Antò fa caldo 
Era il tormentone estivo di quasi 25 anni fa, di una marca di bevanda fredda, ogni tanto mi viene in mente e allora pensavo davvero che facesse caldo ma questa di estate nemmeno una cisterna della bevanda fredda avrebbe dato sollievo.

Dura per il mio fisico tenere temperature così elevate per così tanto tempo di seguito con un'afa tanto elevata.

Due fazioni chi nega il caldo dicendo che luglio e agosto sono sempre stati infernali e la seconda che ammette parlando che il caldo è aumentato tanto negli ultimi anni.

A me servono poco le fazioni della veduta caldo, per me significa smettere di vivere e passare a protezione come meglio puoi.

Il vantaggio e lo svantaggio di un fisico che invecchia, il vantaggio e' che puoi fare quello che vuoi in ogni ora del giorno, lo svantaggio è che senti il caldo e reagisci peggio di 20 anni fa.


Il caldo mi toglie energie anche le mie macchine dopo lo slancio di luglio sono state abbandonate, prima lo stato di salute poi il resto ma scopri che alla fine ti prende una malinconia assurda come se la tua vita fosse la temperatura a gestirla e tu non hai voce in capitolo (in realtà è così), ma un guizzo a fine luglio lo hai avuto tanto da fare un ordine particolare su Shein senza mettere in difficoltà le spese di casa e ti sei comprata un po' di disegni a diamantini.

Disegni a riempire a tratti, che non comportino troppa fatica e con quelli ogni pomeriggio quando anche gli insetti cercano riparo dal calore tu cerchi di mantenere vivo il piacere di fare.

Mi piace inserire pietre colorate su un disegno, non ho la concentrazione per eseguire un disegno completo ma abbastanza per giocare con qualche pietra qua e là.

La mia mente ha bisogno di fare con ogni tempo e la pittura a diamantini mi ha aiutata tanto durante il calore, passerà per gioco forza perchè per nostra fortuna la terra gira e a breve le giornate perderanno ore di luce ma e' ancora tanto dura.

Ho capito in questi giorni che non è la salute al primo posto per vivere bene ma il clima perchè se quello funziona c'è anche la salute ma io posso fare poco tranne difendermi e proteggermi aspettando e sperando che passi e nel frattempo incollo pietre guizzanti di luce.




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Con pazienza e determinazione 
Ci sono stati anni anzi un paio di decenni che non vedevi oltre il tuo naso per la corsa del vivere e sopravvivere come penso per tutti, non vedevo e non sentivo niente oltre i doveri familiari e per fortuna la mia macchina della maglieria come sostegno di vita per non sprofondare nel caos di una vita dedita agli altri.

Tutto ha un termine, niente e' per sempre, il mio termine divisorio fra la prima vita e la seconda e' stato il 13 ottobre 2012, poi una lotta a portare in salvo quello che avevi costruito e a programmare un'altra vita, che non volevi ma ti sei dovuta adattare.

Gli ultimi 12 anni sono stati all'insegna di una lotta interna fra dolore e voglia di vivere senza arrendersi mai. Ne sono fuori sono nella vita che non volevo ma l'ho costruita su misura per me, piccola, semplice, fatta di cose che non appaiono grandi perchè sono solo sfumature di vita, una pianta, un maglione, un disegno colorato e capisci perchè hai superato una vita che spesso e' stata come attraversare un deserto infuocato a piedi nudi per il mio carattere, ce l'ho fatta perchè le mie mani e la mia mente non si sono mai arresi ma lottato creando, dando vita a quello che potevo e ha funzionato.

Spesso mi dicono che sono troppo umile, troppo gentile, troppo tutto, ma io amo questa vita che mi è stata donata.

Ho ripreso in mano le cose che mi circondano che avevo lasciato un po' da parte, ce l'ho avuto dopo il covid la sensazione che tutto fosse inutile, e' durato poco, mi sono ripresa quello che ho costruito a 360 gradi.

