Complice il figlio grande che cercava delle cose del padre nell'armadio dalla sua parte e' uscita fuori la memoria esterna del suo pc, e cosi' ieri sera e' finita a fare un viaggio nel suo contenuto tra programmi e foto e voi non ci crederete ma gli occhi nelle foto di chi ami ti raccontano la storia della giornata in cui l'hai scattata, di recente io ho solo foto associate a dolore e disperazione ieri sera penso veramente che lassu' qualcuno mi ami sono uscite fuori le foto dell'ultimo anniversario felice, l'ultimo 4 settembre del 2007 i nostri 30 anni e le foto rimandano e fanno rivivere un giorno d'amore perfetto ma quello si viveva tutti i giorni, nonostante il male, le difficolta' finanziarie, si respirava un unico respiro come dico sempre io, nel dolore della separazione la mancanza di bei ricordi uccisi dagli ultimi anni mi hanno fatto male oltre ogni misura e ieri sera vedere le foto rivivere il tempo mi ha fatto piangere come un fiume in piena ma anche consolato l'anima, mi resta sempre il dubbio come ha fatto un amore come il nostro a farsi distruggere dal male ma questo restera' senza risposta o meglio la certezza che il mio e' intatto nonostante tutto mi da forza che un amore possa reggere tutto ma che consolazione vedere le foto ritrovare i suoi occhi che mi guardano con amore, e come se qualcuno lassu' avesse accarezzato il mio cuore ma non dal di fuori dentro le sfaccettature piu' profonde della mia anima come a dirmi....io sono sempre quello, non quello di cui il male ha fatto scempio e' piu' facile anche alzarsi la mattina, l'ho stampata la foto voglio alzarmi con un sorriso al mio uomo non con la rabbia di un ultimo vissuto con qualcuno che non riconoscevo piu'....nel mare di dolore e di domande senza risposta e' una bella consolazione!
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il cambiamento di ognuno di noi? Guardo Giulia 3 anni e la convinzione che la vita sia meravigliosa, anche se si alza alle 6 la mettono a dormire sul seggiolino della macchina due ore di viaggio per fare 30 km, all'asilo fino alle 5, poi una due ore ad aspettare mamma che esce dall'ufficio insieme a papa' 2 ore per tornare a casa e ride gioisa Giulia, ti racconta in un fiume di parole giorni di vita mischiati ma tutti felici quando il sabato ti dice dai nonna sono venuta a farti le coccole che mamma dice che piangi e sei triste contenta nonna?
Quando inizia lo strazio del vivere invece della gioia con cui veniamo al mondo da dove ci viene la forza da piccoli?
Le responsabilita' il doverci misurare, ma quello Giulia lo fa gia' con la compagnetta d'asilo che la spintona lei così ligia alle regole come mamma e nonna...non lo so quando perdiamo la gioia del vivere perche' la vita e' una magia fantastica forse solo se ti dai ascolto e vivi secondo te stesso, io ho avuto l'infanzia perfetta per me, amata e libera di giocare nella natura, una meraviglia di vita anche se le regole da rispettare e dure erano tante anch'io prendevo un pulman alle 5 di mattina per fare 30 km di strada che diventavano 100 a fine giornata tanto era lungo il giro del pulman ed ero sempre allegra dice che mettevo il buon umore a tutti forse e' vero ero felice felice nel mio piccolo mondo,poi arrivo' la vita e busso' sotto forma di un bel ragazzo romano e niente fu piu' lo stesso e salii sulla giostra della vita, senza cinture di sicurezza purtroppo, ma una cosa l'ho capita su quale giostra sali se non vuoi perdere il sorriso devi salirci con il biglietto pagato e con molta razionalità e non con l'incoscenza-innocenza dei 17 anni, 40 anni dopo mi chiedo e se non fossi salita avrei continuato a sorridere? ..Torno a scrivere sulla guida di maglieria e' meglio!
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adoro il vento che ti prende a schiaffi di prima mattina, c'e' un energia nell'aria fantastica, il freddo intorpidisce come il caldo rallenta le mie funzioni ma il vento e' eccitante come sferzate e stamattina e' pure troppo, ti alzi pensando che sia domenica ed invece à lunedi e pensi che hai deciso di allungare il manuale volevi fare delle brevi guide ma all'inizio ti rendi conto che le basi le devi dare raccolte insieme, che non puoi iniziare un discorso e non finirlo e quindi si ricomincia e si va oltre quando pensavi dopo essere uscita matta con i conteggi del raglan che potevi rilassarti ed invece proseguiamo con gli scolli poi colli poi i bordi poi credo che dal filato al modello ci siamo ci possiamo rilassare correggere e mandare in stampa e sperare che a qualcuno faccia guadagnare tempo, e' nella mia filosofia di vita, mi piace rendere felici le persone, l'ho fatto anche con il mio matrimonio e ho passato ogni giorno a curarlo con tutta la passione e l'amore di cui ero capace e ha funzionato benissimo finche' io ci ho messo tutto l'amore di cui ero capace, quando sfinita forse ho dato di meno il crollo eh si non puoi permetterti di crollare se vuoi che le cose funzionino e io ora sto riversando le mie ultime energie nel mio progetto e' anche questo un atto d'amore verso la mia parte creativa quella che non mi ha mai tradita che mi ha sempre fatto sentire bene, dicono gli psicologi che tutto quello che ci succede e' colpa nostra tutta colpa mia in questo caso, mi sono un po' scocciata di questa teoria, ma davvero scocciata, io ho lottato perchè le cose andassero verso il modo in cui io speravo dovrei dedurre che se avessero ragione io non ho impedito molte cose nella mia vita, ma era impossibile farlo, quindi lottiamo dove non dipende da me se va bene o va male ma dipende da chi applica il mio metodo, se io l'ho assimilato e funziona se non funziona on gli altri la colpa non e' mia e' un test di vita piu' che una guida pratica di maglieria, io mi impegno ma la riuscita non dipende da me, la riuscita l'ho solo su di me quando la mattina c'è una rocca sullo scaffale e la sera un modello da cucire...sperimentiamo ancora se amore e passione danno risultati!
