Creato ad arte seguendo uno schema e nascono punti fantastici ma prima devi comprendere i simboli che ti guidano e io questo l'ho fatto con umiltà con il solito sistema fai da te, dura e spietata non ci ho dormito sopra e alla fine ho vinto io e ne sono stata conquistata.
Sulla macchina come nella vita serve applicazione e pratica e nemmeno la fortuna e' uno di quei rari momenti che conti solo tu la tua esperienza la voglia di ruscirci e' la dominante non serve altro.
Ogni nostra azione richiede componenti collaterali, sulla macchina no, conta solo la tua intelligenza e la voglia di sapere e forse per questo resta la mia azione preferita io ed io e niente altro.
Il mondo va a rotoli verso un baratro senza ritorno, il grande cambiamento che invece di aiutare affossa beh allora che c'e' di meglio di uno spazio libero dove sei solo tu con la tua passione evviva il creare il mettersi in gioco senza essere che tu sola il giudice...mi piace tanto come esperienza!
Prendere due errori a macchina e trasformarli in una cosa viva e portabile non puoi farlo nella vita reale con gli errori veri ma in questo campo con un pizzico di esperienza si e per questo continuo a credere nell'isola che non c'e', l'isola della fantasia dove tutto e' possibile.
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Ho provato a non scriverla, o meglio non era tempo e non lo sapevo mancava un'esperienza particolare, quella dei punti mai provati.
Quando ho comprato la macchina era perchè non avevo pazienza con i ferri e con l'uncinetto beh il tempo era troppo per creare qualsiasi cosa quindi ho anche rifiutato i punti che mi facevano, secondo me, perdere tempo.
Se vuoi scrivere devi conoscere a fondo e su tutta la proiezione di una potenzialità di una macchina quello di cui stai parlando.
Racconto la storia di un rasato rovescio che poteva vivere sereno con tanti punti ma alla fine casualmente incontra il rasato dritto e fra loro scoppia la passione dei punti e ma scoppia anche per me come una droga mi metto umilmente a macchina ogni giorno mi incavolo con me stessa se non capisco il grafico ma ho ripreso colore al viso e il sorriso nonostante i guai giornalieri.
Poi ovvio una fuga sulla macchina la fai senza creare non sai vivere e tutto fa magia per condividere ancora di più con gli altri e meglio la tua passione!
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Beh se devi farti male fallo bene anche in questo sono precisa, e così mentre stai vivendo i 15 giorni di passione di ottobre e si rivivo il dolore della morte di mia madre e di mio marito, nonchè quello di mia suocera tutti condensati in un triduo a giorni alterni io ho deciso che non donerò al dolore la mia mente e così si prosegue lo stuido dei punti che conosci di meno e siccome mi serve una grande attenzione e concentrazione come se non bastasse uso la macchina per filati grossi che conosco di meno e vai sono così tesa ad imparare per scrivere e mi stanco così tanto che quando arriva il dolore a bussare io crollo dal sonno e dormo, di giorno quasi ubriacandomi penso a come spostare maglie... non so come uno psicologo vedrebbe la cosa ma io sto ottenendo il risultato che voglio non permetto al dolore e al rivivere il momento di mangiarsi i miei giorni.
Lo spreco dei giorni parliamone, se ne sprecano così tanti lasciandosi vivere e non vivendo che e' il peggior furto che si possa subire e spesso ce lo facciamo da soli, quando l'ho capito ho messo l'antifurto, mi sono protetta ieri giornata nero nell'album dei ricordi insieme ad oggi ma un semplice punto in cui sposti le maglie con un grafico da seguire ed io mi sbaglio ugualmente aiuta ma aiuta proprio come una porta blindata e così io china sulla 230 passo 3 combatto la mia battaglia dei ricordi e preparo il mini corso per esercizi pratici 2 questa volta sono matta ma faccio uscire insieme la guida e gli esercizi pratici e oggi sperimento una sciarpa da bambina su quello che ho imparato nell'ultima settimana niente di complicato quello lo lascio a chi ha più pazienza di me io curo solo la mia anima, ottobre deve passare e il sorriso non mi si deve spegnere in viso, perchè la vita e' vita e va onorata l'unica cosa certa in questo nostro mondo non è se si nasce ma certo e sicuro e' che si muore prima o poi torniamo a casa da dove siamo venuti ma nel frattempo vivo e via ti alzi presto perchè la sciarpina per il compleanno di una bimba che non apprezzerà ma che fa felice me farla mi attende...terapia d'urto del giorno in cui vedi tua madre in una bara, nemmeno sembra lei e ma è anche il giorno in cui ho deciso che si vive al meglio ogni attimo che mi e' concesso, ci vuole un grande dolore per capire le cose nella gioia non si comprende il valore della vita, ci vuole un mazzo di fiori neri della morte per capire che grande dono e' la vita e io ora lo so e combatto a modo mio1
Baci, tanti baci mamma ovunque sei un'unica parola ...grazie... prima poi arrivo ma non è tempo ancora
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Se hai deciso di raccontare i Punti & i disegni di una macchina nella quarta guida li devi prima affrontare tu e io cordialmente li detesto da sempre so come farli ma non mi sognerei mai di metterli in pratica in un modello ma a macchina ci devi andare se vuoi comprenderne le difficoltà, ma sono certa che a macchina ognuno ha le sue tecniche preferite io sono quella delle schede, dei disegni dove non devo spostare maglie, fare fori, portare dalla prima alla secondo e viceversa.
