Avro avuto 5 o 6 anni quindi parliamo del 1962 e il mio piu' grande desiderio era un tavolinetto piccolo per poterci scrivere, e mentre passavo da una nonna all'altra per il fieno per l'asinello di Gesu' e il latte fresco appena munto per Gesu'stesso, pensavo solo al tavolinetto che volevo ma di tutto questo ricordo solo la gioia del riceverlo, come ero felice, allora si riceveva soltanto dolci, qualche mandarino, un piccolo capo di vestiario e le nonne un lenzuolo per il corredo e invece e' arrivato, gambe bianche e sopra verde acqua e' stato il mio compagno di tutta la mia vita da bambina, poi si e' trasformato in gioco della dama quando mi sono fidanzata, una trasformazione piacevole, poi e' stato messo in un angolo un po' dimenticato e poi messo proprio via in cantina, non ce l'ho fatta a vederlo malconcio la carta della dama strappata e me lo sono portato via da casa dei genitori ora vive nel mio piccolo laboratorio, il cassetto contiene aghi punzoni e trafitti e lui e' stato adibito a porta televisore per le riprese con la video camera,e le stesse mani che l'avevano trasformato nel gioco della dama hanno messo le rotelle pe rspostarlo con piu' facilita' e sono grata a Gesu' anche di questo, e' tornato con me il piccolo dono tanto desiderato di un Natale di tanti anni fa, sara' sciocco ma se bruciasse casa l'unico oggetto che salverei prima della macchina e' lui il compagno silenzioso della mia vita e il legno nemmeno un cedimento e' molto piu' ben messo di me!
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ad usare la razionalita' nella speranza di non farmi mangiare giorni dalle presunte feste che perme diventano triplo lavoro, ma credo un po' per tutte le madri di fa miglia, ieri ho consegnato il secondo regalino il terzo e' pronto, il quarto e' da stirare il quinto da finire, mi sento tanto Babbo Natale, non amo regalare le mie cose, di solito chi le riceve apprezza poco, tutto cio' che si fa con le nostre mani e non ho capito perche' sembra che abbia poco valore come se non fosse costato ore della nostra vita oltre al costo della materia prima, certo siamo strani, l'inutile statuetta della bancarella natalizia attira piu' di un piccolo dono fatto a mano, ma quest'anno andavo sul sicuro sapevo che le persone a chi lo dono avrebbero capito almeno spero, il cappello bianco ha fatto felice un amica, la sciarpa blu ha commosso la mia postina, il cappello rosso sorprendera' la mia futura nuora giovane insieme ad un altro piu' sobrio e alla sciarpa abbinata, poi la sciarpa quasi gemella di mia figlia andra' alla sua migliore amica ed infine il capo piu' laborioso al mio medico di famiglia (donna) tanto lavoro che ti chiedi veramente se non era piu' semplice regalare un libro, ma quando vedi lo stupore negli occhi allora pensi che valeva la pena lavorarci sopra.... iniziamo le danze delle festivita' e' inutile sperare in un influenza quella mi arrivera' a fine feste per la stanchezza ma ho deciso che il 2012 sara' l'anno della mia vita e quindi bando alle malinconie si inizia il carosello!!!!
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cambiano la giornata, me ne sono accorta nel tempo, quando si dice mi sono alzata con il piede sbagliato e va tutto storto, non e' altro che lo stato d'animo che crea probabilmente energie, non avete di idea dello sforzo mentale che sto facendo per non farmi prendere dall'ansia doveri Natalizi, a me il Natale piace mi prendono in giro quando dico che io a Babbo Natale ci credo, credo nella magia della bonta' d'animo che rende possibili le cose, alle volte si raccoglie davvero quello che seminiamo anzi senza delle volte, quindi pensieri positivi oltre la spesa i regali etc etc c'e' anche quel dolce momento che fa la differenza della giornata alzarsi e pensare dopo domani e' la vigilia mi fa strano perche' per tutto il mese di cembre ho ingannato la mente ripetendo che non era vero eppure il Natale mi procura gioia ma anche tante problematiche di organizzazione di stravolgimento di vita, gia' i cambiamenti mi sembro il cane di casa che ormai ha la sua eta' e ogni cambiamento improvviso lo mette di malumore e diventa nervoso, credo che passando gli anni almeno io si diventi piuttosto abitudinari, si dosano le energie nella giornata standard e tutto va bene poi quando ci sono i giorni piu' movimentati e di energie devi tirarne fuori molte di piu' quello che angoscia e' recuperarle per due o tre giorni di grandi fatiche ce ne vogliono altrettanti di recupero mannaggia dove e' rimasta l'energia della gioventu' e sopratutto come farlo capire a chi e' piu' giovane?
