10 mesi fa 
a quest'ora ci speravo nell'aver sconfitto ancora la morte, 10 mesi dopo so di aver superato prove non indifferenti, il mio spirito e' stato di nuovo messo alla prova con le cose che temeva di piu' e' proprio vero ti attiri quello che ti fa più paura, ma non avrò sconfitto la morte fisica, ma molte delle mie paure piu' intime si, non ho mollato il timone un paio di virate le ho sbagliate in pieno e le pagherò nel tempo, ma mi sono dimostrata se fossi un uomo di avere gli attributi, stamattina mi sono alzata con la certezza assoluta che DEVO contare su me stessa, che questa e' la mia storia, sono madre, sono nonna, ma sono una persona prima dei ruoli e quindi man mano che la giornata scorreva saliva forte il potere decisionale e come tutti i poteri rende impopolari alle volte, ma non posso più permettermi il lusso di anteporre i ruoli alla mia essenza, il percorso del lutto si svolge dice a tappe dura anni, io credo di aver mischiato il lutto con tutto quello che comporta.. dolore..sofferenza..rabbia..ricordi amari e dolci e la mia tenacia a non mollare un secondo nemmeno un secondo, a lottare fra le lacrime costruendo un minimo di vita mia.
Suona strano dire vita mia, se una ragazzina di 17 anni ragiona per i successivi 40 al plurale credo che sia normale che suoni strano, la mia vita, e mica ci avevo mai ragionato sopra, la mia vita era essere a disposizione della vita degli altri, nemmeno c'era bisogno che chiedessero era normale prendermene cura, perchè io la mia vita tranne qualche alzata di testa quando non potevo più scendere a compromessi l'avevo unita a quella di un'altra persona, cavoli la mia vita ma vi rendete conto 4 lettere che indicano il percorso terreno di una persona, il regalo più incredibile, posso respirare, mangiare, pensare e mille altre cose, solo che non le ho mai prese in considerazione.
Io calcolavo i doveri li prendevo e uno ad uno li facevo tutti al meglio di me convinta che io esistessi per quel ruolo che secondo me l avita mi aveva destinato, amare un uomo i figli la casa i genitori i suoceri piccoli ritagli per passione ma sopratutto esistere perche' gli altri mi gratificassero nel mio non risparmiarmi.

Poi passa la morte temuta evitata combattuta, non fa rumore la morte, passa lieve e ti separa a te resta fra le tue mani quella del medico che ti annuncia che e' passata e che da ora niente sarà più come prima, niente sorrisi, niente abbracci,niente di niente di quello che era .... tutto finito.... c'era chi diceva che sarei morta anch'io nelle ore o giorni seguenti per il dolore... non e' successo a me e' arrivata una forza e un'energia che a raccontarla sembra da pazzia.

