Una donna 
pensi guardando tua figlia in visita, e' diventata una donna, non riesci piu' a vederla come una bimba felice, una ragazzina piena di vita o una giovane ragazza in crescita, mentre spossata dalla lotta con la vita di ogni giorno, lavoro, figlia, casa, marito, siede davanti a te con la piccola in braccio e il portatile pronto perche' dovra' finire a breve un lavoro da casa per l'uffico, gia' e' diventata una donna in gamba con le sue fragilita' ma con estrema chiarezza di quello che va fatto, si dibatte fra il lavoro, la cassa integrazione, l'inserimento della piccola all'asilo, e tutto il resto, mentre riprende respiro seduta sul divano tu la vedi nella sua completezza di persona, e' stanca , tu sai che e' venutaa prendere una boccata di ossigeno come lo chiamo io, la conosco bene quella sensazione, quando io ero una giovane donna scappare a 120 km ogni 15 o 20 giorni a casa dei miei genitori era come prendere una boccata di ossigeno, non faceva niente mia madre per rendermi la vita piu' facile, semplicemente esisteva e nel quotidiano della mia casa d'infanzia ritrovavo le forze per andare avanti respiravo a pieni polmoni, allentavo le tensioni, ricaricavo cuore e mente e poi di nuovo nella lotta per la vita, ha ragione mio padre la vita e' una ruota tutto passa e si ripete, ora tocca a me essere l'ossigeno dei miei figli, e mentre guardo la giovane donna mi rivedo giovane in un tempo diverso ma con le stesse identiche fragilita' e allora mi dimentico la stanchezza, metto su una cena che so che le piace una crostata al volo e mentre mangia di gusto ancora una volta mi rivedo, seduta al tavolo di mia madre che per me faceva le stesse cose e pensi che di tua madre fra le mille cose che ti ha lasciato c'e' la capacita' di ripetere gesti d'amore antichi, perche' anche nell'amore, la vita e' una ruota che gira, peccato solo che nelle mie fragilita' di donna adulta non abbia piu' dove prendere ossigeno oggi che forse sono mille volte piu' fragile di allora!


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Imparare .... 
che non siamo fondamentali ma solo percorriamo la strada insieme a tante altre persone e che il vivere con sensibilita' anche la vita degli altri, vedere e capire anche quello che loro non sentono non ti facilita la vita anzi, te la complica notevolmente, qui non e' il caso di farsi dire brava o non capisci niente, qui e' il caso di gestire con animo sereno la propria strada, la vita di ognuno di noi e' semplice diventa maledettamente complicata quando alla tua strada vengono ad inserirsi viottoli vari pieni di ogni cosa, qualcuno e' bello fiorito e alberato, un piacere quando lo incontri altri sono brutti desolati pieni di rovi secchi e pungenti, ma li vedi bene e li eviti, e poi ci sono i viottoli fioriti che all'improvviso diventano brulli e desolati qualche cm di terra mantiene ancora fiori e alberi ma il resto ti stringe il cuore ma non hai il coraggio di evitarli i sentieri cosi' perche' nella tua testa vedi ancora solo fiori e alberi, uccelli e farfalle di contorno, gia' il problema e' tutto qua la tua strada con chi va ad intersicarsi , mille viottoli nel corso di un esistenza, qualche volta ti fermi qualche volta scappi e spesso purtroppo in questi incontri perdi di vista la tua strada facile e lineare, larga accogliente, e lasci tutto e ti butti anima e corpo a cercare di allietare i viottoli vicini, dimenticandoti della tua strada, ripulisci erbacce pianti fiori, appendi sole e stelle a far da contorno alla bellezza, giri un attimo l'occhio pensando che e' tutto a posto e vorresti tornare sulla tua strada ma il viottolo si e' dato una bella scrollata ed e' tornato peggio di prima ai tuoi occhi, solo che tu per il riordino hai esaurito le energie e crolli sfinita lungo il viottolo di nuovo brullo e con fatica ritorni sulla tua strada larga e sopratutto la TUA... morale della favola dei viottoli, bada alla tua strada che i viottoli non ti appartengono, loro vivono di vita loro e a modo loro che non e' il tuo, riprenditi la tua strada ascolta il tuo cuore e vai....non dico a cuor leggero ma saggiamente certa che ognuno ha la sua strada!


