Una bella prova 
Non me l'aspettavo mentre avevo rivoluzionato le stanze del semiinterrato per costruirmi una stanza delle macchine, estate ed inverno su misura per il tempo a venire.

Per giorni mi ero incollata oggetti a gogo', un caos generale da farti sentir male e correndo contro il caldo in arrivo.

Apri per caso il garage dove sono tutti gli oggetti di tuo marito, la grande ferramenta come la chiamavo io perchè a sfidarsi con un ferramenta aveva più cose mio marito che lui.

L'occhio cade sull'acqua sul pavimento pieno oramai da qualche tempo di oggetti indecisa se buttare o meno e capisco che qualcosa non va.

Scopro presto il guaio, la colonna dello scarico della cucina che e' solo mia si e' rotta l'acqua schizza ovunque ed inizia la piccola tragedia.

Svuota tutto, pulisci i tombini mentre l'idraulico grida che e' colpa dei tombini esterni intasati, non l'avevo mai fatto, ci ho lasciato la schiena ma ora so come si fa.

Era l'inizio del peggio perchè non si riesce a capire dove passa lo scarico e dove si collega alla fogna principale e si deve rompere e attendi che l'idraulico ti dia indicazioni precise mentre tu accatasti cesti di ferri e trasporti pesi che un mulo ti guarderebbe storto se chiedessi aiuto.

Prima pezzo aperto con l'aiuto del muratore ora si va avanti alla ricerca ma la cosa che mi spiazza e' che dipendo dai loro tempi, lo strazio di lavare due pentole in due bacinelle ma superato questo non ho altri fastidi ma io in quel garage non volevo rientrare.

Ogni oggetto spostato ha la sua storia e mi fa rivivere il momento in cui e' stato comprato negli anni, ma niente viene per niente se riesco a sistemarlo amplio il laboratorio con un uno obbistico d'assalto ovvero mi creo la mia ferramenta personale.

Volevo sapere se ero finita fisicamente, la risposta è no, e' solo il tempo di preparare il nido del nuovo tempo ma non era necessario tutto il caos per farmelo capire.

Il pomeriggio crollo, muscoli che ballano, e vado a macchina e creo così da scaricare la fatica e la tensione nervosa alla fine il modello io lo finirò prima della sistemazione della tubatura ne sono sicura...ma dipendo dagli altri finito quello che io potevo fare ora attendo e spero!



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Con il tempo e con l'età 
E non e' il ritornello di una canzone, ma secondo me e' vero che con il tempo e con l'età si cambi totalmente. Un pezzetto al giorno, e poi te ne rendi conto tutto insieme.

Ci sono giorni che ti chiedi che senso abbia passare attraverso tante prove, supererle o piegarsi e poi capisci sono il mutamento costante del tuo io, quello profondo, quello che nemmeno conosci veramente che all'improvviso si manifesta e tu sei cambiata.

Sono arrivata nel web perchè volevo un posto dove essere io, non la madre o la moglie e neppure la figlia e la nuora di qualcuno.

Passione di esistere solo per me e non mi interessava nemmeno se qualcuno leggeva, ero giovane e forte nel 2002 come il web italiano, poi la vita ha accellerato con le prove, qualcuna superata altre lasciate insolute lungo il percorso ma certo è che sono cambiata tanto da non riconoscermi più sull'affontare nuove prove.

Ho sempre fatto tutto per farmi sentire adeguata ai ruoli, non mi chiedevo nemmeno quanto pesasse farlo, si fa per il riconoscimento del tuo atto che sia educare un figlio, curare un malato o semplicemente per non far smettere intorno a te l'amore che sentivi.

Non so quando ho capito che era tutto un ritorno d'amore perche' senza esserne cosciente io seminavo amore non atti di aiuto e non erano gli altri a donarlo per primi ma il ritorno di quello che io donavo, ne tornava e ne torna tanto.

Ora sono a costruirmi l'ultimo tratto di vita, quello che nonostante le false e ingannevoli parole sul fatto che la vecchiaia non esiste negli spot pubblicitari io so perche' il tempo e l'età me l'hanno insegnato che non puoi rimandare più di mesi perche' non sai quante energie hai e come il tuo fisico reagisce al passare del tempo e sorvolo sui cambi climatici e gli imprevisti.

