cuoco a domicilio 
Di solito a pranzo siamo io e la figlia piccola o solo io e OR quindi dal panino veloce ad un secondo e contorno ma da qualche giorno il figlio cuoco e' senza lavoro ( i cinesi hanno rilevato la gestione del ristorante in cui lavorava da chef) e quindi si sa che i figli cuochi adorano la cucina della madre ed io che non ce l'ho a pranzo nemmeno a Natale cucino volentieri ma oggi mi e' presa strana ero in ritardo e l'ho guardato dicendo cucinami qualcosa di buono, non c'era molta scelta in frigo ho messo insieme una bella zucchina 2 fette di prosciutto tagliate un po' alte con la mia affettarice un barattolo di pomodorini e un pacco di gnocchi rigorosamente di supermercato
e conoscendo la sua inventiva e dote culinaria ho aspettato fiduciosa

Mio Dio, grazie pe ril dono che hai dato alle mani di mio figlio un piatto di gnocchi degno di un pranzo di nozze, il prosciutto tagliato tutto uguale un cm per 3 mm di larghezza , le zucchine a dadini si sposavano i sapori senza sovrapporsi, per me che non mangio primi e' stato paradisiaco unico difetto ....erano pochi....magari a poterselo permetter eun cuoco a domicilio che ogni tanto viene e ti fa sentire una regina ...............forse ha ragione mio marito quando vuol costringerlo quasi a farlo di mestiere!!!!

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La mia curiosita' 
e' insaziabile sempre, sono nata cosi' con la voglia di sapere, ma assistere alla nascita di una casa lo trovo il massimo, io che mi aspettavo di vedere la vecchia casetta venir su a pannelli precostituiti di cemento armato mi sono sbagliata sto assistendo a un piccolo miracolo di carpenteria centinaia di assi sapientemente inchiodate ora dopo ora a formare lo scheletro per la colata di cemento armato 4 uomini a capo chino che martellano senza sososta tagliano e inchiodano e tu sei fiera di appartenere a coloro che sanno usare le mani e' l'orgoglio di essere li ad assistere al piccolo miracolo giorno dopo giorno e la sera quando i carpentieri se ne vanno vai sul balcone e ammiri l'operato non un asse fuori posto tutto ordine perfetto, ieri ho visto nascere la scala del secondo piano e sono proprio ma propio curiosa , e non mi si venga a dire che mettere un chiodo non e' un arte il martello dal manico lungo tre colpi il dolce per fare l'invito d'entrata al chiodo il secondo per fare l'inclinazione e il colpo secco per farlo entrare ma se tutto questo viene fatto in velocita' e precisione resti a bocca aperta ogni tanto ci dovremmo fermare e guardare cio' che le mani dell'uomo creano con sapiente precisione e fatica e forse saremmo un minimo meno depressi perche' ognuno di noi ha i suoi doni e contribuisce al miglioramento della nostra vita comune certo c'e' anche chi si alza per distruggerla ma quella e' un'altra storia ;)

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Primo novembre 
un giorno come un'altro, mica tanto a parte i Santi e noi festeggiamo i morti (incongruenze italiane) a casa mia quando ero ragazza era un giorno che si aspettava con ansia, tutto iniziava tre giorni prima quando mamma ci metteva a rompere noci e nocciole e con il passaverdure a tritare il pane secco tagliato a pezzi due volte prima con il passino grande poi con quello fino mi sembra ancora di sentire il pomello della manovella del passaverdura che lasciava i segni nel palmo della mano
Quando si aveva un bel piattone di pane grattuggiato le noci e le nocciole iniziava la speranza nel senso di poter convincere mamma ad ad avere un assaggio
il pane veniva mescolato con il cacao dolce lo zucchero noci e nocciole tritato il tutto veniva girato con cura mentre l'alchermes rosso cadeva dalla bottiglia come se fosse acqua poi tutto pigiato e coperto con un canavaccio veniva messo ad insaporirsi
alla vigilia di Ognisanti la mamma cuoceva la pasta di solito rigatoni ma ognuno dei vicini aveva la sua pasta e poi veniva rotta la "mollicata" in un grande piatto si condiva la pasta molto al dente aggiungendo qualche mestolo di acqua calda della pasta per bagnare un po' il composto, poi si pressava molto bene si ricopriva con un alto strato del pangrattato e per finire altro cacao dolce e si metteva a riposare e la mattina del primo novembre si partiva con le forchette e il piatto e alle 8 eri li' che mangiavi un piatto antico senza mezze misure o ti piaceva o non ti piaceva, e a me piaceva... piaceva tanto la mollicata che ero diventata un esperta del furto sotto la crosta di cacao riuscivo a fare il buco prelevarne un po' durante i giorni di attesa a ricoprire e a farla franca.... ma oggi so che mamma lo sapeva ..era ormai un gioco tra noi, dopo la sua morte non sono piu' riuscita a farlo!

