Un gran dono 
quello che nelle mani, curato con estrema attenzione da sempre, ieri giorno difficile eppure e' finito con il far nascere la copertina per una nuova vita che sta arrivando a ore, mi piace sfidarmi sempre, e nello sfidarmi ringrazio il cielo del dono, perche' mi porta fuori dal dolore, dalle domande sulla vita, sostiene e aiuta i miei pensieri non sempre facili e ringrazio per avere la costanza di essermi aggrappata al dono e di volerlo condividere con gli altri, il mio modo per sopravvivere e vivere bene con me stessa e ho superato anche l'anniversario della morte di mamma, quello di oggi che riguarda mia suocera comporta altri scenari, altre domande ma anche questo non e' facile da ricordare ma nessun rimorso aiuta a stare meglio :)





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Cambiare armadio 
e vederne arrivare uno molto più brutto , minimalista che non viene montato nella camera da letto ma all'esterno sotto un gazebo, io nel sogno so che è molto brutto che non e' come il mio che ho cambiato ma ne prendo visione penso solo che se piove almeno e' coperto dal gazebo, non mi lamento lo osservo e lo faccio vedere ai miei figli senza pensare a niente un fatto ineluttabile ecco l'armadio punto.

Il sogno mi ha lasciata interdetta, posso cambiare la cucina che ha i suoi anni ma non i mobili della camera da letto eppure credo che se fosse necessario lo farei senza dolore.

In questa vita in ricostruzione, in questi due anni la mia mente ha subito stress e forti forme di adattamento all'imprevisto, sono viva e' come l'armadio so che la mia vita non e' più bella come prima ma questo e', ho ancora forme di rabbia estreme non con la morte quella fa parte della vita si nasce con un unica certezza che si muore sperando che avvenga senza soffrire ma e' certo che ci sia un termine, la rabbia è sempre per il male che ti viene fatto e che non pensi di meritare ma farà parte dello smontaggio della vecchia vita, e' fantastico se ti lamenti non e' il caso oramai sono passati due anni, se non ti lamenti hai già dimenticato, per le menti piccole che ti circondano, beh non e' proprio così ma ti capisce solo chi lo prova come te e andiamo avanti.

Sono i giorni di ottobre del dolore oggi perdevo la mia mamma nel 2005 venivo svegliata da mia figlia che telefono in mano mi diceva che mia madre la stessa che doveva essere operata ad un tendine, era morta e meno male che una settimana prima aveva fatto analisi e tac per l'intervento ed era tutto a posto... e' stato il cambiamento che ha dato il via allo spostamento delle certezze della mia vita, domani e'il primo anniversario della morte di mia suocera, altro cambiamento repentino e prova da affrontare, lunedi quello di mio marito eh si l'armadio-vita non e' più lo stesso ma io ho trasferito le mie cose nel nuovo armadio non provo emozioni non posso dire davvero di avere la vita che volevo ma le ho spostate e ne prendo atto con calma e con coraggio mi adeguo, ma la rabbia c'e' forse quando l'avro' sconfitta ma servirebbe un miracolo potrò dire che ne sono fuori, per ora prego perche' chi non e' più visibile mi dia uno sguardo e vado davvero avanti non posso fare altro:)

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Scelte fatte 
da piccola anche sul carattere, ricordo benissimo quei film in televisione in cui c'erano donne fragili e indifese tante che avevano paura anche della propria ombra e chiedevano aiuto al maschio alfa del film ( regista tendenzialmente maschile sempre negli anni d'oro del cinema americano), lui bello e aitante le salvava da ogni pericolo, lei lo guardava con amore infinito lui, si degnava di baciarla e compariva la scritta the end, raramente molto raramente negli anni 70 c'era una figura femminile forte nei film molto raramente per la verità, io ricordo benissimo la rabbia che mi saliva al pensiero che dovevi sempre chiedere aiuto anche per le cose che i personaggi femminili potevano benissimo affrontare da sola, credo di aver scelto di fare calamity Jane nella vita una volta da piccola che ho visto un vecchissimo film, una donna con la pistola che cavalcava e teneva testa ai cattivi, quella era la donna modello, non ho le pistole ma non chiedo facilmente aiuto prima provo a cavarmela da sola.

La buccia della mela cotta che il cane ha preso dal sacco della spazzatura non l'ho vista in terra e sono volata anzi scivolata di fianco destro sopra al tavolinetto in legno massello e cristallo, due costole che gridano vendetta a Dio, un gomito, il solito ginocchio destro gonfio come un pallone, un bernoccolo in testa, un gomito che per fortuna va meglio, un urlo di dolore assurdo nel rimettersi in piedi, ghiaccio e arnica e non mi sono fermata nonostante che ad ogni passo ululo.