Rimetto a posto e torno nel mio mondo creativo ma li manderò avanti entrambi ammesso che le menti elette me lo concedano che ho capito che loro la mia forza di carattere non ce l'hanno , meglio distruggere tutto che lottare per salvare quello che si ha, io sono diversa, lotto per mantenere quello che ho creato e dove non mi piace cerco di cambiare, io lotto per esistere non per distruggere.

Niente pensieri brutti, si va a lottare che poi torno a mostrare!





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Io e il verde 
Hai il pollice verde vero? Me lo sono guardato il pollice, roseo come gli altri dita, ho risposto, ma ho anche sorriso.

Lo so bene che se pianto un rametto secco nasce una pianta, meno dai semi, per quelli non ho pazienza.

Ce l'ho dentro il bisogno forte e assoluto di circondarmi di verde di piante, sarà perche' sono nata nel cuore verde del nostro paese e sono cresciuta fra la bellezza del verde e dei fiori selvatici.

Chiamano il mio balcone, la foresta amazzonica, creata con piante a basso consumo di acqua, forti, resistenti che mi permettono una barriera contro il caldo e contro il freddo e soprattutto sanno come non crearmi problemi e fanno tutto da sole.

Se fosse per me mi confonderei con la terra, mi sento parte di lei e trovo la forza di esistere perche' anche nei momenti di sconforto sfiorare una pianta mi dona nuova energia.

Credo che venga un tempo in cui apprezzi quello che sei e ti circonda, inutile che mi faccio illusioni sono tante cose gestite dalla passione per la vita, e' tempo di metterle tutte in campo, non per sembrare brava, ma per godermele!

Ognuno di noi ha i suoi doni, il suo singolo modo di vedere la vita, io ho il mio che spesso fa scuotere la testa agli altri ma e' la mia vita e la notte dormo serena e tranquilla, quindi va bene così, devo solo farla splendere forse per qualcuno può diventare un sostegno per vedere la vita delle piccole cose con altri occhi.






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Doveri o cura? 
Per una vita ho pensato che tutto fosse un dovere, il marito, la casa, i figli, i suoceri, i genitori, sono venuti prima di me nel nome che io esistevo di servizio.

Non ne ho mancato uno fino a quando anni fa non mi sono ammalata e ho capito che gli altri continuavano a vivere ed io non avevo più le forze per alzarmi dal letto.

Un mese dopo quando mi sono rimessa in piedi avevo ucciso i doveri e deciso di curare cio' che amavo ma stando attentissima a come stavo io.

Dice che se dai un dito ti prendono tutto il braccio, a me anche il resto perchè cresciuta ed educata all'abnegazione del dovere ed io sono sempre una brava allieva.

Il marito, i genitori, i suoceri sono morti, i figli amorevoli vivono la loro vita ed io dopo una vita di doveri potevo sentirmi vuota ma ho scoperto che avevo la persona più importante di cui prendermi cura, me stessa.

Ho portata gli errori degli altri sulle spalle, li ho pagati come fossero i miei perchè spesso pensavo che non avevo fatto abbastanza per fermare l'errore, ma ognuno compie i suoi errori perchè ha la sua crescita personale.

Poi ti svegli una mattina e pensi che sei vecchia che manca poco a stare male e a passare oltre ( non mi fa paura il passaggio non può essere diverso da quando siamo arrivati in questa vita) e mi sono fermata.

Se dici alla mente che sei vecchia la mente adegua tutto alla situazione, e va tutto in malora perchè tutto di te comunica fine del tempo.

I pensieri si cambiano e così complice l'Enel che cambia un contatore e ti mette 10 metri di filo aggrappato al muro del tuo androne che non si puo' vedere, torni in pista e con l'aiuto del terzo figlio e compagna, ridipingi e cambi la storia.

Non sono veloce come una volta nel fare ma ho il tempo per andare più piano ma raggiungere l'obbiettivo, dolori sparsi tanti ma si sopportano e si gode ad aprire la porta di casa su un ambiente pulito e un filo che non si vede più.


Io vivo per sfida con me stessa, ora che sono tornata nel mio tempo da 68 enne mi piace pensare che non ho più doveri ma cure per quello che amo e voglio nella mia vita.