Ma niente pensieri ansiosi o tutto si muovera' per creare altra ansia, alla cucina ci pensiamo sabato, per ora e' solo giovedi'
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detto alla romana quando riesci a fare subito quello che agli uomini non riesce.............si e' rotta la linguetta della cartuccia dell'inchiostro della stampante, quella che fa tutto meno il caffe' la figlia deve stampare un centinaio di pagine dal cd per il corso all'universita' attimo di tensione, la cassetta ovvio non esce arriva l'uomo di casa con i ferri del mestiere pinza cacciavite lungo coltello uhmmmmmmmmmmmmm la mia preoccupazione e' forte e armeggia tracc trocc arcitraccccccccccc i capelli mi si rizzano in testa mi trovo in piedi e senza ferire l'orgoglio maschile sono piena di energia pronta a combattere per la mia stampante con un "scusa amore se la mettiamo verticale forse vediamo meglio" lo sguardo e' quello della sufficienza maschile che piu' o meno vuol dire da millenni ... che vuoi capirne tu donna cose da uomini... io non sapro' mai fino a che punto le energie positive incidano ma a mani nude e con un solo click tiro fuori la cassetta dell'inchiostro, lo scatto dalla sedia dell'uomo ferito nel suo orgoglio e' repentino come a dire ...e che cavolo non e' possibile... MA non e' finita ora non rientra la cassetta nuova, sono tornata sulla poltrona a finire la sciarpa nuovi armeggiamenti boom ariboom mi rialzo risposto l'uomo di casa dalla mia stampante prendo la lampada e controllo perche' non entra c'e' una piccola molla sul fondo uncinetto alla mano ( e si a casa mia faccio molte cose con l'uncinetto non solo pizzi come il coltellino di Mac Gyver ..la serie di telefim anni 80/90) tolgo la molla infilo la cassetta dell' inchiostro prendo una pagina clicco sul Print e la mia bella pagina e' tra le mie mani mentre l'uomo in piedi quasi furioso contina a ripetere che non e' possibile...siiiiiiiiiiiiiii so' soddisfazioni o fortuna non fa niente ci sono riuscita!
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Avvento significa attesa, insegnavo a catechismo, attesa nel ricordare e rivivere la venuta di Gesu', attesa oggi di cosa?
Non c'e' la solita ansia, quasi pronti i regalini manca un po' di spesa prettamente natalizia e inizia l'ultima settimana tra 8 giorni staro' correndo come una trottola.... forse ... nella mia testa c'e' questo bisogno forte di ridimensionare la festa, di ridare un senso religioso a quello che negli anni e' diventato un corri al massacro per i regali, belli sono quelli che fai perche' ti va di farli con gioia e semplicita' quelli di Natale sembrano un dovere, un'imposizione quasi una tassa anche loro, ma dico io in fondo il regalo si fa per ricordare il dono che Dio ha fatto all'umanita' e allora noi umani non possiamo farlo con lo stessa tenerezza e semplicita' che Dio ha usato all'inizio?
Stare insieme con i propri affetti, piccoli doni scelti con amore per dire anch'io verso di voi provo amore come Dio per l'umanita', e invece l'abbiamo trasformato in una corsa al massacro semplicemente perche' e' piu' facile comprare un oggetto che donare gesti d'amore, sto per farne uno di gesto d'amore che se servira' mi condannera' a qualcosa che non vorrei, ma so che potrebbe cambiare in meglio la vita di una persona probabilmente non verra' accettato ma nel proporlo chi lo ricevera' sapra' sia quanto mi costa ma fara' sentire quanto l'amo sarebbe piu' facile mettere mano al portafoglio , ma quelli sono regali non doni, il dono e' rinunciare a qualcosa di te per far felice un'altra persona, come Dio ci ha donato figlio per amor nostro .... questo e' il senso del Natale il resto e' consumismo!
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