Prove per quando sarò sola in casa e dovrò badarmi in vecchiaia e ho scoperto che sarebbe da denuncia chi ha inventato i pavimenti in maiolica vanno bene per i giovani non per le persone di una certa, su un altro pavimento non sarei scivolata, per il momento non posso permettermi di cambiare pavimenti ma giuro che da ieri guardo casa con altri occhi, sono pericolose le case ci dovrebbe essere la trasformazione per la terza parte della vita, quella in cui andrebbero elimintate le tende perche' non e' il caso di salire sulla sedia per esempio, vasche che vanno cambiate che non e' semplice uscirne, uhmmm della serie proteggersi prima dell'arrivo della stasi finale se ci si arriva, e va fatto in tempi in cui il cervello ancora e' nella terra di mezzo ovvero passata l'elasticità muscolare e le energie della giovinezza e non ancora in arrivo la parte finale ancora comando io, se non voglio diventare una fragile donna che chiede aiuto devo pensare anche a questo.

La vecchiaia del corpo, prendere visione dei limiti che verranno oltre a quelli che già ci sono non vanno evitati, non ho denaro per fare i cambiamenti ma sto valutando tutti i pericoli come facevo per i miei figli, un anziano va protetto come un bambino ma siccome chi ti e' intorno non capisce e' meglio che mi attivi da sola, se non voglio davvero fare la fragile donna dei film degli anni passati.

Proteggersi, badare a se stessi, i soliti discorsi, pensa ai figli, no penso a me a mettermi in condizione di non dover dipendere o stravolgere la vita ai figli fra qualche anno, una visione meno egoistica e più sincera, io non voglio diventare come tanti anziani che non sono abbandonati ma spesso ci finiscono perchè non hanno pensato a prepararsi il tempo finale pensando di essere autonomi per sempre.

Il mio mondo futuro se ci sarà dovrà almeno mettermi in condizione di vivere una giornata in autonomia e ci devo pensare oggi non fra vent'anni, una cucina con pensili bassi che non sia una sfida a prendere gli oggetti, eliminare tutto quello che comporta mettermi in difficoltà con i movimenti, una vasca da cambiare, metti che vivo da anziana una decina d'anni mica posso attaccarmi al telefono e chiamare stravolgendo la giornata ad uno dei figli, che se potrà venire dovrà modificare la sua giornata se non verrà comunque sentirà il senso di colpa, eh no vanno prese decisioni ma prima vanno trovati i soldi, in qualche modo farò oggi ci sono pavimenti che si inseriscono sopra a quelli esistenti e forse e' meglio anche muoversi guardando dove metti i piedi che così dolorante non sono bei giorni da vivere ma animo basta volerelo e crederci, ha sempre funzionato lo sarà ancora se voglio!

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Veder la vita  
scorrere in quella dei tuoi figli e nipoti, la famosa ruota che e' girata, vederli a combattere con quello che hai vissuto se lo guardi dall'angolazione del già vissuto anche con sfaccettature e tempi e modi diversi pensi che sei grata a te stessa per avercela fatta.

Impossibile per me non essere contenta di essere quassù nel tempo della maturità con tutti i pro e i contro e capisci che il tuo viaggio prosegue e deve essere comunqur di esempio per chi arriverà della tua famiglia dopo di te.

Non maschero niente, stanchezza, paura, difficoltà, mai mascherare se vuoi aiutare, un giorno leonessa un giorno perdente ma sempre a testa alta, mi piace confrontarmi con la mia famiglia senza imporre ma dimostrando con i fatti che e' dura per tutti ad ogni età, non voglio che finisca come con i miei genitori che non so chi erano, cosa sperassero, i rimpianti, le speranze, le paure e allora racconto me , speriamo che funzioni.

Sono in piena ristrutturazione stanza per le macchine, tutte messe in una unica stanza e 2 nella cassapanca a casa, l'età non mi consente più di stare in una stanza fredda e umida ho scelto la più riparata ma comporta uno spostamento pauroso di oggetti che 7 anni fa non mi hanno pesato al trasloco, ma le mie forze non sono più quelle, tutto sta a prenderne atto, la storia dell'infinita giovinezza e' una presunzione mentale, il fisico racconta un'altra storia e man mano che gli anni passano o ti proteggi o paghi di persona.

La mente fa progetti ma il fisico non collabora e allora prima che perda altri colpi meglio anticipare i progetti faticosi.

Sposto macchine, apro siti, scrivo, spiego modelli, bado alle esigenze familiari, alle volte non mi ricordo come mi chiamo dalla stanchezza e dai problemi, ma ora e' il tempo che posso ancora farlo a breve presumo che tutto cambierà, la storia lo faccio domani rimandare, non vivere aspettando il momento propizio, fesserie solo ora e' il tempo domani chi dice che ci sono, chi me lo assicura?