Quell'energia che non riesco nemmeno a sopportare fisicamente, un dono dal cielo forse lassù qualcuno aveva deciso diversamente o semplicemente sopravvivenza e tante cellule che si sono attivate di cui non sapevo di essere portatrice, fatto sta che ci sono, non sono passata oltre ma e' ugualmente stato un percorso di guerra, il vuoto intorno a me e' passato solo chi mi amava e amavo, ho superato tanti momenti durissimi, l'ultima prova o una delle ultime la paura di rimanere in difficolta' finanziaria che per me equivale a dipendere dagli altri eppure e' servita anche quella prova perche' mi sono detta che non sono finita che posso ancora combattere e' stato un bene se fossi rimasta con denaro a sufficienza per non aver molti problemi io non avrei lottato da subito per far emergere cio' che in me era latente e compresso da tanti anni, mi inventero' modi per dimostrarmi di esistere come persona responsabile di se stessa, forse sarà anche lo slancio a restare nella lotta quotidiana della sopravvivenza, se mi fossero rimasti accanto tutti i parenti alla fine sarebbero riusciti a farmi scendere in depressione, aver avuto "nemici" mi ha resa combattiva, oppormi e sollevarmi per difendermi mi ha aiutato e ho dedotto che niente di quello che e' successo dopo il silenzioso passaggio della morte e' successo per caso anzi tutto concatenato, una prova dietro l'altra e io ho scoperto che non lottavo per altro se non per quello che fino a 10 mesi io pensavo di non avere che non fosse il mio immenso tesoro mio non di altri, un tesoro da condividere, da mettere a servizio ma solo mio come niente altro di umano puo' essere piu' soggetto all'aggettivo possessivo mio, un uomo se ne va per scelta o perche' e' finito il suo tempo, i figli appartengono a se stessi e per quanto amati e ti amano appartengono a se stessi, i genitori se ci sono ancora vanno rispettati e amati ma lasciati liberi di vivere la loro vita, ma la MIA vita e' solo mia, io sola posso cambiarla, in ogni istante, io respiro, io amo, io mangio, io .....posso vivere perche' qualcuno ha pensato che meritassi questo dono bene ora lo so, non importa cosa farò o come mi comporterò agli occhi degli altri voglio vivere la mia vita a modo mio, piano piano mi scoprirò come sono nel mio profondo, cambierò ma sono già cambiata nell'attimo in cui ho preso coscienza di essere portatrice di un immenso dono!

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Sarà... 
il caldo o forse il piccolo virus influenzale che in famiglia ci siamo trasmessi, il bisogno disperato di aria con ossigeno, ma la mia mente pensa molto, scava cerca in profondita' per conoscersi fino in fondo, ma c'e' poco da scavare non mi sono mai mentita mi conosco bene e poi mi imbatto in uno scritto che mi lascia pensare ancora.


In latino c'è un detto: "Agere sequitur esse", il fare segue l'essere. Non cercare di cambiare le tue azioni;
cerca di scoprire il tuo essere e le azioni cambieranno.
L'azione è qualcosa che fai, l'essere è qualcosa che sei.
L'azione viene da te, ma è solo un frammento.
Se si mettessero insieme tutte le tue azioni,
esse rappresenterebbero solo il tuo passato.
E il futuro? Il tuo essere contiene il tuo passato, il tuo futuro e il tuo presente: contiene la tua eternità. Se ti sei visto a fondo,
acquisti la capacità di vedere a fondo anche gli altri.

Gia' conoscersi e cambiare le azioni, capire anche gli altri e' possibile, spesso li vedi proprio nelle loro difficoltà possono piacerti o meno ma tutto viene visto in un altro modo.

