20 giorni di altalena medica sulla nascita di mia nipote mi hanno sfinita, messo tutto in stasi, il mio corpo somatizza e mi sono altamente stufata di preoccuparmi, sono davvero sfinita di alzarmi e attendere e non prendere nessuna iniziativa perchè devo essere pronta al momento.
Mi pesa perchò apre altri ricordi, ricordi di anni e anni gestiti dai medici, dalle visite di controllo, di avere giorni minati dalla medicina e dal male.
La nascita e' una gioia con tutte le incertezze del caso, ma questa forse mi ha fatto rivivere nei suoi venti ultimi giorni di controlli quasi giornalieri lo stato che ho vissuto per anni, mai programmi nemmeno a ore perchè tutto poteva succedere sempre tesa a proteggere chi era malato non e' stata inutile nemmeno questa prova e sempre più decisa a passare oltre piuttosto che ammalarmi e farmi rubare la vita dalla paura di morire.
Quando il male vive in casa c'e' poco da essere forti ci convivi ma non vivi se per vita si pensa solamente a cosa fare il giorno dopo, ora si attende una nascita, qualche problema di pressione alta l'ha trasformata in un rivivere situazioni già vissute.
Oggi più che mai penso che il male ti prenda molto di più della salute ma si porta via tutto molto prima della morte.
Vivere senza tradire la propria natura dice che e' indice di salute, bene questo e' il mio obbiettivo chiedermi ogni giorno se sto facendo quello che IO voglio secondo me.
C'e' chi sogna vacanze o divertimento io sogno giorni senza troppe preoccupazioni in cui solo assistere senza poter far niente, 20 giorni per rivivere 16 anni da spettatrice di una lotta senza poter far niente bene io voglio essere dentro la mia vita, senza ammalarmi e senza somatizzare dò ordini precisi al mio cervello, voglio essere io ma in questo caso non posso far altro che attendere mia nipote e speriamo che non avvenga in pieno giorno con il caldo che fa che sarà dura passare ore in ospedale, odio gli ospedali ci ho vissuto più che a casa, rivoglio i miei giorni normali via riordino casa e poi mi inventerò qualcosa per passare il tempo!
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non quello metereologico, ma quello che l'uomo ha frazionato in ore minuti e secondi, che forma i giorni sul calendario alle volte chi lo capisce e' bravo, davvero e' un'invenzione perchè la mente lo percepisce a seconda dei giorni.
Io sono nei giorni che non passa mai, aspettando mia nipote, si e' fermata ogni cosa, la stasi delle cose l'applico io ovviamente, qualunque cosa faccia tutto attende, tutto sembra non programmabile se non dopo la nascita.
Dolcemente lascio andare tutto, il ginocchio impera ora so che fa male quando io non posso fare niente, le copertine hanno sorretto gli ultimi giorni, ora tutto e' fermo in attesa si attende il momento in cui la vita decide.
Puo' far sorridere in un'epoca come l anostra che ci si preoccupi per una nascita, iper controllate dalla medicina a cui nulla sfugge eppure e' la vita che gestisce tutto quindi io confido nella vita e sono in apnea, tesa tanto che la testa fa male, il corpo sembra un ammasso di doleretti ma sai che quelli servono a scaricare le emozioni.
Aspettare l'ennesimo monitoraggio, attendere fiduciosa che la vita finisca di mettere le ultime cellule a posto, qualche gramma qua o la o semplicemente mia nipote sia pronta.
Energie nuove, sorrisi nuovi, lacrime nuove, amore nuovo, tutto si rinnova con la nascita di un bimbo, non importa se e' del tuo sangue o uno sconosciuto ma sono la speranza per un domani migliore, e sembra incredibile che tutti quegli esserini che nascono urlanti e piangenti saranno l'umanità di domani, chi forse lavorerà per un mondo migliore e chi per farlo diventare peggiore, ma ci speri che sia per la prima scelta.
Così piccoli e con una grande responsabilità e noi ci si preoccupa di quanto debito pubblico ha ogni nuovo nato, ci si deve preoccupare di proteggerli e crescerli verso il bene così da stare meglio tutti, ma questo non arriviamo a capirlo certo davanti alle culle.