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giorni si e giorni no 
Mica lo sai quando ti alzi se e' un giorno si o un giorno no, poi pero' appena ti viene quel leggero fastidio sotto pelle quasi non capisci il perche' e tutto comincia a girare male, fai le faccende domestiche con la voglia di prendere la scopa e farla in due, lo straccio o mocho a seconda delle necessita' diventa il tuo nemico ma ce la fai e finisci con un bel ma chi se ne... se tutto non e' a punto giusto hai sudato piu' del dovuto ti giustifichi e passi a fare quello che ti piace per un paio d'ore giusto in tempo per sfamare la tribu', apri la porta ti siedi davanti alla tua macchina sai che devi fare un davanti hai deciso di spiegarlo passo passo quindi non si taglia si torna indietro di 20 anni e si cala anche il collo ( benedetti i soldi della tagliacuci ora so perche' l'ho comprata) ma la macchina lo sente il tuo nervoso la tua deconcentrazione 3 ore per fare un davanti lo rinizi minimo 4 volte lo finisci per disperazione, il panna non mi piace e un po' e' colpevole pure il colore ... il telefono squilla 10 volte sai chi e' non tocca te rispondere ma chi beatamente dorme e tu hai tanta voglia di sbatterlo al muro ma ti controlli ti siedi accendi una sigaretta guardi i pezzi iniziati e sbagliati il nervoso ormai fa parte di te e ti chiedi come diavolo ci sei arrivata a tanto... e capisci e lasciamo stare le preoccupazioni serie ma l'impotenza di non poter far niente quella si che ti esaspera, appartengo alla categoria del cavaliere ( vuoi essere il cavaliere che parte per le crociate o la donzella al castello che ricama? ), la mancanza di attivita' e la dipendenza dagli orari e dalle necessita' degli altri membri di famiglia mi uccidono devo ritrovare un mio spazio personale o non esco viva .... ;)

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come e' possibile? 
Avete presente che stanno ricostruendo la vecchia casetta a pochi metri dal mio balcone, il cantiere e' sotto i miei occhi, li trovo gia' al lavoro alle prime luci dell'alba, i 4 carpentieri, cinta di cuoio al fianco martello pinze etc i ferri del mestiere oggi piove la temperatura e' scesa di 5/6 gradi tira vento e loro a capo chino come se la pioggia non ci fosse continuano ad inchiodare e tagliare assi che servono per la colata delle colonnne di cemento armato, fischiettano ogni tanto si scambiano in formazioni e continuano a lavorare e a fischiettare MA COME E' POSSIBILE il mio di marito parte la mattina come per andare in guerra torna come se avesse fatto le crociate (3 ore di raccordo anulare , 100 km al giorno e 8 ore di ufficio, con uno stato di salute precario lo capisco intendiamoci ha tutta la mia comprensione), ma molti altri che conoscono fanno cosi' e loro invece che lavorano 8/10 ore senza sosta fischiettano poi capisci te lo spiega il capomastro italiano quando ti dice ....e signora mia so felici si prendono una buona paga hanno trovato il lavoro a vita so' in regola e so extracomunitari che hanno trovato l'America del resto signora mia mica li troviamo piu' ragazzi italiani perche' si vergognano di dire che fanno i muratori e i carpentieri e' fatica e poi ce vo' voglia de lavora' e i nostri nun ce l'hanno piu' vogliono fa i signorini se c'avremo le case e' grazie a loro al sudore de sta gente.....
Che dire mi fido del capo mastro del resto dice che non si trova in Italia (notizia l'Ansa ) chi vuol fare il panettiere troppa fatica..forse ha ragione ma che gioia sentir fischiettare chi lavora.. :)

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