OR e MIA 
Chi scrive sa quanto sia difficile che sia un blog o una guida fotografare modelli e spiegare.

Se sono grandi si perdono particolari, li rimpiccolisci e non rendono l'idea.

Sono rimasta bloccata un bel po' quando ho deciso di spiegare le gonne su come fare per rendere in foto bene i vari passaggi, da grafico e' facile e mi sono imparata da autodidatta con supporto amica dalla Germania a farli, non saranno eccezionali ma rendono perfettamente l'idea del modello. Restava il dubbio sul modello eseguito e sopratutto se parlo di 10 tipi di gonne prima di farle tutte passa un anno e spesa non indifferenti in filati che davvero la guida non ripagherebbe.

Poi era come l'uovo di Colombo facciamo gonne su misura per bambole e cerchiamo la bambola su Amazon.

Non ho trovato molto ma io confido sempre che se l'idea e' quella giusta l'universo si attiva ed e' arrivata lei nella sua scatola con il suo giacchino di lana e il vestito, 13 euro e mi sono trovata davanti la soluzione del problema-

Vestire una bambola o una donna le regole sono le stesse e così da campione ho fatto la mia gonna dritta la mia prima gonna dai miei lontani 16 anni.

Adoravo a quell'età vestire la mia Tania, l'antenata della più famosa Barbie.

La sarta e la maglierista di famiglia erano felici di togliersi qualche avanzo ed io non certo con la sicurezza di oggi ci passavo intere serate e mia madre non capiva terrorizzata che volessi smettere di studiare per fare la sarta.

Giocavo non sapendo che poi sarebbe diventato comunque la mia vera vocazione, il diploma l'ho preso ma sono qui a 61 anni a vestire ancora le bambole anche se mi servono per illustrare una guida come nessuno l'ha mai scritta.

Le prime 3 le ho scritte per amore degli altri per aiutare a mettere in luce le prime basi, le prossime le scrivo per me perchè resti al mondo un valore aggiunto anche se nella maglia a macchina perchè chissà che un giorno non siano una benedizione per qualcuno quelle tante pagine che mi costano sudore tanto sudore.

Il sorriso sulla casualità in un giorno di fine agosto con 39 gradi all'ombra sul termometro del terrazzo 16 - 61 sono sempre a vestire bambole solo che in mezzo ci ho messo una vita di studio e di emozioni... e andiamo avanti che il cielo sa quello che deve fare ed io confido in lui e finchè ho respiro lotto per lasciare qualcosa di buono quando mi chiameranno in altre luoghi!






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Questione di energie 
Il caldo non smette ma smetto io e mi sono stufata di vivere rinchiusa come una talpa nelle ore pomeridiane e allora ho preso Paint e ho iniziato a studiare dalla base, grafici e disegni poi passo a programmi più precisi.

La mia mente cerca appigli contro il caldo, cose piacevoli che non abbiano un dispendio fisico e scrivo di gonne dritte per spiegare poi tutte le gonne perchè alla base c'e' un rettangolo che si trasforma.

Domani arriva la mia bambola manichino per modelli mignon perchè per spiegare devi mostrare e parte un'altra sfida con me stessa.

Chi te lo fa fare, mi dicono tutti come sempre, disperdere energie che potresti usare per te, magari una bella passeggiata con il cane invece di preoccuparti di mostrare la maglia a macchina nelle sue forme...il consiglio sarebbe buono ma esco lo stesso a passeggio a fine giornata serenamente quieta di non aver partecipato al massacro generale della vita ma di aver costruito nel mio piccolo una bolla di gioia per qualcuno, in fondo la vita e' tutta qui ...attimi di coscienza che canta e balla per quello che fa.

Torno in pista appena il caldo si quieta ma sono felice di imparare cose nuove ogni cosa che imparo apre nuove possibilità ... la vecchiaia del fisico non posso fermarla, sempre terra per i ceci diventerò come si dice da noi ma la mente la voglio splendente e non mi importa chi mi capisce o meno, l'importante e' che capisco io le motivazioni e stia in pace con la mia essenza!



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Manca poco 
Il caldo ha fermato ogni mia attività, perchè fino a 35 gradi riesco a badare a tutto, casa, animali, persone ma oltre il mio fisico perde energie.

