La libertà 
di essere se stessi e' mai possibile o si entra in un gioco in cui si arriva pure a doversi giustificare per una cosa che fai o non fai?
La malinconia del vivere quanto e' aiutata dal fatto che non possiamo esprimerci liberamente e cosa serve per esserlo?

I figli giudicano, non ricordano il passato se non stralci, non ricordano minimamente niente se non quello che fa comodo sul momento, i vecchi genitori pretendono alla luce della loro eta' e difficolta', la famiglia impone servizi e regole, tutti hanno qualcosa da importi, ricordarti, richiamarti all'appello, e se invece di ricorrere al surrogato di possedere beni o vacanze o quant'altro dichiarando spesso l'infelicità come mancanza di beni materiali si avesse il coraggio di sollevare il problema e magari dirsi non sto bene perche' non posso essere e fare veramente quello che vorrei.... una gabbia che ci costruiscono intorno o ce la lasciamo costruire?

Si può decidere di andare oltre perchè sei intrappolato e non riesci a vedere una porta d'uscita nel mondo reale?

Quanta forza richiede la rottura di un gabbia fosse dorata o magari anche d'amore?

I 40 gradi mangiano i pensieri, ma prima o poi finiranno, ma vivere bene con se stessi e' meraviglioso in ogni clima, con il caldo, con il freddo, ecco io ho evoluto dei pensieri belli per me, stranamente sono serena, stranamente ho capito che non importa dove vivi, cosa possiedi, ma quanto stai vivendo una vita che ti appartiene, che senso ha prendersela con tutto e tutti se poi non sai nemmeno cosa sei e cosa vuoi veramente, nel caldo afoso e irrespirabile, con l'aria rovente che entra nei polmoni e ti fa pensare che non sei niente che il tuo corpo esiste per una serie di circostanze chimiche e legato all'ambiente climatico, una voce sale dal profondo, la TV va da sola nemmeno l'ascolti , tu stai ascoltando te stessa, che ti rassicura se sai cosa vuoi e come sei non devi temere niente, devi restare responsabile di te stessa dopo una vita e aver visto crollare la gabbia all'improvviso per capire che superato lo sbandamento iniziale, si puo' cominciare a comprendere come vuoi essere e sopratutto capire che a modo tuo vuoi i tuoi spazi liberi, niente di rivoluzionario, bisogno di mangiare quando vuoi, leggere o cucire quando ti va, hai dato dopo decenni a servizio, anche un gelato in pace sulla poltrona fa libera', sembrera' strano, ma aprire il frigorifero togliere il gelato prepararlo sapendo che lo stai facendo per te per un tuo piccolo piacere, fa libertà, vivere ascoltando quello che vuoi, amare e donare non per essere riamata semplicemente perche' sei e' libertà, la trappola della gabbia sta nel donare amore e servizi per la paura di non essere amata o di essere mal giudicata o abbandonata, questo e' quello che e' successo a me, servire, donare, amare, curare, comprendere, giustificare e non esistere realmente, poi il destino rovescia le carte e capisci in un istante che niente intorno a te ti proteggerà che se cedi e' finita o tiri fuori quello che e' dentro te quella scintilla che e' dono di Dio ovvero la tua essenza o soccomberai di nuovo nelle regole imposte, ne sono fuori ho tirato fuori la mia essenza, non sono molto diversa ho scoperto che fondamentalmente ero stata sempre vera, piena d'amore da donare, e' cambiata la forma di manifestazione, non donare amore nella speranza che torni ma donare e basta ma niente servilismi per ricatti morali ma libere scelte d'amore ma prima si ama se stessi come dice il vangelo... ama il prossimo tuo come te stesso... il che presume che devi amare prima te per donare amore, io fino ad ora ho donato nella speranza di essere amata e non avevo capito che procuravo dolore solo a me stessa non gioia...questo e' il mio risveglio imparare ad amare cio' che sono, scoprire chi sono, donare quello che voglio a chi voglio questa e' secondo me la piu' alta forma di liberta'!



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Sogno molto 
non ricordo tutto, solo sensazioni al risveglio, l'inconscio e la realtà si mescolano, ne ricavo veramente solo sensazioni, ieri pomeriggio invece ho capito, sono crollata il caldo mi ha fatto dormire un paio d'ore, c'era un marito nel pieno delle forze nel mio sogno, io che volevo raggiungerlo sul letto, ma era pieno di bambini piccoli, uno a cui si impediva di cadere tenuto da due piccoli televisori di lato, mio marito che mi guarda come a dirmi beh non c'e' posto per te, guarda che caos, e io mi trovo un neonato in braccio che comincia a crescermi mentre lo tengo abbracciato, scompare la scena del letto e io parlo con persone mentre questo bambino cresce e mi trovo a tenere in braccio come un neonato un adolescente, ma non lo metto a terra, lo tengo stretto anche se pesa molto ed e' scomodo tenerlo, e sono cosciente che la cosa e' strana, al mio risveglio e' stato semplice capire.