Il mondo va, gira fra bene e male, e ogni essere liberamente sceglie e crea il suo mondo privato peccato che si capisce verso la fine che avevamo il totale arbitrio che pensare ad ogni azione che si compie quali ripercussioni a macchia d'olio avraà su chi ci circonda e spero davvero di avere un respiro in più che lavori per un mondo migliore ma per si attende!
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La nipote a fasi alterne nasco, aspetto, nasco domina le giornate, la guida e' andata in pubblicazione, il sito e in stasi, il sito nuovo in fase di costruzione, l'esame universitario in fase di ascolto, la stanchezza tanta ma proprio tanta e stranamente io sono viva, già passi decenni ad essere di servizio ma non presente nella tua vita e poi il giorno che lascia andare ciò che e' stato o almeno ci provi e ti immergi nel presente vivi, assurdo io pensavo di essere viva quando attivamente sacrificavo ogni giorno sull'altare di "guardate come sono brava" e ti alzavi di dovere e andavi a dormire di dovere oggi mi alzo per assaporare il gusto di esserci giorno per giorno, non e' che sia meglio di prima come doveri MA li vivo in un altro modo ci sono per me.
Io questa sconosciuta, sempre a fare come gli altri si aspettavano che fossi, non c'ero non so nemmeno chi fossi, oggi lo so e vivo.
Come rispondi la prima volta determinerà come diventi diceva il figlio ieri, ha ragione anche se non e' proprio così semplice.
Abbiamo davvero il libero arbitrio o il modo in cui siamo stati cresciuti ed educati ci porta verso il modo di rispondere agli altri con il nostro atteggiamento?
Chi ci inculca i sensi di colpa o del dovere che poi non siamo in grado di gestire?
Non lo so, so solo che c'e' sempre l'opportunità per cambiare la risposta e io ne ho preso coscienza.
Oggi vivo con l'incertezza del domani, lasciando piano piano andare il passato ma presente ad ogni mio giorno, voglio esserci.
Quando per decenni vivi come gli altri si aspettano che tu sia tu ti perdi non sai più chi sei, cosa vuoi e sopratutto perche' sei in questa vita.
Sono felice di scoprire chi sono, mentre le stagioni cambiano, gli anni passano il futuro prevede una vecchiaia in arrivo io penso che farlo questo viaggio con te e per te non per glia altri tutto acquista senso.
Sono bella e lo so, non bella fra un capello bianco e un crac del ginocchio sono bella ma meravigliosamente bella perchè di prima mattina non indosso un vestito ma la mia essenza.
Sono dovuta passare attraverso infinite prove ma ora vivo con me, presente a qualsiasi situazione e sopratutto non voglio più compiacere nessuno, ognuno vada e sia non e' un problema mio, ci sono supporto e forza per tutti ma solo dopo e se gli altri rispettano me.
Mio padre diceva ieri, mi raccomando non fare pazzie bisogna sempre rispettare tutti prima, prima di cosa papa' mi e' venuto di pensare, prima il rispetto lo devo a me, non funzionano più i consigli sulla sottomissione, alla famiglia ai doveri oggi mi alzo con la certezza che chiunque abbia di fronte se non mi rispetta sia pronto alla mia reazione appropiata.
Ci sono sono io guerriera a protezione di me stessa perchè quando c'era da riprendere in parte quello che avevo donato con amore e abnegazione ho trovato il vuoto non hanno capito, non mi sono comportata da vedova urlante e piangente rinunciando a vivere, anzi ho sollevato la testa e sono partita alla scoperta di me stessa..........il vuoto intorno a me scomparsi parenti e finti amici..........e' rimasta la mia anima a farmi compagnia, ci siamo innamorate e ora abbiamo un rapporto meraviglioso insieme.
Non viviamo perchè si vive come gli altri vogliono ma appena cominci a capire cosa vuoi tu beh allora tutto cambia di riflesso, c'e' il sole doveri da affrontare ma sopratutto un giorno nuovo con ME!
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titolo poco poetico ma ho scoperto che io il mio ginocchio e la mia ansia vanno di pari passo.
Ci siamo quasi, Giulia seduta in poltrona mi dice nonna dormo con te quando mamma va dal dottore a far nascere la sorellina, lo sapevo che alla fine avrebbe voluto dormire da me se avverrà di notte l'evento.
