La maglia ai ferri 
Le mani in movimento delle sere invernali di mia madre le ricordo bene, quei ferri andavano velocissimi mentre cercava di guadagnare poche lire nel creare piccoli capolavori che andavano ad arricchire la signora che nel paese aveva portato il lavoro in maglia in serie.

Non lo capivo tutto quel lavoro per 300 lire nel fare un pullover ( il costo di un pacchetto di sigarette allora) per far star bene una sola persona che si occupava di portare la lana a casa e poi veniva a riprenderlo.

Qualche anno dopo in una boutique di roma l'ho visto uno di quei modelli a 30 mila lire con scritto fatto a mano in bella vista.

Ho iniziato ad odiarli allora, i ferri per me sapevano di sfruttamento, di approfittarsi delle necessità della gente, anche se realmente mia madre era molto felice di crearli.

Non avevo capito molto della vita nei miei sedici anni fatti di ribellione allo sfruttamento delle persone, non capivo allora come qualche soldo facesse sentire mia madre libera di averli e gestirli.


Il mio odio per i ferri e' rimasto, troppo lenti e troppo angoscianti e per questo con il mio sangue perso in un incidente stradale mi sono comprata la macchina della maglieria.

Il futuro cammina sempre nelle nuove leve che non capiscono il presente ma vedono per loro il futuro.

Ieri ne ho trovato un paio in un cassetto avranno avuto 25 anni mi ero anche dimenticata che esistevano e complice il caldo ho testato quanto mi ricordassi delle poche volte che per far contenta mamma li avevo presi in mano.

Avvio senza tubolare, legaccio, coste grane di riso un 10 centimetri per vedere su 30 maglie se avevo superato il rifiuto, mi ricordavo tutto, la memoria fotografica e' stato sempre il mio punto forte, la cosa peggiore e' stata rendermi conto che passavo il filo fra le dita come mia madre e mi sono intenerita nel ricordo ma non sono andata oltre conosco l'arte e per ora l'ho rimessa nel cassetto, non fa per me e sono tornata sull'uncinetto a finire i centrini che userò come abbellimento della mia tavola nei giorni di festa.

Sono felice ( si fa per dire) che nell'80 il pazzo si schiantò con la sua macchina addosso alla nostra ferma ad uno stop, con i pochi soldi perche' la mia vita non valeva niente visto che ero una casalinga ( la regola non e' mai cambiata anzi e' peggiorata esisti solo se produci), ho incontrato la macchina della maglieria e di quella non mi sono mai pentita.

Ma una cosa di ieri mi ha colpito la mia totale ribellione allo sfruttamento degli altri per pochi soldi ed e' notevolmente peggiorato nel mondo da allora.

Il rispetto per l'altro oggi non esiste più, accentrato sul voglio io tutto e subito, l'altro lo usi se puoi e senza nemmeno tanta educazione e capisco all'improvviso cosa blocca tante cose nella mia vita e averlo scopero mi porta a cercare una soluzione perche' in fondo niente succede per caso e anche i ferri da calza possono essere i complici di un'apertura mentale.

Ho messo la doppia frontura alla passo 3 KR 230 filati grossi senza scheda, non ritrovo il manuale, l'ho scaricato in inglese tanto mi servono le immagini. Conosco oramai benissimo la lavorazione in prima frontura di una macchina che mi hanno regalato quasi per forza perche' per me ricordava i ferri come lavorazione e l'ho rifiutata agli inizi poi me ne sono follemente innamorata e ora voglio conoscere il suo linguaggio tutto perche' per la mia età e' l'ideale, aghi grossi , maglie da chiudere quasi immediate punti che nessuna altra macchina puo' fare, sono i miei ferri del domani.