La macchina cura la mia anima da sempre e lo sta facendo anche in questi giorni e casualmente o volutamente mi sto scervellando sugli schemi di trecce e rombi ed è una benedizione perchè ottobre a casa mia e' il mese dei morti sopratutto i primi 15 giorni, madre, suocera, marito perfino il cane se ne sono andati sono passati oltre e il dolore giorno dopo giorno di solito si mangia la mia vita e affrontare qualcosa che non mi piace richiede grande concentrazione e questo fa bene al dolore che così riesco a tenerlo a bada.
Non mi fisso sul dolore perchè ognuno di noi ha la sua strada e quando giunge al termine non possiamo che prenderne atto, questo è il pensiero logico poi però c'e' quello emozionale che si mangia la tua vita e quindi ben vengano i rombi.
Non mi piace incrociare le maglie con i punzoni non ho la pazienza e' un lavoro certosinico da ferri da calza più che da macchina e io i ferri li detesto hanno il potere di innervosirmi come poche altre cose, ma se la guida vuoi scrivere devi farlo.
E' strana la vita io di scrivere guide non ci avrei mai pensato, mettere ordine nella maglieria poteva farlo qualcun altro eppure è toccato a me perche' un conto e' scrivere un articolo su un blog e su un sito e un conto e' scrivere un libro dare ordine e sequenzialità alla maglieria. Si poteva fare meglio, se scrivessi oggi li farei diversamente ma tutto sommato c'e' tutto quello che può servire per muoversi guidati se interessati veramente.
Non capisci perchè "senti" di dover fare una cosa ed io lo sento forte e profondo l'ho raccontato tante volte che avrei guadagnato molto di più creando la decina di modelli che avrei fatto invece di scrivere eppure documento word alla mano, macchina fotografica accanto lotti ore per spiegare un mondo complesso e mentre scrivi mille modelli bussano alla tua mente, il cielo doveva darmi anche il dono del disegno così su delle figure avrei disegnato anche i punti e i disegni creando modelli sulla carta ma per quello credo che provvederà ci sarà pure qualcuno che se la cava con la matita e mi crea una serie di bozzetti mi sono detta qualche giorno fa ma la risposta e' arrivata da sola, ragazza puoi fare anche questo trova un altro modo e alla fine non ti importa del bozzetto ma del punto e ho risolto anche questo problema.
Andiamo quello che sento è portare a compimento quello che ho iniziato scrivendo e raccontando la maglieria è dura non è semplice per niente ma va fatto lo sento e poi se allevia il dolore di questi giorni ben venga
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E' nata come voleva lei ha guidato fin dal primo pezzo ed io volevo un'altra cosa, ma i modelli come la vita vanno come vogliono molto spesso.
Ho lavorato a vuoto mi dicevo ma volevo capire come finiva che si era messa in testa di essere, ed in teoria è tempo di risveglio nel senso maglieristico, so quello che mi serve ma a condurre il gioco come la mantella e' la vita.
Sono come al secondo pezzo della mantella quando ho capito che prendeva forma nonostante io non sapessi cosa ne voleva nascere, ogni mia energia e' ferma a tenere d'occhio come vanno le cose al Ristorantino del terzo figlio perchè in base a come andranno si deciderà anche la mia di vita.
Niente progetti lascio che la vita scorra e crei i suoi pezzi io mi limito come per la mantella ad assemblarli ma decisamente come ruolo mi sta stretto ma non posso farci niente così è!
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