Il senso del Natale 
Per me lo si raccoglie nella parola amore, l'amore e' il dono che muove la vita in una direzione o nell'altra.

Per anni l'ho quasi detestato questo periodo di sfrenato dovere del regalo, poi mi sono fermata e ho pensato che cosa significava per me, il piacere di stare insieme non per costrizione da tradizione ma un modo per dire a chi mi è vicino ...sono contenta di essere con voi. Non mi sono mai preoccupata di quello che io ricevevo ma di quello che donavo se fosse sufficiente a far star bene gli altri e alla fine ho ottenuto il Natale del cuore.

Un dicembre a lavorare con le mie mani per chi mi faceva piacere che ricevesse il mio dono sapendo quello che costava in fatica e mi ha fatto un gran bene.

Qunando fai un dono se non fa piacere prima a te e' inutile farlo e' solo dovere ed io quest'anno per la prima volta da adulta non ho fatto regali per dovere ma regali d'affetto, piccole cose che mi hanno resa serena, dalla postina che quando mi porta guai sembra scusarsi, all'amica che c'e' quando ne ho bisogno... il senso del dono e' tutto qua per me un semplice ...ti voglio bene fai parte della mia vita e ti ringrazio.

Adoro seminare gioia e amore se fosse per me ne riempirei il mondo togliendo le brutture e il male, faccio del mio meglio come posso ma sono riuscita a trasformare il mio di natale in profondo riconoscenza alla vita solo quando ho incontrato la morte.

Auguri ai miei lettori del blog, ai visitatori del sito, a chi con me durante tutto l'anno condivide una passione che la serenità sia compagna di vissuto in questi giorni.



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Attimi di lana 
Io non capisco perchè chi ha una passione trascinante che comprenda l'uso delle mani sia diversa da chi ha passioni come il canto o la musica, in entrambi i casi si esprime una parte di se, o un dono ricevuto.

Una delle tanti frasi con cui mi hanno definita nel web e' stata "io non sono malata come te di maglieria", io non ho una malattia ma esprimo una parte di me creando e imparando cose nuove che non sono scelte da altri ma che io liberamente decido di attuare e che non fanno male a nessuno ma sopratutto fanno tanto bene a me.

Essere tornata ad usare la macchina come piacere e non più come dovere ha ridato linfa vitale al mio spirito permette di superare tutte le difficoltà giornaliere, ti alzi pensando a non cosa ti capiterà come guaio ma che altro scoprirai di te e riuscirai ad applicare.

Quando il viaggio va verso la fine tu lo senti forte che hai tanto di te da scoprire e che la maglieria e' solo un modo, ma è quello che ti fa star bene che ti porta anche a dare una mano agli altri che senti interessati e sono in difficoltà e allora mantieni vivo, il sito, i gruppi sui social, ma lo fai perchè sei riconoscente ad un dono ricevuto che ti rende orgogliosa ogni giorno.

Oggi per esempio mi sono alzata con l'intenzione di capire un'altra tecnica antica sulla macchina che non ho mai sperimentato e questo mi mette di buon umore anche se il mondo sembra essere in enorme difficoltà e pure tu non navighi in buone acque ma è tutto relativo niente è per sempre e più che morire non può succederti poi ovvio speri di morire con la coscienza a posto che del dopo non v'e' certezza ma nel frattempo vivi secondo te e questo non è poco in un mondo violento e senza religione o con troppe religioni.

Se sono malata di maglieria ne sono felice, nessuno riuscirà ad impedirmi di aiutare se posso, fa parte della mia natura ma sopratutto nessuno riuscirà ad impedirmi di provare tanta serenità a vivere con me stessa.

Ho giocato in video con la macchina e i pon pon, le frange e le nappine per far comprendere come usare due aghi per creare prima piccoli accessori che possono tornare utili non so resistere a chi è in difficoltà perchè e' meschino girare lo sguardo quando qualcuno lo è in tutti i campi non solo nella maglieria perchè oggi a te e domani a me e vado avanti serenamente certa di ascoltare la mia coscienza in ogni campo perche' del domani non vi è certezza e io vorrei essere migliore di oggi e grazie alla maglieria mi alzo con il sorriso anche se avrei voglia di tornare sotto le coperte e nascondermi ed invece velocemente prendo in mano la giornata, se sono malata di maglia allora ne sono felice!



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Mettersi alla prova 
E dopo tanto studio tu ci provi a vedere se sai applicare ad un modello quello che hai appreso fai da te sullo studio degli schemi e dei simboli a traforato a punzone e trecce, per non parlare dei bordi verticali e così unisci il tutto su un modello manica a Kimono con la passo 3 filati grossi per fare prima.

Quasi 2 mesi di campionature, di errori, di prove qualche incertezza c'e' ancora ma la tecnica e' mia si sto facendo un viaggio al contrario applico alla fine quello che spesso si fa all'inizio ma è di grande soddisfazione e' arrivato non per obbligo ma perchè l'ho deciso io ed è stato tutto molto semplice tutto sommato.

Come nella vita quello che senti di fare sul momento e' altamente gratificante e mette il cuore e la mente in sintonia, quello che invece e' un dovere imposto ti rende fragile è stata una magnifica esperienza di studio speriamo che il modello venga bene!



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Il centrino della nonna 
che sarei io, dopo decenni di centrini all'uncinetto e a 50 dal mio primo lavoro all'uncinetto mi sembrava logico dopo tanti punti a punzone sperimentare qualcosa di diverso ovvero testare se avevo preso coscienza dei simboli e affrontare qualcosa che sembra difficile ed invece e' semplicissimo da fare appena pronto il video capirete che non sto scherzando ma dobbiamo saper leggere lo schema del traforato a punzone.

Il mondo va a rotoli l'ansia e la paura rende incerte le giornate poi però capisci che basta avere una passione che non ti tradisce mai e tutto sembra più leggero, non è colpa mia se l'umanità e' confusa, io ne subisco solo gli effetti, ma lotto a modo mio e si va di video di spiegazione.



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Che sarà mai 
quella sottile sensazione che più credi di sapere e meno sai? Mi serpeggiava nella pelle da un po'di tempo, ogni volta che mi sedevo a macchina superato lo scoglio che non c'e' niente che se vuoi fare non puoi con un po' di conoscenza tecnica e alla fine quando ho capito che mi annoiavo si è accesa la lampadina.

Il periodo mi sembrava propizio, i punzoni non li ho mai amati per spostare maglie ma a me mancava tutto quel bagaglio di punti manuali del tempo in cui le macchine le guidava non un tasto sul carrello o due aghi posizionati in un certo modo ma la bravura della macchinista.

Per anni ho evitato anche di soffermarmi poi loro hanno cercato me ed io da quasi due mesi ho perso la cognizione del tempo gioiosamente nonostante i guai ordinari, compresa l'infezione al dito anulare sotto la fede che non ho mai tolto e che caparbiamente lotto ancora per debellare n. 19 di antibiotici e non canto ancora vittoria, continuo a sperimentare.

Il web aiuta ma non devo nemmeno faticare a cercare schemi loro cercano me io scarico e stampo e provo.

Ho ritrovato il gusto e il mio piacere personale a mostrare nel sito i miei progressi e' presto per un modello ma sto creando un archivio punti che e' come i semini della vita, si accumulano poi un giorno servono che siano buone azioni e denaro.

Finalmente quassù alla mia età dopo decenni di lotte ho trovato un denominatore che mette d'accordo tutte le sfaccettature del mio carattere... umilmente imparo quello che non so e sono in pace con il mondo.




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