Ho preso in mano la situazione, non mi importa di altro che crearmi il nido, che vuol dire riprendermi cura della mia casa, perche' le persone sono state sempre al primo posto.

Sto spostando quintali non chili, smonto mobili e li rimetto altrove, ma tutto a puntate tutto a rallentatore e memore che 15 giorni lavorati come un giovane uomo di altri tempi mi hanno inginocchiata, si fa solo di mattina e il pomeriggio superati gli impegni domestici e familiari mi rilasso davanti alla macchina.

Non mi importa più di esistere nel web perche' so che esisto per me, io ed io, cosciente che sono una forza finche' ne ho le forze e quindi forse in anticipo sull'età ho iniziato l'egoismo dei vecchi, quello sano a salvaguardia di cosa voglio fare e di cosa non voglio fare per gli altri e stranamente funziona tutto a meraviglia.

Il mio grande cambiamento e' stato essermi presa per mano, sapendo che per quanto amata, coccolata, ascoltata, l'ultimo tratto lo farò da sola per carattere, per non creare problemi agli altri e quindi per ora che sono ancora "forzuta" mi preparo un nido snello, veloce da pulire con ogni cosa necessaria ma niente di troppo che ci vuole più a spolverare 10 soprammobili che due.

Non so cosa mi attende, ma certo e' che sono diventata la guardiana del mio spirito e se una cosa non mi va di farla non cerco scuse dico no e se solo se serve spiego il perche'.

Forse non sono cambiata sono solo cresciuta nella consapevolezza che tutto gira bene nella misura in cui lo animo, e' la mia energia ancora a gestire la mia vita e così mentre preparo il nido mi creo piccoli pezzi di maglieria senza pretese nè forme strane come vanno di moda ora. Sarò fuori tempo ma il modello "Cristallo" ( non so perche' ma mi ricorda le lavorazioni di un vecchio vaso di cristallo che si e' rotto tempo fa e da qui il nome) mi sta tanto bene e' portabilissimo e siccome come sempre mi piace condividere passi qualche ora a scrivere le spiegazioni che ci vuole di più a spiegare che a farlo, ma anche questo fa parte di me e sono felice di farlo perchè l'amore per la maglieria e' intatto e continuo nonostante i cambiamenti e credo che sia l'unico punto di me rimasto intatto da quando ho scoperto la rete.



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La fine e poi ... 
Quando arrivo alla fine di un modello non so nemmeno se mi piace più, lo devo togliere per alcuni giorni dalla mia vista poi sono di nuovo in grado di giudicare.

Azzurro laminato e' stato un piacere crearlo, veloce, un video di aiuto, spiegazioni nel sito per chi volesse saperne di pià e poi tu sei oltre al giro 90 di un cardigan sempre in cotone con viscosa, sempre sulla passo 3 e scopri di aver superato, un esame universitario che ti ha tenuta ferma i pomeriggi ad ascoltare la figlia piccola ma i risultati sono sempre ottimi e tu sei felice di ascoltare e fare domande, un virus influenzale, la fatica di un uomo giovane nel mettere a posto il balcone e lo devi al piacere di veder nascere azzurro laminto come ho chiamato il modello.

Non si vive di soli doveri, di solo lavoro, di sole preoccupazioni, succhi come una caramella le piccole gioie ma poi serve una passione forte e trascinante e tu sei felice di essertela creata.

Devo ringraziare la noia dell'infanzia dei mesi invernali, perche' d'estate c'era anche troppo da divertirsi, ma con il buio alle 5 e la tv non era quella di oggi se tu non ti fossi annoiata mai oltre a leggere libri avresti scoperto l'uncinetto e da lì il piacere di creare con le tue mani.

La creatività ha bisogno della noia, quando vengono i nipoti e ci sono pochi giochi nuovi ne inventiamo con oggetti che ci circondano di nuovi e sono loro a comandare perche' la noia e' una gran ricchezza, o la assecondi con il sonno e gli sbadigli o metti in moto capacità sconosciute ed io ringrazio quei lunghi interminabili pomeriggi-serate invernali, altrimenti tutto quello che ho creato per rendermi la vita appassionante non esisterebbe!




