di ruoli, e' continuo girare e rigirare nei ruoli, ieri in banca nel posto dove mio marito ha passato tanti anni della sua vita pensavo davvero che sarei soffocata e invece con sicurezza ho tenuto la situazione in mano, non ho provato e sentito niente non ho incontrato nessun ex collega di mio marito, c'erano impiegati venuti da nord che hanno dovuto lasciare le famiglie uomini e donne che grazie alla mobilitazione o ti sposti o non mangi, e sono stata grata al cielo mentre salivo in macchina dove il paziente figlio da mesi ormai mi fa da autista supporter dei miei guai, ho cercato di salvare il parente figliandrocchio come l'ha chiamato il direttore che si strappava i capelli perche' di anomalie ce ne sono state tante nella mia vita in questi mesi, ma non era quello l'importante, la cosa essenziale e' che non ho sentito dolore, ne il mio cuore si e' di nuovo stretto nella morsa, oggi secondo giorno di battaglia e di file dimentico spesso che sono le mie prove anche se sto mettendo a posto il passato ma Dio mio quanto sono dure eppure ogni giorno c'e' il mio cambiamento continuo anche se non sembra, divento padrona della mia vita nelle battaglie che supero da sola, la mia anima latente per decenni nelle lotte rompe il guscio esce fuori acquista sicurezza anche se ha tanta paura ma non dubita piu' di non farcela, via un altro giorno di lotta che mi lascera' spossata ma diversa, chissa' combattendo libererò dal profondo un'altra parte di me che ho tenuto a bada a cui ho impedito di volare per anni facendole credere che esistevo per gratificare gli altri come mi avevano insegnato, nelle lotte scopro di esistere e credo che lascero' libera di volare la parte che non conosco ma ancora non posso spiegare le ali il combattimento prosegue!
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oggi prova difficile da affrontare molto difficile rientriamo nel vecchio posto di lavoro di mio marito non ci dormo da qualche giorno sembrerà strano ma e' più difficile da affrontare che rientrare nel padiglione dell'ospedale dove e' morto, carichiamo l'energia che non sarà semplice non dire quello che ho sullo stomaco!
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d'Achille centrato mentre parlo al telefono con un'amica, il mio punto debole, dipendere in futuro dagli altri, che siano figli, parenti o figure simili, mentre si raccontava la nostra vita con l'amica al telefono in me serpeggiava la paura e la vedevo materializzarsi un po' alla volta, la paura del futuro non come vita da vivere sola ma l'inverso la paura che per colpa della mia fragilita' e mancanza di "contorno" umano io finisca per perdere la mia indipendenza, dover accettare o fare cose che non voglio, e' stata una lunga notte sofferta mi sono alzata di nuovo stanca, la paura non della solitudine in una casa, ma la paura di dover accettare regole imposte perche' magari mi mancheranno i mezzi per sopravvivere ho sognato che cercavo 150 euro con cui dovevo pagare una festa di compleanno ma che non trovavo benche' sapevo di averli, e mentre cercavo, la festa l'hanno fatta senza di me, la torta che avevo preparata era andata a male, svegliarsi e capire che hai centrato la paura grande che ti opprime, dover dipendere dagli altri perche' incapace di badare a te per mancanza di denaro, bene per me il denaro e' il mezzo per sopravvivere do' importanza ad altre cose nella scala dei valori, non sono attaccata al suo valore come dominio della mia vita non sono ne' avara, ne' una spendacciona, sono un oculata e attenta persona ai bisogni di famiglia ma ho capito che se voglio rimanere indipendente devo evitare degli errori e ora e in fretta, si la mia indipendenza va al primo posto sempre e comunque iniziamo a lavorarci sopra!
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il cambiamento, e sopratutto prendere atto che ogni cosa che ci succede modifica tante cose, bene mi sono alzata decisa ad accettare la nuova me, ieri e' successa una cosa strana anzi due molto strane, sola in una stanza e' passato un bacio a schiocco di quelle cose che ti fanno sussultare e poi pensare, che la mente fa strani scherzi ma non ti impedisce di diventare bianca come un panno lavato, e come chicca finale ieri sera dopo aver discusso sulla necessita' di riprendere un cammino di vita che non ti laceri l'anima tutto il giorno e accettare anche quello che vivi come esperienza personale, parlandone con un'amica su come fare a superare le mie paure e le mie angosce scherzando le ho detto che l'avrei chiesto a google, internet ha tutte le risposte ho detto, io no, ma la rete si e qualche ora dopo scherzando ho chiesto nella barra di ricerca, come supero tutto questo dolore?
