un passo avanti e poi uno indietro, non ci capisco molto sono sensazioni di ritorno dal passato che vengono a rendermi la vita complicata certo e' che se avessi avuto la risposta all'ultimo perche' forse starei meglio ma così non posso andare avanti ho paura di affrontare il futuro? Direi di no ci sono dentro certo e' che per il mio carattere devo superare quel perche' senza risposta, anche il tempo climatico e' tornato indietro fa caldo di nuovo ma io ho questa domanda che mangia tutte le altre ipotesi a decine ma risposte ovviamente valida e convincente nessuna, devo darmi da fare la guida aspetta e il futuro pure meglio muoversi ma ho l'anima lacerata dal passato che a giorni esplode come un fuoco d'artificio bene e' un nuovo giorno diamoci da fare!
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non più per compiacere per sentirsi amate ma vivere per scoprire chi sei e cosa la vita ti riserva ogni giorno, vivere amandoti, vivere pensando di lasciar andare il passato che hai sprecato tanti giorni alla ricerca di chi ti ama, marito, genitori, suoceri, parenti, vicini,oggi che sai che potenzialmente sei sola e devi badare a te scopri che ti ami o si ti ami tanto, l'errore più grande l'ho già compiuto compiacere per essere amata, non vivere per far vivere gli altri ..........devi restare sola per capirlo, sono sola invece di essere spaventata alla fine lo devo ammettere fa si che tu scopri di te quello che nemmeno immaginavi, fantastico si va alla scoperta con gli impegni di sempre ma con il cuore pronto ad amare ma prima si amano i doni della mia vita la mia essenza e poi se gli altri ne vogliono usufruire buon per loro ma io vado !
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e' sbagliato penso ieri mentre seduta davanti alla macchina mi fermo e penso, gia' ultimamente la macchina e' il cappello pensatore di Archimede del fumetto, siamo veramente a lasciar andare il passato, i perche' sono senza risposta, i guai buona parte risolti e quelli che non dipendono dalle mie azioni sono lì immobili come l'appartamento che il parente stretto non vuol mettere in ordine al catasto così in teoria non deve dividerlo con gli eredi, chissa' ha un senso pure questo, della successione ormai e' certo vado in mora sempre per il parente stretto che sembra deve farmene scontare molte anche se so che la vita gliele rimanderà indietro con gli interessi, seduta penso che siamo alla fine del lutto per i parenti tra venti giorni o poco più finisco quell'epoca che nell'immaginario collettivo viene denominato lutto ovvero il tempo in cui e' vietato anche respirare, lo so che non si fa più, ma nell'immaginario e' così quindi tra venti gironi io dovrei non sentire più dolore dovrei sentirmi allegra come un fringuello che ha trovato bacche profumate, dovrei vedere tutto meraviglioso, realmente i guai ci saranno tutti, mentre passo una mano a levare pelucchi sulla macchina penso che non tutto quello che viene dal passato e' sbagliato o può farmi male. e basta davvero basta e mentre prendo 2 fusi di 2/28 una rocca di filato pon pon un mohair nero e metto in macchina un campione per un'idea che ho mi dico che tutto sommato l'unica cosa che dipende da me e' se voglio dare vita a nuove creazioni o no, mi sono rotta che gli altri siano lì a premere e a decidere per me eh già sei vedova e tutti pensano che sei istupidita dal dolore qualche giorno lo penso anch'io ma non per il dolore quello ci dovrò convivere, ma penso che per quello che ho dato nella vita e che gli egoismi degli altri si sono goduti senza preoccuparsi di me e' tempo di mettere anche l'altro piede nel mio futuro e metto in macchina 60 aghi, la scheda e faccio il campione, la mia manifestazione e' la mia creatività saluto il passato e metto i piedi entrambi nel futuro e l'unica cosa certa che viene con me e' una sola il dono di saper creare da una rocca qualunque cosa, è l'unica cosa che veramente e' mia!
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un bel cardigan in uno sceneggiato l'occhio che comincia a studiarlo mentre il cambio di stagione ha messo in difficoltà il mio fisico, confusione nella mia mente, tutto rotea e gira, mille pensieri mille ansie e non riesco a gestire il tutto e non capisco il perche', poi mi diventa chiaro perche' e' tanto che sono a servizio del passato prima lo ero di tutti e poi lo sono diventata di tutti e del passato, il corpo ha mandato i suoi messaggi di malessere li ho sottovalutati ma ora e' tempo di risveglio e riinizio dall'isola che non c'e'!
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le case vecchie hanno muri di mattoni, sassi e cemento, larghi e spessi i miei sono di 45 centimetri, i muri respirano non sono come quelli di cemento armato, appartengono ad un'altra epoca, amo questi muri spessi che mi fanno sentire meno freddo e meno caldo, ma le case vecchie amano e chissa' perche' attirare i ragni ed e' inutile sperare che pulendo ogni giorno 5 minuti dopo non ce ne sia una formata di nuovo, sistema biologico di raccolta piccoli insetti sarà ma oggi viene l'antennista e ieri la scusa e' stata questa per riordinare bene il soggiorno, realmente mi sono fatta venire un sacco di piccoli problemi di salute per superare un altro dolore, ho spento il pc ieri, mi sono presa un giorno di normale attività casalinga e ho pensato, pensato tanto.
Ho pensato che ancora una volta sto facendo lo stesso sbaglio mi sto di nuovo trascurando sto uscendo di nuovo dal seminato, sono tornata ad essere di aiuto agli altri ma trascuro di nuovo me stessa e zacchete il mio organismo mi richiama all'appello.
Sono una che si ascolta e non fa finta di non sentire quindi mi sono alzata con la certezza che devo per forza ritornare sui miei passi e tornare a me e poi espandere all'esterno le mie passioni e il mio amore.
Inutile girarci intorno il funerale di lunedi e' stato un macigno da affrontare per una serie di motivi, ma e' anche vero che devo riprendere in mano la mia vita, sono stanca tanto stanca e avrei voglia di una spalla su cui piangere un po' sfogarmi e riprendere il cammino ma non c'e' nessuno, io sono la roccia, io l'ancora degli altri ma sono stanca e senza nessuno su cui per qualche ora appoggiarmi, questa e' la solitudine, quando non hai nessuno che capisce la tua anima e tuoi bisogni veri, per tanti anni ho avuto la mia spalla bastava una calda stretta di mano per sentirsi capite, non c'e' piu' nessuno, una vita pubblica in cui dimostri la tua forza, un letto vuoto che ti ricorda il tuo fallimento eh già forse se fossi stata più in gamba forse non sarei sola a parlare con il vuoto PERO' ho scelto di vivere e questo fa si che mi devo scrollare apatia e malinconia e pensare al presente, oggi viene l'antennista, e' una di quelle cose rimandate e rimaste in sospeso i canali rai non si vedono e allora ripartiamo da qui ma sono tanto tanto stanca mi viene voglia di appoggiare davvero la testa sulla spalla di qualcuno che non c'e' e quindi piego la testa sotto la mia ala immaginaria e provo a recuperare forze.
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