Ringrazio la vita che non mi fa mai essere sazia di conoscere e sapere. Non dimentico che il virus c'e' che sta uccidendo ancora nel mondo e la mia estate la passo al sicuro conoscendo una macchina chissà che ancora una volta non mi salvi la vita come negli anni bui passati.

vado ho un nuovo mondo di punti da scoprire che condividerò con gioia perche' oramai e' chiaro per me che l'unica cosa che mi interessa veramente e' sfidarmi.



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Paura di iniziare 
Ho sognato di essere uscita senza mascherina, tanta gente mi si avvicinava ed ioimpaurita cercavo di evitarla, ogni gocciolina poteva decretare la fine della cosa più importante che possiedo: la mia vita. Una tremenda angoscia che nella realtà non si verifica, evito i luoghi affollati, porterei la mascherina anche se la eliminassero e sopratutto bado alla mia vita sempre.

Il sogno mi ha fatto alzare con una strana sensazione addosso perche' im realtà io ho paura di tornare a parlare di maglieria nel web, di tornare a fare video, a spiegare come fare, a scrivere e' tutto pronto da tempo, manco io.

La signora gridava a gran voce sul gruppo di Fb che siccome ero un personaggio pubblico gli insulti ci potevano stare e dovevo sopportare, e ho chiuso il gruppo perche' a nessuno e' venuto in mente di dirle " Ma che cavolo dici".

Se dai come vogliono e quando vogliono le risposte e devi essere veloci altrimenti in parecchie stizzite battono i piedi (quando basterebbe leggere nel sito e si trovano tantissime risposte) sei buona e brava, altrimenti prendono la tastiera e lanciano pesanti parole.

Alla gente realmente non importa niente oltre ottenere quello che vogliono e subito e tu dovresti dare come se a te non fosse costato anni di fatica, di lacrime, tanti soldi per acquistare riviste e farti le ossa sul campo.

La prima volta che mi sono arrabbiata ho messo le pubblicità ai video la seconda ho chiuso il gruppo e sono tornata nella mia vita reale chiudendo la porta molto prima che arrivasse il coronavirus.

Sono tornata a studiare davanti ad una macchina, perche' non conta che macchina hai, una vale l'altra, conta quanto sa il macchinista, quanto ha sbagliato e fatto tesoro dei suoi errori, perche' e' da quelli che si cresce in ogni campo e si fa esperienza.

Non pensare alle bocche larghe, che parlano solo per far male ma a tutte quelle persone che hanno trovato sollievo e gioia nel riuscire a creare con le proprie mani, mi ripetevo, ma la ferita sanguinava e nelle orecchie e negli occhi i messaggi da conversazioni private che sui social ti arrivano nella posta. Bisogna stare molto attenti a quello che si scrive nelle chat private che basta fare copia, incolla , invia e lo sa la diretta interessata che accusa il colpo, legge le prime due righe, cancella e si chiede però chi te lo fa fare e cambia atteggiamento.

Poi arriva il giorno che ti dici che sei stanca di chi parla e non fa realmente, chiede ma chiedere e sapere la risposta se non la metti in pratica non serve a molto.

15 abbi non un giorno a parlare di maglieria a rispondere a tutti e guai tardare qualche ora ti avevano tolto il piacere della tua passione, ti avevano trasformata in un essere che a domanda doveva rispondere e le domande erano sempre le stesse e alla fine davvero ti ritiri e fai un passo indietro e fai un riassunto.

Anno 2003 vai nel web con qualche foto di modelli tanto per esistere e riapri con la tua disponibilità un mondo, ero solo io in Italia e poche altre nel mondo a parlare di quante cose si possano fare con una macchina, mentre combatti con il male, i guai economici, figli che diventano adulti, vecchi che richiedono tutto il tuo tempo, marito da proteggere come un fiore raro e non c'e' acqua per innaffiarlo, ma alla gente non importa anche quando sa, tu devi rispondere e non lamentarti, l'ho fatto per un decennio e i frutti per gli altri si sono visti ma tu rimani vuota e allora chiudi tutto e ti dedichi a chi non ti ha mai ferito o tradito la tua macchina e ricominci come se fosse la prima volta e ti piace anche se sei rimasta sola a combattere a portare tutti i pesi e la morte ti porta via un pezzo alla volta che non hai nemmeno tempo di riprenderti, ma non molli quei 200 aghi a volte 400 cantano nelle tue cellule e tirano fuori il meglio di te e ti portano oltre il dolore e la sofferenza e superi i lutti e ti sembra anche troppo bello quello che la vita ti offre.

