Il Venerdi Santo 
Quando poco piu' che bambina non era solo il giorno in cui la chiesa ricorda la morte di Gesu' era anche partecipare in prima persona al rito della processione del Cristo morto.
La nostra processione era semplice ma molto molto sentita, le ragazze piu' giovani scioglievano i lunghi capelli (credetemi era una corsa sfrenata a chi li aveva piu' lunghi), indossavano il grembiule nero di scuola indossavano le particolari scarpine alla schiava, le preparava buona parte mia madre (mi stupisco sempre come i ricordi escano all'improvviso fino a 3 secondi fa non lo ricordavo) la suola fatta di cartone duro su cui incideva i tagli per far passare "la zana" o meglio fettuccia nera che con arte sapeva intrecciare fino ad avere il classico sandalo alla schiava, ci veniva dato un bel fazzolettino di batista immacolato bianco e venivamo trasformate nel gruppo delle donne piangenti, le mamme ci pettinavano i capelli coprendoci meta' del volto ed eravamo pronte per la processione, pioveva sempre il venerdi santo non ne ricordo uno senza pioggia eppure alle 8,30 quando usciva la grande croce il parroco e poi il grande baldacchino con la statua del Cristo morto adagiato sopra smetteva, un rituale in cui le figure del paese si trasformavano, mio zio da incallito "mangia preti" immancabilmente si tramutava nel cireneo e con ossequio estremo prendeva parte alla processione, la ragazza del paese con i capelli piu' chiari impersonava la Madonna piangente, la Maddalena sfilava nel suo vestito oro e verde con in mano il fazzoletto con il volto di Cristo e di solito toccava alla figlia del medico condotto il ruolo ma un'anno si ammalo' e io ne presi il posto e il bello fu che io mi ero scottata una mano molto gravemente con l'acqua bollente e non mi fu difficile fare il viso addolorato, per anni sono tornata al mio paese il venerdi santo, dove in quella sera si mischiavano fede e ruoli sociali e tutto sembrava unirci nel rivivere la passione di Gesu'

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Sul sentiero di guerra 
Ci sono giorni che ti stanchi pure di pensare di star male e fai pensieri contorti bui, il mondo intorno non ti aiuta certo a vedere piu' rosa e poi vai a dormire e ti giuri che come ti alzerai ti alzerai vuoi un giorno da vivere da leone, che sia tutto tuo secondo te e la prima cosa l'ho mantenuta mi sono alzata presto ho aperto le finestre al sole, e ora chi se ne frega dei virus influenzali degli acciacchi di stagione vado a mettere il lievito madre che da oggi si iniziano le pizze al formaggio pasquali, ma sopratutto ho una gran voglia di rinascere dai miei pensieri un po' lugubri degli ultimi tempi, e' stupefacente come pensieri tristi rendano triste anche le giornate con il sole e quindi iniziamo con pensieri positivi la giornata :)

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E mi sembrava strano... 
ogni volta che costringo il mio corpo a grandi e per lunghi periodi stress fisici, dopo un po' lui mi ricorda chi comanda con periodi piu' o meno lunghi di febbre, insomma si prende un periodo di riposo, sono stata attenta durante la tinteggiatura di casa anche a riposrmi a prendermela con piu' calma pensavo di essermela cavata ed invece ieri all'improvviso e' arrivata la febbre uno di quei virus primaverili che prendono lo stomaco e ti stendono come un lenzuolo vecchio sul filo dei panni e zacchete ci sono ricascata anche se questa mattina va leggermente meglio, il mio corpo mi ha ricordato che e' meglio lasciar perdere i grandi sforzi, va bene lo assecondo mi prendo 2 giorni di normale vita domestica senza strafare, ma qualcuno ricordi al mio corpo che io non posso telefonare a nessuno per dire che sto male e prendermi 2 giorni di riposo e che se di mestiere fai la casalinga i tuoi doveri domestici e familiari non puoi fermarli, ma l'avra' capito in questi anni che mestieraccio faccio?

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Un normale pomeriggio 
di sabato senza troppi impegni era da tanto che non capitava , ne sono quasi spaventata sto passando in rassegna per lo meno 50 idee diverse, mattinata a comprare qualche pensierino pasquale, e ora dopo lo stendere dei panni si accavallano pensieri su pensieri avere 3 o 4 ore libere e avere la confusione di chi vuol farne tante vedo e prevedo che non combinero' niente tranne la voglia di provare a fare un primo taglio nella stoffa di una mantella niente male che potrei fare anche in traforato leggera per l'estate poi a macchina odio quando trovo le taglie 42 ...........un disastro se non riprendo il via creativo vado in stallo MA non e' il caso di sprecare tempo per ora vado a caricare un video :)

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Assurdo 
quanto ci mette il mio fisico a dabituarsi ai cambi climatici, avevo finalmente superato l'accettazione delle giornate calde fuori stagione mentre salivo e scendevo dalla scala nei tinteggiamenti di casa finalmente mi sentivo bene una leonessa e zacchete arrivano i 10 gradi in meno in una notte, si gonfia l'occhio destro che per farmi capire che qualcosa non va piange da solo tutto il giorno, e si ricomincia tutto da capo ora ci si deve riabituare alle temperature basse e va bene si sopravvivera', ma era molto piu' confortante per il corpo e lo spirito alzarsi con il sole che innondava casa aprendo le finestre sentivi proprio l'energia scorrerti dentro ma questa mattina, occhio gonfio, ossa e muscoli di nuovo sul piede di guerra non mi fermeranno e vediamo di rimpostrare le Creazioni OR, ho bisogno di tornare a ritagliarmi le mie due ore giornaliere o e' un disastro per il mio spirito, io sono bravissima per il dovere ma per il mio piacere sembra che scattino sensi di colpa, vedendo e leggendo di come vanno le cose nel nostro paese devo essere l'unica che se si ritaglia uno spazio per fare pe run paio d'ore quello che ama si fa venire i sensi di colpa!

Il senso del dovere credo che venga inculcato da piccoli e alimentato nel tempo, e devo spiegarlo con calma e per ore anche a chi mi e' accanto che la vita di una casalinga con famiglia a carico e' fatta di infiniti doveri che a volte ti mangiano pensieri e desideri e sogni, eppure chi sta a casa sembra che invece venga considerato come un essere vivente in una bolla di di vetro senza obblighi e doveri solo perche' non firma il cartellino d'entrata al lavoro.........credo che ci siano dei miti da sfatare e questa e' una credenza popolare che va sfatata "chi sta a casa non lavora" :( :(

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