Progetti o semplicemente la sensazione che devo farlo, ecco io voglio esserci presente alle mie giornate che sono diventate di 5 minuti il tempo vola e' come se lo vedessi scorrere e va sempre più veloce di me, ci metto mille desideri che sono scritti dentro me ma arriva sempre prima lui a fine giornata io mi stanco molto prima e quindi sapendo che mi batterà alla grande ogni giorno di più perche' le mie cellule invecchiano più rapidamente, me la godo, ovvero cerco di attivare più progetti possibili, dopo la stasi di questi anni la discesa verso il ritornar bambina sarà inevitabile sono qui nella terra di mezzo fra una giovinezza andate e un deperimento naturale fisico in arrivo scusatemi ma non c'e' tempo per piangersi addosso, rimpianti veri nessuno ho fatto delle scelte ho pagato dei prezzi, ho ricevuto molto, so di aver fatto più di quanto potevo, la vecchiaia mi spaventa per la dipendenza dagli altri che gestiranno la mia vita e per la fragilità del mio corpo non potrò oppormi, quindi mi godo la terra di mezzo, mi spiace per chi lo occupa pensando a quello che non ha più a fronte di quello che perderemo forse e' meglio darsi da fare secondo la mia ottica di vita.

C'e' chi muore, chi sta male fisicamente e spiritualmente, ma c'e' anche chi e' vivo e vuol vivere le sue giornate secondo se stesso, e' quello che ripeto a chi non mi capisce, mica e' facile spiegare che tu non hai voglia di perdere tempo, non esci mai con le amiche, niente giri per vetrine, niente cinema, niente divertimenti, ma mica e' una patologia star bene con se stessi e sapere cosa si vuole veramente, io sto bene nella vita che mi sto costruendo ma non capisco perchè sembri che sia anormale solo perchè a me non va di perdere tempo in shopping o similari, lo faccio on line, scelgo con calma, pondero, e poi il tempo perso dietro a delle vetrine lo uso per altre cose, cambiano i tempi e io sono qui a badare che il nuovo tempo sia secondo me ancora comando io nella mia vita, gli altri aspettino le mie cellule che mi mettano su una sedia e non e' detto che io non prenda e me ne vada quando non potrò più gestire il mio tempo, non e' colpa mia se sto bene anzi benissimo con me stessa e i miei progetti e con il mio spirito mai domabile ....via vado a mettere ordine nelle macchine mi proteggo dai reumatismi che non e' poco :)

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Se non avessi 
scelto come ho scelto che vita avrei mi chiedevo ieri sera?

Figli sposati e nipoti se ne vanno io guardo la mia casa e penso che domani sarà duro riordinare il tutto e mentre sposto persone nei livelli del corso, e poi crollo con uno yougurt e una luna infinita davanti agli occhi sulla poltrona chiedendomi che vita avrei avuto se avessi fatto altre scelte.

I miei nipoti così piccoli ma con caratteri formati, decisi, la base ce l'hanno già il resto lo otterranno dalla decodificazione e applicazione di messaggi dal contorno familiare e sociale lo ricordo bene perchè tutto ha influenzato le mie scelte.

Da piccola ho capito che se non sai leggere e scrivere non sei nessuno e tutti si approfittano di te, era il tempo in cui i vecchi erano analfabeti e e i tuoi genitori in un mondo di campagna degli anni 60 ti urlavano di studiare, e io ho studiato al meglio di me !

Non volevo sposarmi perchè avevo capito che voleva dire avere un padrone una persona che avrebbe dominato comunque ogni mia libera decisione, ascoltando i pensieri delle donne cotte dalla fatica in quegli anni della mia preadolescenza.

Alla fine mi sono innamorata, esagerando mi sono moltiplicata, ho lavorato per 4 donne, non mi sono mai tirata indietro, nessun sogno della mia preadolescenza ho messo in pratica perchè la vita ti crea scenari diversi man mano che cresci, oggi quassù ringrazio la mia passione di leggere e scrivere, ringrazio la scelta del matrimonio ma sopratutto ringrazio l'unico arbitrio libero con cui sono nata la scelta del bene o del male, sarei stata una superba cattiva ma ho scelto un'altra strada.

Riordiniamo i giocattoli credo di averli odiati tutta la vita ma adoro giocarci con i mei nipoti, si ho fatto scelte sopratutto quella di una vita semplice semplice che alle volte e' così complicata che mi chiedo come faccia, ma esisto e sono senza rimpianti curiosa anche di capire come mi evolverò, la strada del buono non e' facile però non si e' mai soli e non sei mai davvero triste nemmeno nei momenti più bui e' come avere una forza in più, si rimettono i giocattoli a posto e si torna fino a sabato a vivere ogni attimo della propria giornata, potevo essere potente, ricca, molto egoista nelle mie scelte, ne ho fatte altre e mentre la piccola di casa mi ride mentro io canticchio una ninna nanna inventata sul momento e capisci che erano le scelte giuste quelle che hai fatto !

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