E' stato un anno niente male quello dei miei 64 anni.
Il compleanno l'anno scorso l'ho festeggiato per fortuna con mia figlia che vive ancora con me, domani 30 marzo replica ma mai nessun anno ha creato tanto interesse nella politica, nel giornalismo, nella sanità. Non dimenticherò gli urlatori politici, i giornalisti che non sapevano nemmeno di cosa parlavano ma ho vissuto un anno in trincea. Io ho chiuso casa ai figli prima che il governo chiudesse l'Italia, mi sono tolta ogni possibilità di contatto ma in cambio un paio di finestre sulla strada hanno aperto uno spiraglio magnifico di buste legate e passate al postino, di saluti a distanza ma ogni giorno chiacchiere con i vicini e i corrieri che mi portavano il necessario comprato on line.
Il cane e' diventato anti virus, come una persona si avvicina durante le uscite davanti al mio portone di casa, la inchioda a distanza come se avesse seguito e capito tutte le restrizioni e il pericolo. Insomma ho vissuto, ansia, dolore e preoccupazione come tutti ma con il cuore e la mente in pace.
Poi arriva lui il multi vaccino che ci salverà non da prendere il virus finche' circolerà ma forse meno potente e forse non moriremo e si attende il turno.
Dovrei dire che non e' stato un grande anno, ma sono viva, sono piena di voglia di vivere e siccome dice che i 65 sono l'inizio del tempo per andare via, io voglio godermi gli attimi concessi e ho deciso che si balla e si gioca nella mia vita a modo mio con i miei mezzi.
La vita prima o poi riprenderà il suo corso ma io inizio prima che il tempo non va sprecato e mi alterno fra macchina, terrazzo, doveri domestici, supporto ai figli, nonna per telefono e chat, ma riapro il web almeno posso tornare a mostrare senza sentire che manco di rispetto a chi magari voglia di giocare con i fili non puo' davvero assecondarla.
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I colori a se non mi procuravano gioia, ne voglia creativa ma mischiati una sorpresa per gli occhi.
La vita e' così per fare l'arcobaleno ci vogliono 7 colori ed esce la luce.
Non so cosa ci attende, come il mondo cambierà e cosa ci troveremo alla fine della pandemia, la speranza quella di un mondo migliore di prima, in realtà cambierà poco e forse saremo peggiori. Nessuno lo sa ma ognuno di noi puo' deciderlo con le singole azioni ora.
Il cuore vorrebbe fare, la mente gli dice di aspettare che sprecare energie non conviene non sapendo se e cosa troveremo in fondo alla camminata che stiamo facendo.
Vado in vacanza con la mente, mi godo ogni attimo della giornata poi farò il vaccino al mio turno e se apparterrò alla categoria che l'organismo lo rifiuta e me ne andrò almeno non avrò rimpianti.
Ho dato a tutti quello che potevo, non mi sono risparmiata, ho la coscienza in pace ma ora gioco in attesa che il mondo decida che fare della vita.
Gioco con l'intarsio con le macchine, sto a casa e apprezzo ogni attimo e ogni mio respiro. Sono in cammino, il mondo fra qualche mese mi dirà come e' la nuova realtà ed io voglio esserci.
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E' come se il mondo stesse affrontando una lunga notte, buia e con tanta confusione e tu dentro questa notte preghi e speri che prima o poi la vita riprenda il sopravvento e ci si risvegli una mattina in un mondo magari sconosciuto ma che ti faccia sentire nelle vene la gioia di vivere.
Sono mesi che non esco se non per qualche necessità e veloce come il vento, sono mesi che non stringo al petto i miei nipoti, sono mesi che combatto e rispetto le regole se anche alle volte sono confuse e discordanti.
Sono arrivata al punto di usare quello che so fare come un gioco di una bimba che non vuol sentire nessuno e scappo dentro me alla ricerca di quello che mi piace perchè ho le mani legate, la nostra vita appartiene alla situazione.
Ringrazio il cielo che non cadano bombe, che tutto sembra come sempre anche se niente e' come prima ma dobbiamo aspettare che il mondo si converta a non so quale nuova forma di vita.
Consolatorio e' che anche chi dovrebbe avere le idee chiare e' maledettamente confuso ed e' una lunga notte dove l'unica cosa che puoi fare e' non farti mangiare da un virus e sopratutto tenere i nervi saldi o si finisce male.
La maglieria la uso ma non riesco a darle quella forma che vorrei, e' diventato un modo per non impazzire e non pensare a come e cosa mi aspetta.
La speranza che passi c'e' e per questo non ha preso il sopravvento lo sconforto e continuo a giocare con i fili e mi aggrappo a loro che sono il continuo del tempo che non c'e' più.
Mi finisco a passare il tempo quando a breve saranno 65 primavere e di tempo non ne ho più molto, almeno non come vorrebbe la mia mente.
Niente sconforto creo per il piacere di poter ancora decidere qualcosa finche' mi sarà possibile e tengo a bada la paura finirà la lunga notte dell'umanità prima o poi ed io vorrei esserci!
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Quante parole dall'inizio dell'anno, quanta confusione, quanti morti, quanta gente in sofferenza, quanta confusione e io mi sono ritirata nel mio mondo.
Se hai una passione che trascina che mette un pizzico di gioia personale nel caos di un futuro che sembra nessuno sappia affrontare e che tutto dipende dalle azioni di tutti, che invece di unire la paura comune divide, tu sai che un'unica cosa ti porta fuori dall'incertezza: la tua passione, che ti regala attimi fuori dal tempo che vivi.
Intarsio non e' una passione e' una sfida, proprio non riuscivi a fartelo piacere e allora sei andata a rispolverare altre passioni antiche quelle che le giovani leve non sanno cosa sia: il ricamo sulla maglia.
E mentre si promettono miracoli per tutti e tu invece sai che siamo incasinati fortemente ma sopratutto confusi e dediti al solito sport, i forti schiacciano quelli più deboli, torni a lavorare per il tuo spirito e attendi che le cose diventino più chiare.
Non so come finirà ma certo è che voglio arrivare a vederne la conclusione e da viva di questo tempo in cui nessuno sa più che fare e ti alterni fra macchina e antiche tecniche, preghi e speri.
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L'anno che ci ha portato disperazione e tanta paura e' andato via, il calendario nella raccolta carta ma ha lasciato tanto di se da non riuscire a dimenticarlo per tutta la vita.
Insieme si e' sofferto ma insieme ci dovremo svegliare e creare ognuno con i suoi doni il nuovo tempo ed io inizio da oggi.
Ho creato infiniti oggetti, indumenti per me, per la casa l'anno passato. Ho tenuto a bada le angoscie tessendo fili antichi che andavano finiti e non ricomprerò niente finchè non avro' finito l'ultima rocca.
Sono fili di un passato che non tornerà, hanno visto morte e distruzione di un tempo costruito con amore, ora stanno diventando oggetti, tanti regalati per donare un attimo di gioia, molti indossati o usati per la casa e vado avanti ma torno a parlare di maglieria e come sempre lo faccio per amore e' l'unica cosa che so fare parlare di quello che amo.
Chiuso l'anno con due piccole bandane per le nipoti , la KH 910-lady D e' la mia sfida attuale e me ne sto follemente innamorando e iniziamo che le chiacchiere stanno a zero e qui dobbiamo creare il nuovo ed insieme che da soli non si va da nessuna parte, siamo tutti uniti dalla parola vita la preferisco di gran lunga alla visione della parola morte.
Lucidiamo le armature e andiamo ognuno di noi fa la differenza!
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