Lascio al mondo i suoi casini, io voglio capire se si può vivere bene nonostante le limitazioni del fisico, un passo alla volta voglio esistere fino all'ultimo respiro come ho sempre detto, la chiamata mi deve trovare in piedi che ancora curiosa esploro la vita e combatto! Torno anche nella maglieria ma a modo mio e con i miei tempi e intanto per rilassare la mente pennello invece di guardare la tv o fare una pennichella!

La vita e' bella e lo dice una che sa di averne passate tante senza risparmiarsi perchè e' la mia vita e non c'e' dono più grande.




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Punto e torno a fare 
Ho messo un punto all'idea che sono invecchiata, un dato di fatto che il tempo passi, che non invecchi solo io ma anche le cose, tutto invecchia e risente del passaggio lineare del tempo.

Il pensiero sbagliato l'ho fatto un pò di tempo fa, una mattina ho visto il mio involucro esterno, ho sentito tutti i segnali che mi mandava, le limitazioni dell'energia che dopo un pò ti rallentano e tu pensi che sei proprio invecchiata e mi sono fregata da sola.

Se paragono le energie a disposizione di oggi a non dico 20 anni fa ma a 10, si sono limitate, ma se penso che ne ho tante di più che fra 10 anni non vedo perchè dovrei fermarmi.

Per qualche mese ho fatto l'anziana, ho ascoltato i dolori, ho limitato gli sforzi, mi sono chiusa nel bozzolo di chi ha fatto, sbagliato quando ti fermi sei morto in quel momento.

Ci pensa già il mondo a ricordarti che da un momento all'altro tutto può finire e andare verso il grande boom è un attimo, siccome me lo sento che io non sarei fra i fortunati che vanno ma tra quelli che restano a sopravvivere, meglio non arrendersi!

Io non so cosa sia successo all'umanità ma una cosa la so, non ho mai vissuto un tempo così disumano, tutto legato al rincorrere un benessere personale, fregandosene del vicino con il risultato che quando lo fai hai perso la dignità ma io sono della metà del secolo scorso, ho solo imparato che nessuno si salva da solo che come diceva mia nonna che era dell'inizio del secolo e ha vissuto 2 guerre mondiali "Anche la regina ha bisogno della vicina", ovvero tutti abbiamo bisogno dell'altro.

Uniti siamo una forza, singolarmente una canna al vento e se c'e' tanto vento alla fine ti spezzi.

Andiamo mondo che ci si può ancora salvare, nessuno ci chiede di fare miracoli, semplicemente fare al meglio ciò che sappiamo fare e che possiamo fare.

Sono stata triste ma combattente, era meglio allora, ora sono quietamente in attesa dell'evolversi dell'umanità ma sono infelice semplicemente perchè mi ero messa in testa che io avevo fatto e dato tutto, sbagliato, finchè non ci chiamano per fine vita si fa quello che si può al meglio di noi stessi.

Si cambiano le coscienze e il modo di vivere del genere umano con i piccoli quotidiani gesti e pensieri di ognuno di noi.

Sarò una piccola donna, vero, ma ho chiaro lo scopo di questa vita, quindi sono tornata a fare e non a giocare ma a costruire cose importanti che sollevino lo spirito prima a me poi agli altri.

Vado a fare, come ho sempre detto la signora nera mi deve trovare combattente che altrimenti ho sprecato solo il tempo.

Non capisco tanti atteggiamenti ma non giudico, io sono io, gli altri sono gli altri, io non saprei vivere come la maggior parte delle persone, ma loro non saprebbero vivere come vivo io, quindi ognuno e' il bello della vita a se, ma fermarsi ti ruba l'anima.

Vado a fare le fughe nuove ad un vecchio pavimento, prima avrei impiegato un paio d'ore oggi fra fermarsi e riprendere fiato ci vorranno 2 giorni ma il tempo è l'unica cosa che possiedo quindi mi animo e inizio.

Se smetto di piangermi addosso, cambio il mondo intorno a me e a chiazza d'olio vado ad influire su altri alla fine si cambia in molti spero in meglio.





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