Il sito, il blog, il canale di youtube, tutto ruota intorno alla passione che una mia amica definisce "stampella" della mia vita per sostenere negli anni il peso di una vita di fatica, dovere, malati, morte, insomma come ho sempre detto l'isola che non c'e', dove scappare io e la mia fantasia a studiare e a fare.
Alla fine la stampella non mi serve più e' che tu ti ci sei abituata alla stampella, mentre tutto cambiava intorno a me sempre con la stampella andavo in giro e facevo tanto per tutti per non pensare a tutto quello che mi procurava dolore.
Ieri mi ha ha detto mia figlia che se io sono le creazioni-OR non vuol dire che sono una creazione ma il plurale in tante cose diverse che mi appassionano.
Metto la stampella da parte, posso scegliere io a cosa dedicarmi in cambio di una nuova spinta vitale, perche' sperimentare quello che ti piace e' arricchire lo spirito e sentirti viva anche se il mondo ti fa una gran paura perchè tutto quello che sognavi per il resto della tua vita te lo possono togliere in un istante senza che tu possa opporti, ma anche il mondo può essere privato di potere e dover accettare, pensandoci bene siamo alla pari come imprevisti.
Io non mi sento vecchia con le mie 69 primavere e se penso che al massimo ne avro' ancora una quindicina, salvo imprevisti e chiamate all'improvviso, ho deciso di lasciar andare e godermi ogni singolo giorno, io la mia mente e le mie mani e grazie al cielo il web che mi permette di studiare tecniche nuove.
Me lo sto ripetendo da quando hanno scambiato i doni al web sulla maglieria per tutto e' dovuto senza un grazie e se non rispondo velocemente gli insulti.
Mi spiace per il mondo io sono se so e' perche' ho studiato, provato, sbagliato, speso tanto denaro per essere quella che sono , quando mi hanno trattata come uno straccio ho fatto un passo indietro, quel passo mi ha aperto un mondo diverso e nuovo.
Posso imparare ogni cosa che mi procura gioia che illumini le mie giornate, da qualche mese sono alle prese con i colori su tele numerate che io mi limito come dico sempre a pennellare, perche' non ci vuole una gran maestria a seguire dei numeri e a riempire gli spazi di colore ma lo trovo estremamente appagante e la maglieria l'ho lasciata andare, ogni tanto mi serve qualcosa e vado a macchina ma non e' più il mio pensiero fisso, del resto c'e' talmente tanto nella rete che solo chi non vuole non riesce.
Caro blog e lettori, che dire dopo quasi 25 anni ho visto nuove cose all'orizzonte che mi appagano tanto, si cambia ogni giorno ed io voglio sperimentare per cui condividerò quello che mi piace volentieri dal mio forum, dal sito, dal canale, una volta saranno fiori di carta, un'altra vetro dipinto, tele colorate, io sono tante cose ma credo che quando ho trovato la definizione per il sito non immaginavo oltre la maglieria ma sono in pieno fermento e me lo godo, perche' anche un paio d'ore fra dolori e problemi dove scappare rende la vita degna di essere vissuta.
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Erano gli anni d'oro della maglieria, come arte più che capi da indossare, mi sono formata a quella scuola visiva che usciva fuori dalle riviste e dalle vetrine.
Capi importanti, ricamati, intarsiati, filati che iniziavano ad essere altamente pregiati, anche quelli industriali.
Mi sento fortunata per aver vissuto quel tempo tanto da innamorarmi della maglieria e avere da qualche anno una macchina ha lasciato la sua impronta nella mia visione della maglieria.
Nessuno ti spiegava niente, le riviste costavano tanto e tu interpretavi e studiavi i modelli oltre le spiegazioni.
Oggi è talmente facile trovare informazioni sulla maglia a macchina che non riesce solamente chi ha comprato una macchina solo per curiosità.
Mi e' presa all'improvviso, il bisogno di tornare a quegli anni d'oro, dove dopo aver finito i lavori e doveri familiari ti rialzavi per studiare come fare a macchina magari un punto o un modello. Tante ore di sonno rubate per capire.
Oggi non rubo più il sonno per la maglieria, ma mi piace mostrare quello che una volta era normalità tanto per non dimenticare.
Si va di applicazioni e ricamo, di disegni antichi, lavoro in corso, vedremo che ne nasce, ma il cuore torna sereno rassicurato dai disegni di allora e dai ricami.
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Uso le mani per non farmi prendere dallo sconforto e di corsa che se finisce tutto all'improvviso non voglio rimpianti.
Io ho il sogno di uscire di scena quando lo desidera la vita fiera di me, a testa alta e siccome mi sento come su un autobus in cui il guidatore non conosce la strada meglio non pensarci, tanto guida lui ed io seduta al mio posto creo.
Uso quello che so fare per illuminare qualche ora della giornata per non soffocare nelle brutte notizie.