mai scherzare con le energie che muovono il web perche' mi si e' aperto così senza motivo un video ASCOLTA IL TUO CUORE, e la Pausini e' diventata il mezzo per delle risposte, e' il caso che smetta di fare domande o il cuore ti si ferma per qualcosa che non capisci e mica e' la prima volta, saro' io probabilmente a far smuovere energie con le mie necessita' e i miei bisogni dell'anima, si sono affinate nel dolore le sensibilità ne avevo avuto varie dimostrazioni nel corso di questi mesi, evidentemente il nostro cervello e' molto complesso del resto dice che ne usiamo solo una decima parte, e' tempo di tornare con i piedi per terra probabilmente c'e' necessità in me di accettare lo stato di cose, manca poco ancora qualche bega, ancora qualche battaglia poi veramente e' tempo di ascoltare il cuore e quello che c'e' di nuovo in me, non credo che la vita mi riservi così tanto dolore se non fosse utile al mio cammino, ma giuro non capisco, ho affinato le sensibilità riesco a percepire nella sfumature di voce delle persone lo stato d'animo, ci riuscivo anche prima ma ora e' impressionante sento le emozioni anche quelle che si tentano di nascondere, eh si il dolore accentua la sensibilità, andiamo avanti ho deciso che ad ogni perchè, se , ma e simili che mi lacerano l'anima ci metterò un pensiero positivo devo imparare a lasciar andare la paura, la rabbia e quant'altro, io non mi ricordo nemmeno come si viva senza ansia e paura, una vita di preoccupazioni per gli altri non riesce a darti la dimensione della tua vita attuale e sarà difficile vivere senza preoccuparsi di tutti, ma preoccuparsi vuol dir enon fidarsi e sarà tempo che cambi lo sguardo sulla vita, che non credo sia solo quella che i nostri sensi riescono a percepire ma non ci voglio pensare, accetto quella che sono e andiamo avanti, certo e' che devo imparare a vivere in una nuova scenografia e ad imparare le nuove regole, che non e' detto che siano peggiori di quelle di prima!
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non ho sbagliato a scrivere non e che volessi scrivere due righe a Pinocchio ma proprio al mio ginocchio, sei arrivato come dolore all'improvviso una mattina che ho aperto il finestrone della cucina, sara' stata la fine di ottobre, e da quel momento insieme al mio cuore te la sei battuta su chi mi faceva piu' male, hai segnato con il tuo dolore i momenti clou di difficolta', il mio termometro personale, piu' la vita richiedeva e piu' aumentava il dolore al ginocchio, creme antiinfiammatori, riposo e quant'altro non hanno funzionato se non nei giorni in cui pensandoci bene vinceva la mia dignita', ho messo li' in quel pezzo del mio corpo le mie umiliazioni, le mie sconfitte, a giorni e' difficile anche muoversi, lo so che e' tutto frutto della mia mente da qualche parte devo urlare e faccio urlare il ginocchio ma so anche che e' tempo che vada che mi lasci libera di vivere, intendo il dolore non il ginocchio eppure a serate alterne continuo a chiedermi se potevo fare di piu' sapendo che lo so benissimo di averle provate tutte, devo uscire dal circolo vizioso mentale, spaventata dal futuro si certo e chi non lo sarebbe, devo ricostruirmi una vita, ma non più di tanto, realmente credo che mi abbia fregata mio padre ricordandomi che non sta bene che una vedova sia serena, deve disperarsi e morire lentamente di consumata disperazione interna, io lo ero disperata ma non si notava all'esterno forse nella sua intensita' ma mi sono stufata ma proprio stufata ho deciso ieri sera che il mio lutto e' finito, mi spiace mi spiace infinitamente tanto, ma ognuno e' il regista della propria storia personale, questa mattina c'e' il sole fara' caldo ma ho una gran voglia di guardare avanti, il ginocchio martella il tendine dietro ulula, brucia un pezzetto sempre in movimento che si sposta sopra e sotto le articolazioni, mi sono alzata decisa a riprendermi la mia salute mentale, mi vado a vestire, metto la crema, forse sarebbe meglio ricominciare con l'argilla o forse e' meglio solo smettere di sentirlo e smettere di torturarmi ogni cosa che faccio la domanda che mi fa male e' ...che senso ha farlo se non c'e' Mauro e faccio peccato perche' rinnego la mia vita quindi, Mauro ovunque sia continua la sua eternità e non ho paura che sia perso perche' il suo cuore era puro e generoso quindi continuera' la sua storia, ma io sono qui con i miei doni ed e' tempo di vivere secondo loro e non secondo il dolore del passato se supero questo supero la prova piu' difficile!
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