Ieri sera mi sono accorta di quanto si siano accorciate le giornate, delle piante che cominciano a prepararsi al riposo, storni litigavano il posto sugli alberi del viale, gli animali stanno preparando la massa grassa per l'inverno. Preparativi al cambio di stagione anche se prevedono minimo un'altra settimana oltre i 35.

Manca poco ma sono sfinita quindi per superare l'attimo mi attacco alla speranza che il caldo infernale per gioco forza deve lasciare il posto a temperature più vivibili.

Sono passata a prepare una sciarpa regalo per un'amica di passaggio e andiamo spero verso momenti migliori, manca poco davvero e ho tanti progetti per il sito e non solo.



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Una bella esperienza 
C'e' chi nell'estate infernale la più calda secondo la paleoclimatologia degli ultimi mille anni, può partire per luoghi freschi, chi cerca di adattarsi alla situazione e sopravvivere al meglio. Io appartengo alla seconda possibilità e sono anche di nonna - sitter il che vuol dire per qualche giorno a settimana trovare le forze di una trentenne con il doppio degli anni.

In tutto questo come mio solito, con un caldo assurdo che solo che vive al centro-sud Italia può comprendere appieno quando la pelle sembra staccarsi per tanto e' il calore intorno a te e la gola si secca e anche parlare diventa una fatica io uso la maglieria per darmi la forza di finire di vivere la giornata.

Io la passione del cambiacolori non l'avevo davvero ero sempre molto veloce nel cambio di filato nel beccafilo, ma da quando ci ho preso la mano e ho superato il mio rifiuto a priori e' diventata una droga, tutto diventa facile e veloce e mi aiuta a sopportare il caldo infernale e tutto il resto.

C'erano schede semplici e di grande effetto ma cambiare il filato ogni 2 giri diventa faticoso con il cambia colori ho capito di essermi aperta ad un'altra avventura. Non dico che non sento il caldo perchè e' inaudito il calore che ci circonda e' come se fosse un'essere tangibile, lo senti arrivare e girare intorno a te ti sembra di riuscire anche a toccarlo con mano, ma darsi la spinta per bucare una scheda o andare a macchina per delle campionature aiuta la sopportazione!



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C'era una volta 
C'era una volta l'estate, stagione calda ma non infernale, solo quando le temperature si abbassano capisci come era bella l'estate dei tuoi ricordi e mica di secoli fa.

Ti alzi spaventata a morte dalle previsioni meteo che per la prima settimana di agosto danno una minima di 24-25 gradi e una massima di 39- 41 gradi. Ti sale una gran paura perchè va sempre peggio ma te la presentano come una cosa normale, una delle tante novità dei nuovi tempi.

E' vero non puoi farci niente se non subire la situazione e sei pure fortunata puoi vivere quasi normalmente, se non fosse che cerchi ossigeno nell'aria, che ogni più piccolo sforzo diventa un'impresa anche superare la giornata che diventa lunghissima come a non finire mai.

In uno scenario del genere tu ti attacchi con la mente ad altri progetti e ti sfidi su cose che non sai fare bene perche' almeno ti concentri e tutto passa prima.

Il cambia colori della prima frontura, non l'avevo mai preso in visione veramente ma mi sono imposta di conoscerne tutte le sue funzioni.

Sono partita dal rasato rigato, passata per il cambia colori su schede maglia a pieghe, a fili passati e poi lo jacquard sia normale che con il puntino ( devi lasciare liberi i filati per fare il rasato normale ma mandare avanti la scheda).

Scrivere una quarta guida oramai credo che sia il diario di bordo per esplorare io per prima le varie possibilità di una macchina, una conoscenza personale che racconti su un documento word.

Alle volte mi chiedo se non era meglio quando si creavano modelli scervellandosi sui punti che conoscevi, poi cancello il pensiero, sapere ti apre la mente anche se fuori c'e' l'inferno di calore e tutto brucia.

Mi sono concessa alcuni giorni di vacanza ho fatto finta di non vedere e sentire niente ora devo risvegliarmi e tornare nel mondo reale, ma c'e' sempre una macchina a coprire con gioia i momenti di sconforto a guardare come il mondo va verso tempi peggiori e torna la speranza!



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