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Piano piano 
Ne prendo atto più si va avanti negli anni e meno forze si hanno, devo cambiare tattica per vivere come dico io.

Ho capito che le grandi fatiche non si possono più fare almeno non concentrate in tempi brevi, primo per l'età secondo per i tempi climatici che inginocchiano anche i ventenni.

Ieri ho preso la decisione che volente, nolente, pioggia o 40 gradi io voglio mettere le basi per una vita creativa come dico io ma vanno rivisti i modi.

Niente più pazzie del genere mi armo e parto perchè voglio farlo, non si può più, quindi calma e piano piano che arrivo a destinazione lo stesso.

E' lento il viaggio delle energie, qualche scatto lo puoi fare ma poi lo paghi, quindi si cerca di gestire al meglio per non pagare prezzi alti, tipo ammalarsi.

Lo scollo ieri ha dominato la mia giornata, e uso ancora la maglieria per darmi piacere e nello stesso tempo divagare la mente da paure e angoscie per il futuro, tanto come sarà mica lo so.

Lasciamo il futuro dove sta e pensiamo al presente mi piace creare nuovi modelli e quello mi interessa nel frattempo piano piano sposto gli oggetti nel semiinterrato sono a togliere da un posto per metterle in un altro una decina di metri di maioliche che vivevano sotto la panca nella stanza delle macchine, mi serve spazio.

E così mentre fai lo scollo progetti nuovi tempi, gli ultimi e lo capisci dalle energie che hai che non puoi sbagliare mosse se nel tempo che ti e' concesso vuoi vivere come speri.

La morte arriverà ma deve trovarmi in piedi che combatto per quello in cui credo e mi rende serena, poi un giorno o 30 anni e' lo stesso è ora che ho ancora le forze che devo mettere le basi per il tempo in cui non sarò più io a comandare.

La maglietta e' quasi finita, la mia mente ne ha programmata un'altra e andiamo avanti che del diman non v'e' certezza ma un sacco di progetti si!





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E non molli 
La maglietta ha il suo dietro, il suo davanti, da ieri le maniche corte, mentre ascolti l'esame di archivistica della figlia monti tutto a mano a punto materasso e a punto indietro.

Non riesci a capire se e' la grande umidità, gli sbalzi termici in pochi giorni, la grande fatica di rifare il balcone che ti hanno resa malconcia, ti senti meglio ma ancora non hai recuperato le energie.

E' nei momenti di difficoltà fisici che capisci, nonostante gli acciacchi, quanto sia meraviglioso avere una passione.

Gli amori possono finire, mutare forma, creare dolore anche se ami e sei amata, una passione vera secondo me crea solo gioia.

Puoi stare male, ma se hai in mente di sfidarti ancora nella tua passione, tu non molli e cerchi di forzare la mano al recupero.

Il mio fisico risente tanto delle mie emozioni, delle mie paure, da sempre eppure prima l'uncinetto, poi la maglia a macchina sono stati quel filo che non mi hanno mai fatto perdere la voglia di ricavarmi quel paio d'ore che come per un pc resettano spesso tutte le ansie.

Mica e' semplice gestire una famiglia, una casa, degli animale, l'aministrazione delle spese insomma prima si era in due ci si confrontava e ci si dava consiglio, ora sei sola a prenderti le tue responsabilità e non solo quelle che ti competono ma anche quelle che ti arrivano all'improvviso dagli altri.

Le macchine sono lì, ferme ed immobili aspettano solo un mio cenno per iniziare a produrre e sto lavorando per metterle tutte in una stanza ben illuminata e possibilmente riscaldata d'inverno che non hai più l'età ma sai che devi farlo con calma che non hai più 30 anni da 32 e ogni tanto ne va preso atto.

Mi chiedo spesso senza la mia passione per le macchine come affronterei la vita, non lo so e'sono loro che hanno scelto me e quindi non mollo anche quando a buon senso non ne avrei le forze e proseguo con l'azzurro laminato mentre attendo che l'umidità nell'aria svanisca ma prima che arrivino i 40 gradi che poi è peggio.



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