La mia vita e' andata tutta così alla ricerca di un posto mio, prima i figli nella mia camera da letto, poi ha dominato il televisore, io volevo solo quell'uomo, ma lui aveva sempre mille cose da affrontare prima di me, forse nell'amare e gratificare un posto vero non l'avevo, ero molto molto brava a realizzare i suoi di sogni per farmi amare, ma un figlio tutto mio parte di me stessa ce l'avevo e ce l'ho, la mia arte creativa, quel figlio preso in braccio tanti anni fa, che ora e' cresciuto, ma non metto giu', me lo tengo stretto sul cuore, e non ho nessuna intenzione di lasciarlo, gia' mi ha salvato la vita non le persone che si sono dileguate o mi hanno usata o tradita, mi ha salvato la mia passione per il creare, quel canale che ho lasciato aperto, energie che ho lasciato uscire da me per essere me stessa.

I mezzi usati sono stati diversi nel corso del tempo, l'uncinetto come sfida da bambina, la macchina della maglieria come adulta, mille prove in tutti i campi creativi compreso l'adattamento ai mezzi che si evolvevano nel tempo, non mi ha mai tradito la mia passione per il creare con le mie mani, che non erano altro che la manifestazione con cui affiorava la mia parte più profonda per darmi la forza per sopravvivere, perche' avere un qualcosa che esca dagli schemi del pre costruito per te aiuta eccome, nel creare, nell'esprimermi ho liberato veramente negli anni la mia essenza, ora quel bambino ormai cresciuto che tengo in braccio mi impedisce di sprofondare nelle mie paure, bene figlio della mia mente ti tengo stretto, i figli reali vanno per la loro strada, l'uomo che amo ha preso un altra forma, che non vedo e non posso comprendere, ma tu che tengo in braccio so che mi salverai e torno a creare e' tempo di veder uscire dalle mie mani la mia essenza, grata al Cielo dei doni mi appresto a continuare a curare quella parte di me che mi impedisce di soffocare.

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Pensandoci bene 
alla luce del vissuto di questi ultimi mesi, mi sono fatta un'idea tutta mia e personale sulla vita, la vita e' semplice una serie infinite di prove da superare, dove c'e' da scegliere sempre costantemente da che parte stare, buio o luce, dove sei imprigionato tanto per complicare un po' le cose nell'educazione ricevuta e nella morale della societa' in cui vivi, in tutto questo se riesci a capire che il protagonista sei tu, le prove sono le tue forse riesci a anche a sopravvivere, senza troppe sofferenze, certo e' che il percorso anche se avviene in scenari che agli altri possono sembrare perfetti, invidiabili, credo che non sia facile per nessuno, ognuno il suo cammino, con un'afa bestiale, un caldo che di umano non ha niente, che dopo due giorni a 38 gradi morderesti l'aria, riesci a pensare e a dedurre che l'illusione e' costruire beni materiali, posizioni sociali, allietare servizievolmente la famiglia, e invece quando arrivi quassù capisci che tutto e' connesso ad un unico obbiettivo, superare prove per raggiungere il bianco o il nero, in momenti sereni o momenti drammatici ma sempre una scelta devi fare e un bivio affrontare, mi sono chiesta quanti bivi ho affrontato fondamentalmente solo 2, dal primo non ho capito che avevo fatto una cosa eccezionale,anzi mi ci sono macerata l'anima per 35 anni, dal secondo bivio ho ricavato il dono piu' grande, il rispetto per me stessa, mi sono di nuovo messa contro la morale, i pregiudizi e i giudizi ma sono finalmente una persona che si rispetta e si ama, ho affrontato prove estreme per il mio carattere, che mai a mente lucida pensavo di poter superare, ma ce l'ho fatta, ho una concezione mia ora della vita diversa, certezze che si sono insinuate in me, da ogni prova dobbiamo chiederci qual'e' la lezione da imparare perche' e' inutile altrimenti viverla.
Prendere coscienza di esistere, che la strada e' solo tua, che sei in cammino fra prove e dolore e ogni tanto acqua fresca e pura per lenire le ferite, ma fondamentalmente tutto quello che ci succede e' per metterci alla prova e la reazione e l'apprendimento porta al bivio successivo, l'obbiettivo e' sempre lo stesso uscire nella luce o nel buio perche' la morte e' la porta d'uscita, ma oltre credo che ci sia la rivelazione delle proprie azioni, mi piacerebbe pensare di aprire la porta ed essere abbagliata ed entrare in uno stato dove e' solo pace e gioia, mi terrorizza l'idea di aprirla e trovare solo buio e vischiose sensazioni di odio.
Certo la mia mente non capisce ma a istinto sono certa che l'unica cosa che ci portiamo via e' il buono e i gesti d'amore, a noi la scelta, non sempre e' facile ma si puo' vivere costruendo un mondo interiore fantastico, nel posto dove siamo, e non parlo piu' di allietare la vita agli altri ma di pensare al proprio spirito, azioni determinate al rispetto di se stessi onore al dono di esistere, e vivere al meglio dei propri doni, non importa se sei un avvocato, un politico, una casalinga, un muratore, non e' lo stato sociale ad impedirti o a permetterti di manifestare i tuoi doni, continue scelte per il proprio cammino personale, perche' si lascia un segno in ogni persona che si incontra, e io vorrei essere ricordata come una bella persona che ha mostrato sinceramente chi e'!