Sto dando la colpa del mio malessere generale al piccolo virus che mi ha sfinita realmente sono incxx perche' dipendo di nuovo da mille piccoli giudizi degli altri, che c'e' che sto cercando di liberare di me che mi causa un fermo nel mio presente, sto somatizzando di nuovo.
So cosa devo digerire eccome se lo so, ce l'ho con quella decisione presa 35 anni fa ...cresci i miei figli non sopporterei che che lo facesse un'estranea... certo come no lo diceva pure la morale classificandoti fra le brave ragazze ubbidienti ....fatto ho cresciuto i figli ho fatto un buon lavoro, poi lo stato però ha anche detto ...cara signora l'eredita' di suo marito a noi non ce ne frega niente se sono soldi che lei ha sudato con lui li dividiamo in parti uguali fra lei e i suoi figli... e guarda caso ci si divide i soldi non i debiti, i miei soldi dell'eredita' stanno mantenendo una famiglia e pagano debiti sono belli che finiti ...grazie stato perche' mi porti ad umiliarmi nel chiederli e dice che dovrei dire anche per piacere....PERCHE'?
Il mio grande dramma e' tutto qui terrorizzata di dovermi umiliare per chiedere cio' che io mi ero sudata, ma su questa terra vale e conta solo chi lavora e porta a casa il denaro, chi si spacca la schiena a casa non conta non lo vede nessuno il lavoro perche' e' un servizio che procura benefici solo (apparentemente) al nucleo familiare.
bene mi sono bloccata di nuovo, mi sento come sono stata per 35 anni di dovere e fatica senza benefici e chi gestisce sul serio una famiglia sa di cosa parlo, niente vacanze, niente di niente per me c'erano prima mille altre cose, io sono l'esperta della rinuncia, ma in tutto questo ho imparato a conoscermi e a capirmi, mi manca ancora molto, c'e una parte di me che non conosco, se e' vero quello che ho letto mi manca un bel pezzo, sto facendo una nuova metamorfosi, sono spaventata a morte dal futuro, in cui diventerò fragile e indifesa per l'età e probabilmente terrorizzata che la mancanza di denaro mi metterà nelle condizioni di non poter gestire io la mia vita.
Quando arriva la morte niente e' più come prima, e' l'unica cosa che devasta totalmente un modo di essere, oggi se avessi un lavoro, una mia vita formatasi fuori dalla famiglia tutto sarebbe stato molto più semplice, apparentemente io ricopro lo stesso ruolo, solo che io non voglio piu' essere quella di prima, sopratutto non voglio essere il porto materno io voglio diventare una persona come le altre, forte imperiosa la mia parte attiva bussa quella tenuta a freno per una vita, mi sono rotta dei doveri casalinghi, familiari, dei servizi per gli altri, ho bisogno di esistere non domani ma ORA... e basta con questa donna che tutti considerano un porto sicuro una fonte da cui attingere servizi e benefici che si abbandonerà al suo destino appena (e spero di morire molto prima delle mie fragilità fisiche) diventerà un peso da cui non si potrà attingere, le ultime batoste pensavo di averle assorbite senza troppi danni ed invece mi hanno cambiata di nuovo ho imparato a conoscere gli altri molto più di prima, avrei bisogno di qualche giorno senza nessuno di recuperare forze ma devo farlo lo stesso le mie azioni cambieranno perche' mi sono guardata dentro un altra volta!

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Il caso 
Pensate che le cose vi accadano semplicemente per caso?
Non esiste il caso o la coincidenza in questo regno.
E nessuno è vittima della volontà o dei piani altrui.
Voi avete pensato e sentito tutto ciò che vi accade
nella vostra vita. Lo avete prodotto fantasticando
sul “come sarebbe se” .....
o temendo qualcosa, o accettando come verità ciò
che qualcun altro vi ha detto. Tutto ciò che accade,
accade come atto intenzionale prodotto attraverso
il pensiero e le emozioni. Tutto.

Preso da FaceBook.... sembra un pensiero così tanto per scrivere, ma tu alle 7 di mattina dopo un sabato figli/nipoti 36 gradi e con una settimana di caldo che ti ha distrutta sulle spalle lo leggi quel pensiero e molto velocemente dici ... e' vero cavoli se e' vero ho rivissuto in 2 minuti la mia vita rapportata a quel pensiero e ho scoperto che e' maledettamente vero si sono avverate le mie paure non le mie speranze, ho vissuto come mi hanno fatto credere di essere o come imponevano che fossi, si muovono le energie che vogliamo muovere con i nostri pensieri...se ci stiamo attenti e ci facciamo caso e' proprio così, bene mi sono detta ora so che cosa va male e mi fa male ultimamente sono i miei pensieri, le mie paure profonde, energia che sta svanendo o che non riesco a tirar fuori, spaventata dal futuro.

credo che siamo veramente quello che pensiamo e troppo spesso accettiamo senza ribellarci cio' che gli altri dicono di noi o pretendono da noi...sono le 8 sono stanchissima mi trascinerei volentieri di nuovo a letto sapendo di essere ugualmente stanca anche sdraiata e capisco benissimo che non mi aiutano le mie paure, ma bene un pensiero almeno di ribellione ce l'ho...fa troppo caldo ma almeno oggi sarò libera di cambiare i miei pensieri, non e' facile ma devo riuscirci, smettere di preoccuparmi per il mio futuro, avere fiducia in me, sapere che tutto sommato ho lavorato bene nel passato, sapere quello che voglio e' un buon punto di partenza, via la malinconia, cerchiamo le mie energie dentro me!