Un'altra bambina piccola piccola che somigliava tanto a Giulia anche se nessuno lo sa, quando nacque il fratellino ed era il 1960 e i parti avvenivano ancora in casa come la cosa più semplice del mondo andò a casa dei nonni con i suoi 4 anni meno 5 giorni ricorda ancora sua madre nel letto che la salutava e le forti mani dei nonni che la portavano via, il piccolo sentiero fra i campi illuminato dalla luna, il forte alto immenso amato nonno, la piccolissima nonna al suo confronto la casa colonica, le scale antiche di pietra, la camera da letto con odori che non conosceva, il crocefisso d'argento filigranto alla parete, non capiva ma si sentiva al sicuro, ecco io spero che Giulia si senta così al sicuro con i suoi nonni e zii perche' del giorno della nascita della sorellina ricorderà tutto e io voglio farla sentire al sicuro, ma l'ansia dell'attesa c'e' eccome se c'e'!
Il mio ginocchio era qualche mese che non lo sentivo stamattina fa crack crack e brucia un po' ma so che io somatizzo e il ginocchio mi sta bene come punto, meglio un ginocchio che altro e attendo, attendo da sola questa volta non condivido l'ansia se non con me stessa e le copertine e oggi ne devo fare una viola a Giulia perche' la vuole anche lei, ginocchio, ansia copertine, cuore e stomaco in subbuglio mille volte peggio che partorire di persona, ma ce la posso fare una manciata di ore tanto ormai decidono i medici non più la vita, e' diventato un fatto medico essere incinte, e per loro domani e' il giorno giusto e io vorrei che invece decidesse la nuova vita, vado affronto la giornata con un sorriso e la speranza che un nuovo respiro renda la mia vita più ricca
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non e' facile, non sempre non tutto, mentre sei in ansia e smacchini copertine per non pensare perche' come la giri la giri la tua mente e' tutta con tua figlia che aspetta la sua e cuore e mente hanno fatto un groviglio di tensioni e di emozioni e in tutto questo vorresti lasciar andare quello che hai passato nella vita, lasciar andare tanto ormai niente può modificare il futuro ma non sempre e' facile davvero no.
Dice che la nostra mente e' l'inganno più grande sa ragionare solo con quello che ha appreso e ripropone sempre gli stessi scenari, ok hanno ragione, la mia reagisce ancora alla stesso modo come 30 o 50 anni fa, i soliti ragionamenti e sto bene solo quando mi stordisco e non penso, ho deciso che si può vivere come ieri.
Ieri ho smacchinato tutto il giorno volevo vedere come veniva la copertina rosa a cui manca il particolare che la renda diversa ai miei occhi ma che mi verrà in mente, oggi rifaccio la rossa, mi sfido su un punto che non ho mai fatto vediamo come viene, ecco guardare oltre le cose che fanno male, apprezzare anche la tortora che ti assilla con il suo canto sull'albero davanti a casa, tirare fuori energie perche' oggi sono viva, per me e' tutto, se sei viva e ci sei ancora nel gioco della vita vuol dire che tutto ancora può renderti piacevole il soggiorno in questo corpo e questo lo trovo il vero motivo per cui alzarsi la mattina e mettere le ali ai piedi e alle mani, ieri si soffocava di caldo oggi piove, ogni giorno un mistero, una serie infinita di attimi che mutano che sta a me decidere come, piango ancora spesso anche s eal mondo dico di stare bene e realmente quella che non mente e' quella che dice ...bene grazie... perche' tutto può essere tutto da vivere tutto che muta e non e' brutto contare su se stessi anzi rende notevolmente forti, non basta il denaro, non hai un anima con cui condividere un sogno eppure siccome sai che e' la tua prova sto bene grazie, perchè io questo corpo lo lascio appoggiato ad una sedia solo quando sarò certa di aver vissuto ogni attimo secondo coscienza, bado alla rabbia la tengo come motore e ne ho tanta dentro me, bado alle lacrime piango un pò poi le trasformo in energia e mica posso far trovare alla piccola che arriva una donna sconfitta e no davvero no, ma sopratutto combatto per star bene con me nonostante tutto!
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