Mi arrendo alla mia natura 
Ho pensato di uscire di scena, di dedicarmi a quello che mi piaceva uscendo piano piano del web, secondo me avevo dato tanto nella maglia a macchina, anche troppo, tanto da perdere lo slancio creativo.

Ho inforcato i pennelli, la penna da diamantini, l'uncinetto, insomma ho spaziato mantenendo si le macchine attive ma a cercare di capire cosa ci fosse dentro me, cosa si era spento o mutato e cosa volevo fare.

Ho un rapporto colloquiale continuo con me stessa, se non mi mento vivo bene e mi dono speranza da sola.

Mi hanno regalato tele bianche, tanto per giocare con le rimanenze dei colori e ho lasciato che i colori guidassero ed io ho atteso, ho usato tanti grigi, brr mi fanno paura anche quando sono triste figuriamoci se voglio sapere come sta la mia energia e ci metti un tocco di giallo e poi vai copri i colori, uno dopo l'altro, un paio d'ore dopo hai passato tutte le scale di colori e anche i colori primari e scopro che....sono viva e vitale!

Mi riprendo le mie passioni a 360 gradi, unico scopo: divertirmi e vado ad iniziare con i video sull'uncinetto e poi vedremo si va a giornata!




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Uncinetto primo amore 
Di anni ne ho 68, tengo in mano un uncinetto da quando ne avevo 9-10 e da dietro le spalle di un'amica di mia madre (perchè così si imparava l'uncinetto) ho deciso che volevo imparare.

Spicciative allora le donne, se volevi imparare guardavi e provavi, altrimenti affari tuoi.

Io quando mi metto in testa una cosa può togliermela solo qualcuno dall'alto perchè se veramente mi interessa non riesce a distogliermi nessuno.

68 anni dopo sono a dirmi che i canali, gruppi, video sono a migliaia nella rete che senso ha impiegare tempo e denaro per mostrarlo sul mio sito.

La risposta è la stessa della maglia a macchina, per amore, un modo di ringraziare quel pezzetto di metallo che ha rallegrato prima le mie noiose serate invernali, la tv in bianco e nero aveva 2 canali e i film una volta a settimana, una noia mortale.

La noia la considero il grande motore per ampliare interessi e la mente, di giorno, studio, letture, bicicletta, amici, di sera uncinetto.

Mi hanno salvato le prime riviste qualche anno dopo che chiedevo all'edicolante del mio piccolo paese, non sapeva se esistevano ma me le avrebbe fatte arrivare se esistevano.

Bello aprire un video in rete e trovare quello che serve vero? Mica facile nei primi anni 70 in un piccolissimo paese procurarsi una rivista e con costi non proprio adatti ad una tredicenne di allora.

Sentiti ringraziamenti a mia nonna Maria Grazia alla anagrafe, Marietta per tutti che capito il tutto mi sosteneva economicamente nella speranza che le facessi uno scialle.

La stessa nonna che metto in croce con le matasse di cotone egiziano, fino fino qualche anno dopo per dei lavoretti con cui mi pagavo piccole spese, tipo un libro o un'altra rivista.

Lei paziente mi teneva, seduta dove capitava,(una mai ferma per questo da ammirare, indovinate a chi somiglio di carattere?) la matassa per ore o ci scambiavamo di posto e lei faceva il gomitolo e ci si raccontava storie del passato, o meglio lei raccontava ed io ascoltavo divertita, quando sai raccontare anche l'aneddoto semplice diventa interessante e lei lo sapeva fare bene.

Non l'ho mai lasciato l'uncinetto ed eccomi qui decenni dopo a dare il via a qualcosa che mi fa piacere fare mantenendo il contatto con la maglia a macchina come sempre.

Ho ampliato il sito con le mie passioni, mi sento ora veramente contenta di condividere poi ognuno ne ricava quello che vuole, io come nonna Marietta racconto storie spero piacevoli come le sue che raccontava a me!





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Antò fa caldo 
Era il tormentone estivo di quasi 25 anni fa, di una marca di bevanda fredda, ogni tanto mi viene in mente e allora pensavo davvero che facesse caldo ma questa di estate nemmeno una cisterna della bevanda fredda avrebbe dato sollievo.

Dura per il mio fisico tenere temperature così elevate per così tanto tempo di seguito con un'afa tanto elevata.

Due fazioni chi nega il caldo dicendo che luglio e agosto sono sempre stati infernali e la seconda che ammette parlando che il caldo è aumentato tanto negli ultimi anni.

A me servono poco le fazioni della veduta caldo, per me significa smettere di vivere e passare a protezione come meglio puoi.

Il vantaggio e lo svantaggio di un fisico che invecchia, il vantaggio e' che puoi fare quello che vuoi in ogni ora del giorno, lo svantaggio è che senti il caldo e reagisci peggio di 20 anni fa.