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Un po' di riposo 
a protezione e gia' vedi la vita in un altro modo perche' non e' la stanchezza fisica che ti mette in ginocchio ma le pressioni che si fanno o che tu ti porti appresso, basta poco quando vado in protezione di me stessa a star meglio, evitare le solite discussioni inutili, riaprire dei progetti anche sbagliare il davanti di un cardigan come una principiante e non una volta ma bensi' due eppure non solo non ti arrabbi ma sei profondamente serena perche' tutto sommato impedisci agli altri di farti male e piangerti addosso, il tuo caos interno lo gestisci quello che gli altri ti gettano addosso no, e da ieri riaperto un progetto ti e' tornato il buon umore, stanchezza fisica si supera quella mentale e' piu' difficile e io conosco solo un'arma per farlo creare sfinita ma di buon umore inizio la giornata anche oggi l'ordine del giorno e'.... protezione per me stessa!



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Passata 
in modalita' .... protezione se stessa.... guardavo una foto di un'amica non piu' giovane d'eta' ma giovane di mente e di cuore e la foto mentre giocava con i cigni mi hanno fermato i pensieri ho visto l'immagine e ho avuto la sensazione che la mia amica avesse capito tutto della vita, serenamente dedita al suo cammino di vita, il suo viso esprime cosa c'e' nel suo animo ... serenita'.... mille consigli sono venuti dalla sua esperienza non so se ha mai dei dubbi sulla sua vita, ma la vedo andare incontro al suo cammino con serenita' e fiducia nonostante che si batta per quello in cui crede vorrei avere la sua serenita' sul viso ed invece nella mia vita c'e' solo confusione e mi ci vuole sempre il dolore fisico per farmi pensare alle ricchezze che possiedo che ovvio non sono quelle materiali, e cosi' dopo una giornata infernale in cui il mio corpo come al solito si ribella a come lo fai vivere ti alzi e pensi che l'errore di fondo e' quello di proteggerti per breve tempo e poi passare al servizio degli altri dimenticandoti di te, dura sempre di meno la fase servizio, poi crollo e forse questo vuol dire proteggersi di piu', ascoltarsi di piu', amarsi di piu', tanto per il 99 per cento delle cose puoi servire ma non conti niente mentre per il 100 per 100 delle cose che fai per te tutto ha un valore enorme, come stai mi chiedono appena sveglia non bene ma sopratutto arrabbiata con me stessa perche' lo sapevo di essere arrivata con la stanchezza mentale e fisica ma non mi sono fermata in tempo e il mio fisico mi inginocchia ci vorranno qualche giorno prima di tornare a star bene ne approfittero' per star bene con me mi servono alcuni giorni di recupero forze e poi devo cambiare di nuovo strategia di vita o non andro' lontano!


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Se molli 
e' finita, ti accorgi di quanto fai per la vita degli altri, il giorno che non riesci a dare niente a nessuno, eh gia' nei giorni normali da trottola, giri giri cerchi di essere presente nelle varie situazioni su richiesta e spesso solo per senso di dovere, poi c'e' sempre il momento in cui la trottola rallenta fino a fermarsi perche' il giro l'ha stancata e quel punto viene guardata cone un alieno, ti sei fermata vorremmo capire il perche' e non solo ti lamenti pure che sei stanca, ma che ti passa per la testa ?

gia' se la trottola molla non viene mica accarezzata con gratitudine perche' con il suo movimento ha rallegrato lo spirito, sollevato da tante piccole incombenze, no ci si lamenta solo che non gira piu' e si va a giocare con altri giochi, la trottola dal canto suo ormai lo sa bene ma ci soffre ugualmente, la trottola piegata di lato con la punta un po' tanto stanca si chiede dove prendere le forze per tornare a girare, perche' lei sa che nel movimento dell'energia quando gira veloce e i mille colori del suo carattere si mischiano e diventano energia tutto va bene, i fiori sbocciano, i gatti fanno le fusa il cane saltella beato, gli umani dolcemente e mollemente sdraiati sui divani la guardano vorticosamente girare e restano abbagliati.... poi il crac la spinta finisce , la corsa diventa piu' lenta , la trottola spera che qualcuno le dia nuova spinta ma non succede rallenta rallenta fino a fermarsi, dice che non e' piu' quella di una volta che e' diventata piu' lenta, quasi spera di essere sostituita ma piegata di lato capisce che puo' scegliere di rimanere li a impolverarsi o da sola darsi la spinta per girare, magari meno velocemente ma ha bisogno dell'energia vorticosa del movimento e con dolcezza pensa che non puo' mollare nemmeno in questo ma deve ascoltarsi e darsi la spinta da sola almeno fino al prossimo rallentamento!


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