Poi l'idea di fare, eh già, OR era stanca delle chiacchiere ma non di chi aveva voglia di fare e sperimentare di persona, di far provare agli altri la gioia di dire "questo l'ho fatto io". Sempre vivo il ricordo delle brutte parole, degli insulti, dai pulman che volevano fare per venirmi a picchiare perche' non ubbidivo e salvaguardavo gli ignari che si avvicinavano al mondo delle macchine dagli avvoltoi e per mesi ho trilliccato studiando e creando.

Si la gente fa paura perche' segue chi alza la voce senza pensare tanto per far parte di un'idea che poi sia giusta o sbagliata non ci si sofferma nemmeno a chiederselo, ma siccome non devo niente a nessuno era meglio godere del piacere del mio cervello e delle mie mani che non hanno paura di provare e sbagliare.

Non lo so se sono pronta a tornare a parlare di maglieria ci sto provando ma ancora ho l'angoscia a prendere una video camera in mano a riempire un nuovo sito di nuove esperienze e a scrivere, non sono forse pronta ma intanto mi godo la fatica dei miei studi e prima o poi ci rimetto mano in fondo a me piace partire dal basso scalare la montagna, sedermi qualche attimo a godermi il panorama e poi scalarne un'altra magari più complicata.

Respiro profondo, domani lo scopro se ho intenzione di scalare un'altra montagna, penserò alle persone belle incontrate in questo blog, nel sito e lascerò andare i social dove l'umanità pensa che dietro alle parole non si nascondano pugnali che lasciano ferite profonde e per colpa di pochi ne subiscono le conseguenze in tanti.... credo che sia tempo di fare e non parlare per dare aria ai polmoni...domani lo scopro se trovo la forza o tolgo tutto di OR dal web, come se non fossi mai passata. :)

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Si lotta e si vince 
Non inizio niente se la lotta non e' la mia, se non sono sicura che farò una giusta lotta.

Ieri mentre montavo la passo 3 doppia frontura pensavo che se mi avessero detto che sarei impazzita per una macchina che detestavo non ci avrei creduto.

Schede, disegni automatici, ne ho fatti tanti ho interi cassetti di schede poi quando arriva lei in regalo, Brother kh 230 senza scheda per filati grossi, penso che e' solo una macchina ingombrante e un po' carro armato nel spingere i carrelli.

Per una serie di casualità togliendole la doppia frontura lei mi apre le porte ai punti manuali non potendo fare niente in automatico e mi si apre un mondo nuovo incredibile che mi coinvolge e mi porta con se.

Ho tutto e di più come possibilità di punti automatici, di accessori, macchine diverse ma io mi incanto davanti alla signora tutto d'un pezzo che se trovi la chiave ti affascina.

E' l'unica macchina che credo mi accompagnerà in vecchiaia, perche' gli aghi sono grossi grossi e gli occhi non faticano a vederli bene, e poi mi permette di godermi la mia creatività.

La stanza estiva delle macchine nel semiinterrato e' pronta, manca il lavaggio pavimenti, e la sostituzione delle luci con lampade a led ma una alla volta sta prendendo vita per tornare nel web a mostrare la maglieria quella che piace a me che però puo' essere di aiuto anche a chi vuol cimentarsi con un'arte difficile ma affascinante ed intrigante.