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dopo un pomeriggio nipotoso in cui i miei cuccioli hanno giocato insieme come una squadra affiatata, adorano smontare le mie scatole sulla cassapanca e controllarne il contenuto (ma vi ho lasciato 4 cosette ho qualche anno piu' di loro), ho dovuto prima prendere visione che il mio corpo comincia a urlare da solo mi sono coperta di eritemi, sara' lo stress, poi una notte strana, ho sognato di andare ad un mercatino e chiedere informazioni per poter esporre e mi sono trovata iscritta con io che dicevo di non avere niente da esporre e intanto la signora mi dava uno spazio e io prendo il più scomodo, poi torno a casa ma e' la casa dei miei genitori, non la mia, mia madre e' viva e affaticata come sempre, io mi faccio il giro della casa anche gli interni, e' tutto cambiato non riconosco molto solo che nella sala c'e' un bellissimo pianoforte a musica chiamiamolo cosi' non ci sono tasti ma un bellissimo grammofono in ottone, e Giulia che si arrampica di lato perche' vuol vedere e io che la fermo e la prendo in braccio e mio padre e mia madre che mi consolano e io li invito a venire a casa mia, mamma e' dolce e rassicurante e mi da molta forza e sopratutto non e' ancora come da vivo Mauro il protagonista della storia, lui il buono, il perfetto e io sempre imperfetta risultato lui si salva sempre e io pago per lui come in vita, sono ad uno strano punto del lutto, siamo all'incensazione del defunto, e come sempre lui perfetto e le colpe tutte mie, non so cosa mi stia succedendo, ma comincio a sentirmi sempre piu' in trappola, qui bisogna fare qualcosa per me stessa, qualcosa che sia mio e non legato al giudizio traverso che io mi do giudicandomi ancora attraverso i suoi pensieri, sono ancora alla ricerca del mio applauso personale libera dal suo giudizio.
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smettesi di pensare a me stessa come un appendice di qualcun altro, ma mi pensassi come ad un fantastico essere figlia dell'universo che e' la protagonista unica e assoluta della sua vita?
Dipendenza e' stata la dominante della mia vita se dovessi racchiuderli i miei anni questa e' la parola esatta, chissa' quando e' stato il mio giorno libero, non lo ricordo, libera ero solo quando uscivo nelle mie passeggiate in campagna,o seduta a misurarmi davanti ad una macchina con la mia creativià, tutto il resto era un dipendere, dagli ordini imperativi a cui io obbedivo, non importa se l'ordinante era padre, madre, marito, suocera, figli, la societa', si e' vero c'era un limite per il compromesso e la sopravvivenza ma un limite blando e mi violentavo per accettarlo e poi ti svegli alle 7 di una mattina fredda di quasi primavera e deduci che hai capito perche' la tua vita e' stata per il tuo spirito piuttosto faticosa, semplicemente perchè dipendevi dal giudizio degli altri, hai recitato il ruolo della perfezione del comportamento che gli altri volevano da te, ma non quello che tu volevi da te stessa che era nel tuo essere di persona, non mi sono mai mentita, ma vederlo scritto nella tua mente è dura da mandar giù, io non so se e' una trappola mortale comportarsi come gli altri vogliono ma me ne accorgo ora che devo uscire fuori per sopravvivere,non accetto più compromessi perche' ho capito che sono quelli che non ti fanno vivere ma trascinarti lungo la strada verso l'uscita di scena, ogni giorno e' un attaccarsi agli ordini del passato e nello stesso tempo e non me ne ero accorta un passetto piccolo piccolo a riprendermi e a conoscere me stessa, chi sono?
Intanto ho capito che ho perso un paio di ruoli non da poco, non sono più la moglie di nessuno e nemmeno la nuora, sono in lotta per dimostrarmi quanto valgo con una seri di libri, una terapia fenomenale, quello che esce e' MIO solo MIO io esisto perche' sono IO e non importa più di compiacere nessuno per esistere, e se non ce la farò non mi piegherò troverò un'altra strada ma che sia secondo me!
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