vecchi sono dolci e buoni, io ne devo ancora trovare uno sono di un egoismo pazzesco esattamente come bambini piccoli credo che nei due estremi della vita si dia il peggio di noi forse perche' dipendono dagli altri, e l'altruista che vive di grossi problemi dati dai difficili rapporti dovuti al suo buon cuore se non votato alla santita' si alza di prima mattina dopo un lungo sonno ristoratore e invece di piangersi addosso ha capito che li ha tutti contro, che e' solo se si adattasse alla sottomissione ai desideri del mondo gli altri smetterebbero il lancio di acidi ma chissa' perche' l'altruista che conosco io la pensa diversamente eh gia' ferite aperte con sale e aceto non lo piegheranno perche' la sua coscienza e' a posto dice che deve solo smetterla di lamentarsi e far finta che tutto va bene giusto mi sembra logico solo che non ha intenzione di far finta che tutto va bene ha deciso che va bene anzi benissimo e tira fuori dal suo cuore il piu' bel VAFFA della sua storia nessuno lo convincera' ad essere diverso da come e'....che tristezza dopo una vita dedita agli altri ha capito che a gli altri non importa niente di lui... va bene tutto sta a saperle le cose l'ultima ferita e' sempre la piu' dolorosa ma appena capisci che sei completamente sola stranamente ti senti meglio un sorriso che e' meglio soli che male accompagnati!


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Dice che 
il 50 per cento delle donne allo specchio si vede tanti difetti, oddio se mi ci metto io ne vedrei forse anche di piu', ma Dio mi ha dato una marcia in piu' la convinzione che il mio corpo sia il contenitore che porta in giro il mio cervello, lo ammetto non ho mai avuto la fissa dell'aspetto ma la fissa dello spirito ovvero rendere grande e migliorare il mio io interiore a quello dedico maniacalmente tutte le mie attenzioni, un bel corpo l'ho avuto in gioventu e mi ha procurato solo danni, a volte l'ho anche odiato e si perche' se vai in giro senza gli stupidi apprezzamenti degli uomini piu' o meno pesanti vivi meglio, mi piace essere apprezzata per quello che valgo non per quello che sembro, poi madre natura ha fatto arrivare l'amico tempo e io mi sono accorta del mio corpo nella misura in cui lo preservo dal decadimento perche' la sua funzione e' sempre la stessa portare in giro la mia mente, ogni tanto gioco con creme e cremine, vezzi da donna ma mi sembrano una perdita di tempo enorme, allora molto spartanamente si raccolgono i capelli a crocchia in alto sulla testa ci si infila le ballerine un pantalone una maglietta e se non c'e' l'occasione particolare io vado per la mia strada quella che secondo me mi condurra' se bado al mio spirito molto lontano, il corpo ho l'illusione di pensare che si sciogliera' come neve al sole il mio spirito sono io la mia essenza, una volta che usciro' dal contenitore forse brillero' della luce del mio io che secondo i miei calcoli non e' male, la stellina da collezionare cosi' chiamo le mie azioni dedite al bene che sono quelle che aumenteranno la mia luce, ogni giorno spero di attaccarne qualcuna e si sono presuntuosa voglio brillare un giorno :)




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La casa museo 
Sono nata e cresciuta in una casa di campagna, le mie amiche abitavano in case di campagna, dove la casa decorosamente ordinata era il centro vitale di ogni azione, non era concesso l'ingresso ai cani ma per il resto un ordine che sapeva di vissuto, poi mi sposo e decido che la cosa era valida, mia madre non ci concedeva di entrare nella sua camera (oggi so che era per avere una stanza in meno da riordinare prima di andare nei campi) e la mia camera diventa luogo di riunione familiare, con 3 bimbi piccoli mantenere l'ordine e' un'impresa che costa fatica enorme e mi devo scontrare con la suocera che vive nella casa museo meticolosamente pulita ogni giorno ovunque anche dove l'accesso e' quasi impossibile vedi dietro gli armadi, meglio non invitare nessuno che creano disordine, io passo per la "zozza di casa" nonostante il pulire continuato , lei perfettamente lucida, io capelli arruffati a fare la corsa dietro ai mobili e alle cose di cui sinceramente non me ne frega niente, meglio stare con i figli e il marito, le corse assurde e le crisi d'ansia quando arrivava all'improvviso, una volta li ho scoperti i suoceri a passarmi le dita sui mobili per controllare la polvere.. ansia.. i bambini che mi venivano strappati di mano perche' dal ritorno dai giardinetti avevano le scarpe impolverate... poi ieri mi capita di leggere un artico di Riza psicosomatica ... la mania dell'ordine.. e scopro che loro come supponevo avevano problemi a gestire i sentimenti, non lasciavano spazio alle loro emozioni e nel maniacale ordine pulito tentavano di impedire alle emozioni di prendere possesso della loro vita tutto perfetto, ordinato lucidato per non urlare che non sapevano vivere... ohibo' io non faro' la loro fine, meglio la polvere sui mobili che nel cervello... scusate ma ora devo andare a riordinare... ma con calma che voglio vivere!

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