Il caldo mi toglie energie anche le mie macchine dopo lo slancio di luglio sono state abbandonate, prima lo stato di salute poi il resto ma scopri che alla fine ti prende una malinconia assurda come se la tua vita fosse la temperatura a gestirla e tu non hai voce in capitolo (in realtà è così), ma un guizzo a fine luglio lo hai avuto tanto da fare un ordine particolare su Shein senza mettere in difficoltà le spese di casa e ti sei comprata un po' di disegni a diamantini.

Disegni a riempire a tratti, che non comportino troppa fatica e con quelli ogni pomeriggio quando anche gli insetti cercano riparo dal calore tu cerchi di mantenere vivo il piacere di fare.

Mi piace inserire pietre colorate su un disegno, non ho la concentrazione per eseguire un disegno completo ma abbastanza per giocare con qualche pietra qua e là.

La mia mente ha bisogno di fare con ogni tempo e la pittura a diamantini mi ha aiutata tanto durante il calore, passerà per gioco forza perchè per nostra fortuna la terra gira e a breve le giornate perderanno ore di luce ma e' ancora tanto dura.

Ho capito in questi giorni che non è la salute al primo posto per vivere bene ma il clima perchè se quello funziona c'è anche la salute ma io posso fare poco tranne difendermi e proteggermi aspettando e sperando che passi e nel frattempo incollo pietre guizzanti di luce.




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Con pazienza e determinazione 
Ci sono stati anni anzi un paio di decenni che non vedevi oltre il tuo naso per la corsa del vivere e sopravvivere come penso per tutti, non vedevo e non sentivo niente oltre i doveri familiari e per fortuna la mia macchina della maglieria come sostegno di vita per non sprofondare nel caos di una vita dedita agli altri.

Tutto ha un termine, niente e' per sempre, il mio termine divisorio fra la prima vita e la seconda e' stato il 13 ottobre 2012, poi una lotta a portare in salvo quello che avevi costruito e a programmare un'altra vita, che non volevi ma ti sei dovuta adattare.

Gli ultimi 12 anni sono stati all'insegna di una lotta interna fra dolore e voglia di vivere senza arrendersi mai. Ne sono fuori sono nella vita che non volevo ma l'ho costruita su misura per me, piccola, semplice, fatta di cose che non appaiono grandi perchè sono solo sfumature di vita, una pianta, un maglione, un disegno colorato e capisci perchè hai superato una vita che spesso e' stata come attraversare un deserto infuocato a piedi nudi per il mio carattere, ce l'ho fatta perchè le mie mani e la mia mente non si sono mai arresi ma lottato creando, dando vita a quello che potevo e ha funzionato.

Spesso mi dicono che sono troppo umile, troppo gentile, troppo tutto, ma io amo questa vita che mi è stata donata.

Ho ripreso in mano le cose che mi circondano che avevo lasciato un po' da parte, ce l'ho avuto dopo il covid la sensazione che tutto fosse inutile, e' durato poco, mi sono ripresa quello che ho costruito a 360 gradi.

Rimetto a posto e torno nel mio mondo creativo ma li manderò avanti entrambi ammesso che le menti elette me lo concedano che ho capito che loro la mia forza di carattere non ce l'hanno , meglio distruggere tutto che lottare per salvare quello che si ha, io sono diversa, lotto per mantenere quello che ho creato e dove non mi piace cerco di cambiare, io lotto per esistere non per distruggere.

Niente pensieri brutti, si va a lottare che poi torno a mostrare!





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Io e il verde 
Hai il pollice verde vero? Me lo sono guardato il pollice, roseo come gli altri dita, ho risposto, ma ho anche sorriso.

Lo so bene che se pianto un rametto secco nasce una pianta, meno dai semi, per quelli non ho pazienza.

Ce l'ho dentro il bisogno forte e assoluto di circondarmi di verde di piante, sarà perche' sono nata nel cuore verde del nostro paese e sono cresciuta fra la bellezza del verde e dei fiori selvatici.

Chiamano il mio balcone, la foresta amazzonica, creata con piante a basso consumo di acqua, forti, resistenti che mi permettono una barriera contro il caldo e contro il freddo e soprattutto sanno come non crearmi problemi e fanno tutto da sole.

Se fosse per me mi confonderei con la terra, mi sento parte di lei e trovo la forza di esistere perche' anche nei momenti di sconforto sfiorare una pianta mi dona nuova energia.

Credo che venga un tempo in cui apprezzi quello che sei e ti circonda, inutile che mi faccio illusioni sono tante cose gestite dalla passione per la vita, e' tempo di metterle tutte in campo, non per sembrare brava, ma per godermele!

Ognuno di noi ha i suoi doni, il suo singolo modo di vedere la vita, io ho il mio che spesso fa scuotere la testa agli altri ma e' la mia vita e la notte dormo serena e tranquilla, quindi va bene così, devo solo farla splendere forse per qualcuno può diventare un sostegno per vedere la vita delle piccole cose con altri occhi.






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