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Reduce 
da due giorni molto faticosi, non per la nipote ospite ma perche' io e il caldo non ci siamo sopportati e il mio fisico ha ceduto, e 2 giorni che manco appieno dalla gestione casalinga ed e' il caos compreso il melone che si e' avvizzito sul balcone, gia' se ho qualcuno a cui badare, di cui preoccuparmi che stia bene e non corra pericoli alla fine trascuro prima me e poi il resto.

Un film d'amore di quelli leggeri in tv un classico film rosa, mi ha fatto pensare ieri sera una donna che scopre che nessuno pensa che sia una persona finche' non fa la mattata di voler vedere il mare che sognava da 27 anni , solo perche' il marito amava la montagna, condensata in un ora e dieci minuti e e tre quarti d'ora di pubblicità, come trasformare la solita vita da casalinga nella scoperta che a qualunque eta' si puo' cambiare e prendere coscienza di se, lasciare la gabbia dorata e fare qualcosa per se stessi, un film molto leggero ma con il messaggio che non e' mai troppo tardi per esistere, la prigione casa-famiglia dove ci si rinchiude e senza guardare oltre per la paura di dover cambiare, io avevo iniziato a guardare fuori, pensando veramente che oltre ai servizi gratis e alle belle parole che si dicono sull'angelo della casa ci fosse qualcos'altro, poi la vita ha fatto fare un giro alla ruota e sono stata catapultata fuori, realmente sono rimasta al mio posto, all'apparenza non e' cambiato molto, madre servizievole, nonna amorevole, ma c'e' un'altra persona che sta muovendo i suoi passi.
Diceva la mia vicina 85enne che ha rispedito a casa sua suo cognato che i figli le avevano messo in casa... ho sofferto nella vita ho curato marito figli suoceri e parenti...ma questo deve andare via perche' io che sono anziana non sopporto che mi tratti male voglio vivere gli ultimi giorni serena, una bella lezione di vita.
prima di servire ci si deve amare, capire, comprendere cosa vogliamo e poi si puo' anche servire, ma gli altri hanno le nostre stesse capacità solo che fa molto comodo sfruttare chi ti vuol servire alle volte e' gratificante pensare che senza il nostro aiuto le cose non funzionano bene, schemi mentali precostituiti dall'infanzia, tutti siamo in grado di badare a noi stessi quindi alla luce di un'acquisita indipendenza mentale ho deciso di mettere nuove regole nella mia vita ....e finiamola con la storia che se non ami non sei riamata si dona amore perche' amiamo molto noi stessi, e quello che possiamo dare agli altri e' quello che nasce dalla certezza che abbiamo dato prima a noi rispetto e attenzione!

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LA SAGGEZZA 
dei 3 anni e mezzo, nonna e nonno per Giulia funziona così fisicamente nonno non c'e' allora una volta gioca nonno e una volta nonna, i bambini hanno molta piu' logica di noi adulti, non mi ha fatto male questa scelta della piccola, tanto ormai sono uomo e donna, padre e madre, che problema c'e' se sono anche nonna e nonno, il caldo ormai mi ha sfinita sono esausta senza rimedio e sta iniziando un altro giorno da nonna sitter...con la consapevolezza che su una cosa non mi sono sbagliata ogni cosa ha il suo tempo i bambini stanno alla giovinezza come il riposo e le cose fatte a modo tuo ad un'eta' che va verso la vecchiaia... eh si ogni cosa ha il suo tempo!

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