Era il 2018 quando pennelli alla mano ho iniziato il fai da te dal balcone, via i vasi comprati di nuovi, acqua ragia e vernice alla mano mi sono rinnovata il balcone poi sono passata alla casa, poi al semiinterrato, sono quasi alla fine ho buttato tanto del passato, altro messo negli scatoloni i figli decideranno se conservare o buttare. Mi sono affrontata il passato da sola ma con l'incoraggiamento dei figli negli occhi a cui stavo dimostrando di non arrendersi mai.

Soldi pochi, forze poche, ma la voglia di rinnovare e creare il mio mondo c'era e ce l'ho quasi fatta.

Via basta trilliccare si vive finche' si ha aria nei polmoni e come dicono la vecchiaia del fisico non dipende da me, non posso controllarla ma quella della mente si, quindi siccome mentalmente ho solo 30 anni vado finisco ed inizio una nuova avventura. :)

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Basta trilliccare 
Nel mio dialetto trilliccare vuol dire passare il tempo aspettando che una situazione si chiarisca per passare poi ad un obbiettivo da realizzare.

Basta davvero sono mesi che trillicco, covid compreso, e' tempo di risveglio o la paura che ci viene instillata attimo dopo attimo mi ucciderà lo spirito ed e' molto peggio di qualsiasi difficoltà.

Ho fermato la mia passione nel mostrare la maglieria perche' il viaggio nel social e' stato duro, difficile e ho ricevuto un sacco di legnate e qualche sputo sparso a pioggia sulla mia passione e ho permesso che 4 odiatori distruggessero il lavoro di 15 anni nel web...li ringrazio sentitamente ora mi permettono di costruire qualcosa che nessuno ha mai fatto.

Scelgo io le persone a cui donare il mio sapere, e che abbiano la mia passione, di pubblico c'e' quanto nemmeno si poteva sognare 30 anni fa quando le artigianali hanno preso possesso delle case degli italiani, ora e' tempo di dedicarmi ha chi ha veramente voglia di fare e fame di sapere, lavorando non guardando che avere una macchina o più macchine non vuol dire conoscerle.

Via e' tempo di risveglio si inizia non domani ma da oggi e basta invidie e piagnistei, il mondo va in rovina ma non e' detto che io mi limiti ad assistere.

Fede speranza e carità e sopratutto scambio o baratto ed inizio!:)



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E via su 
E via su, come a dirmi non stare ferma che il tempo va via veloce.

Che voglio fare, dove voglio andare, perche'? Ma via su iniziamo, poi cambiamo rotta strada facendo.

Tutto pronto pc di quarta mano con un paio di guide iniziate...scriviamo poi si vedrà strada facendo.

Pc quasi vuoto con mille ringraziamenti al figlio che ha assemblato uno strano pc che mi ha fatto risparmiare soldi che non avevo, con un sito tutto nuovo. Via su metti in pratica l'idea poi cambiamo strada facendo.

Via su, che la vita ti ha tolto tanto ma ti ha donato tanto, se ti fermi a pesare e a misurare ogni tempo vissuto e ti angosci per quelli che verranno sprechi solo tempo.

Via su metti via l'uncinetto, non perdere altro tempo e' ora di fare con chi ha voglia di fare e non solo guardare.

Via su iniziamo.... la mia scoperta finale della maglieria da vecchia che se l'avessi conosciuta da giovane principiante avrei guadagnato anni di apprendistato e molte creazioni molto più ricche. Conoscere come pensa e ragiona una macchina senza schede ti apre la mente ed io voglio donarlo come primo corso.

Via su lascia stare i se e i ma, fai quello che ti senti di fare ma per la miseria INIZIAMO :)

Richiamo a me stessa che misura ancora le offese ricevute, e non e' in grado di apprezzare invece quante persone ha reso felici. Un cordiale ringraziamento a chi si e' fatto in 4 per farmi desistere di proseguire, ma volevo avvertire che non ci e' riuscito, torno a fare nel web ora sono pronta.




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