Sono tornata a creare da un po' ma non mi limito più alla maglieria o in funzione di essa, mi piace sfidarmi, unire quello che so fare.
Funziona il sistema di scappare nell'isola che non c'è dove nessuno soffre, muore di fame, piange e si dispera, nemmeno il mio cuore.
Nessuno si salva da solo ma alle volte da soli si riesce a fare molto per non stare peggio.
Sono tornata a fare a dare sfogo ai miei pensieri che sono belli e pieni di amore per questa vita, nessuna bruttura di azioni umane mi farà cambiare idea sulla bellezza magnifica di essere viva.
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E fai il video lungo lungo del punto ragno, lo devi fare 3 volte, non c'e' sincronizzazione fra le immagini del passaggio del carrello e il suono, niente da fare, ci passi due mattinate e allora vai di macchina fotografica che però non scarica le immagini. Va bene, mi dico lo descrivo a parole il punto ma alla fine capisci che scrivere non e' immediato come le immagini e vado a comprarmi un po' di filato per capire che cosa c'e' che non va.
Quando le cose non riescono so che il problema e' mio non dei mezzi e poi capisci quando alle 11 di sera metti l'ultimo punto ad un modello.
Fare e' diventato basilare prima di spiegare, deve nascere il capo da dentro me e poi posso pure spiegarlo ma in questa fase della mia vita diventa essenziale fare e creare, lasciare che quello che sento esca fuori perche' nella maglieria ci vogliono buone mani e miglior vista e tutto questo risente del passaggio lineare del tempo che se ne frega se tu vuoi fare le energie scemano in fretta ed io sono sempre affamata di sapere e creare.
Ho sciolto il nodo, prima si crea e poi si spiega ma prima si appaga il mio spirito e una rocca ha fatto chiarezza in me.
Non vendo quello che faccio, lo regalo quando trovo che possa essere indossato da chi lo sa apprezzare, devo vedere quel bagliore di gioia negli occhi quando vede il modello o aiutare magari chi ne ha bisogno.
Io creo per amore, non posso commercializzare quello che è un dono, quello che nasce e' una parte di me che non va in vendita ma deve procurare gioia e amore in chi lo riceve.
Ho trovato il modo per vivere bene la terza età, ma da quando ho scoperto che ne esiste anche una quarta e una quinta per una bella fetta di umanità ci vorrei arrivare ma con brio creativo.
A me non interessa il plauso di chi mi circonda a me serve il mio applauso quando ho finito a me stessa, inneggio al piacere di fare quello che sento.
Trovata la strada giusta per me in questo momento, inizio a percorrerla poi sia quel che sia a piacere dell'invisibile che gli uomini contano quanto il due di denari quando regna bastoni e non sei di mano a briscola. C'è altro che regola la vita qualcosa che non vedi ma che se ti soffermi capisci che e' reale e nel mio caso è la scoperta che se esprimi cio' che senti torna a filare tutto liscio!
Vado fotografo il modello, spiego e metto nel sito e riprendiamo il cammino creativo.
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L'anno va come le azioni degli uomini lo creano, per me non e' la vita o il destino ma ogni singolo pensiero crea una realtà o un'altra e le azioni fanno il resto.
Mi sono chiesta io che voglio fare, creare pensieri e azioni negative o costruttive?
Gli ultimi anni sono stati molto difficili fra salvarsi dal virus e tutto quello che ha comportato, poi sono arrivate le guerre, le ansie, le paure, perchè se non sei giovane e con precisi obbiettivi mica e' semplice vivere MA un anziano, quello che ha molte primavere sulle spalle, ha una marcia in più, perchè ha vissuto molto, attraversato mari in tempesta e ha visto albe e tramonti di lotta continua per la sua vita e si va avanti pensando che ogni tempo che vivi ti mette alla prova ma devi decidere tu come viverlo.
La macchina o la mia creatività assetata di sapere mi aiutano molto e con queste armi vado avanti e prendo in consegna altro tempo di un nuovo anno che mi auguro mi venga concesso fino alla fine.
Ho iniziato l'anno con un punto nuovo, particolare, e così voglio proseguire, ascoltando la mia passione di conoscere e trasmettere, poi sia quel che sia.
Non posso oppormi a quello che altri decidono di fare ma posso lottare con le mie armi mantenendo integro il mio pensiero di base di fede, speranza e carità e per carità intendo mettere in pratica i miei doni e gioire dei successi degli altri per prendere forza io.
Mantengo il cuore saldo nei suoi valori e via verso nuove gioie che i dolori li procurano gli altri quelli stolti che non sapendo come fare fanno male ma io piccola donna di quasi 68 primavere non molla continua ad imparare, gioire delle piccole cose, desiderare la salute e lavorare per mantenerla soprattutto quella mentale che se la curo non mi molla e sarò padrona di gestire le mie azioni fino alla fine delle energie che la vita mi concede.
Buon nuovo anno creativo, metto in video il punto che ho imparato e via verso nuove scoperte!
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