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40 anni  
fa il 3 agosto, alle 15 il caldo si ruppe ( caldo in confronto a quello di oggi un piacere sulla pelle) io ero a casa con la mia amica Simona si rideva e scherzava leggendo Grand Hotel e arrivo' lui a prenderci in giro, maglietta bianca e pantaloni neri e tutti quei riccioli in testa neri, la pioggia arrivo' all'improvviso, fuga in casa e alle 5 ci si fa il chilometro e mezzo per accompagnare la mia amica a casa, al ritorno mentre si scherzava come si puo' scherzare a 17 anni mi disse facendosi serio " non ho niente da offrirti non ho nemmeno un lavoro ma ti amo vuoi essere la mia ragazza?" Io sono una che pondera certe risposte non ho mai detto si... nemmeno quando l'ho sposato e' stata usata la formula "Io prendo te.." ma credo che l'abbia capito che era un si....per tanti anni in questo giorno ho sempre preparato un dolce , una sorpresa e lui mi ha sempre fatto un piccolo dono d'amore, se escludiamo il 3 agosto del 1980 in cui ci si e' schiantato addosso un pazzo a 120 mentre eravamo fermi ad uno stop, e' stato sempre un giorno dolce, ha mantenuto la promessa mi ha amata sempre nella gioia e nel dolore, e credo che ci amiamo ancora, almeno io si ne sono certa, sono teneri e puri nei miei ricordi quei due ragazzi del 1973, un viaggio lungo molto lungo, difficile, dove gioia e dolore si sono alternati, niente ricchezze materiali ma tante dell'anima, questa e' la mia sorpresa per lui, per dirgli ancora che lo amo anche se credo che lo sa, ovunque sia e qualunque forma abbia, ora mi aspetto il suo piccolo dono e continuiamo un viaggio all'apparenza separati ma l'amore fa da ponte a cose che a volte sono inspiegabili e io sono quasi 10 mesi che lo so...auguri amore ti amo sempre...Quanto? come al solito..... un chilo e mezzo!



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La memoria 
Mi sentivo strana ansiosa, i problemi ci sono ma non così difficili da non affrontarli, eppure c'era una leggera ansia tanto che la comunico ad uno dei figli, dopo aver scritto mi cade l'occhio su che giorno e' ...e' agosto il primo normalmente di questi tempi ero a costruire mentalmente una piccola sorpresa per ricordare il nostro anniversario di fidanzamento, ecco cosa avevo, io presa da problemi e beghe non ero cosciente ma la mia mente si, fantastico che macchina meravigliosa il nostro corpo e appena ho capito ho rilassato il fisico, spesso la mente lavora a nostra insaputa, un colore, un odore, un film, una canzone, tutto attiva sensori che nemmeno sappiamo di avere, mi chiedo mentre cerchiamo di esplorare l'universo o di capire come funziona la fisica, quanto abbiamo capito del nostro corpo, certo e' che l'involucro contiene sostanze sconosciute, e' una macchina meravigliosa che ci accompagna nel viaggio, limita o esalta i nostri pensieri, il mio corpo l'ho sempre considerato colui che porta in giro la mia mente, comincio a comprendere la grandezza dell'esistere, l'immenso dono di avere un corpo, non so chi ci ha creato ma come idea geniale le batte tutte, sono felice di stare con me, indipendentemente dalla definizione bello o brutto, magro o grasso, alto o basso, la societa' etichetta anche il nostro corpo ma se capiamo che risponde e vive come noi siamo nello spirito e non viceversa, cioe' il corpo e' sano se la mente sta bene, siamo una fantastica macchina, io non sto a giocare con le creme da spalmare, ma cercare di dare al mio corpo pensieri positivi che lo facciano star bene, ieri sera nonostante il caldo ho lessato fagiolini dell'orto della vicina per gratificarci con un buon sapore spirito e corpo... dopo 16 anni a combattere con il male io sono sopravvissuta perche' la gioia dell'essere viva e cosciente del dono era più della disperazione, SO perche' ho aperto gli occhi che il corpo si ammala quando si ammala lo spirito oggi anche qualche medico intelligente lo dichiara, lavorare affinche' si viva secondo quello che siamo veramente nel profondo e io amo la vita ho mille difficili problemi, ma sto prendendo il caffe', pensando che per quanto puo' essere duro vivere e' bellissimo e oggi e' ancora da vivere ....bello no?

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