Fili colorati 
La maglierista come definizione classica non mi appartiene, negli anni ho capito che sono solo una donna che esprime se stessa con dei fili colorati fra le mani.

Tre colori a se stanti non mi appartengono, il grigio, il nero e il bianco, tutto le altre sfumature possiamo parlarne, il colore che ami sul momento ti dice come stai di spirito.

Sono turchese brillante nel mio spirito in questo momento, poi uso altri colori per necessità ma ora mi sento così, forse per opporre il colore al buio dell'anima di menti supreme che hanno in mano la mia vita.

Una vita a pensare che solo un creatore potesse togliermela, ci sta, la morte fa parte della vita, dall'attimo del concepimento, quella schicchera iniziale che ti crea assemblando atomi in un mistero che per quanto sia fisico sa di onnipotenza del creato e capisci invece che devi stare attenta alla mente umana che decide che ti deve spegnere perchè sta giocando al piccolo dio.

L'uomo che gioca a chi ce l'ha più lungo il missile, e quanti ne ha, io mi guardo i miei fili colorati e immagino cosa creare.

Io so che so fare proprio per questo adoro creare, mettere in macchina fili e lasciare che la mente si concentri sul fare e creare e cancelli il pensare, un po' come una volta i popoli cantavano per cancellare fatica, fame e dispiacere e noi si e' cantato tanto perche' siamo stati terra di conquista da parte degli altri nei secoli.

Io non ci credo che la gente non pensi più oltre il lavoro e qualche raro divertimento, io penso che si senta impotente nel poter cambiare le cose e scarica odio e cattiveria sul primo malcapitato tanto per poter dire che anche lui gioca all'onnipotente piccolo dio, esattamente come si andava a guardare la lotta dei gladiatori tanto per partecipare se succedeva alla decisione di chi far vivere o morire.

Li guardi i tuoi fusi sullo scaffale, qualcuno aspetta da anni il suo turno, e ti diventa chiaro, ma quale maglierista che si "sguercia" (ci si rovina gli occhi) su un lavoro o ci lascia le spalle, a me piace divertirmi perche' a me e' mancato nella mia vita il divertimento, ho conosciuto solo il dovere, il sacrificio e le preoccupazioni, ma fili colorati come per Teseo sono stati il filo che mi ha portato fuori dal labirinto, ora e' tempo di godermi quello che sono senza se e senza ma che il tempo sta finendo se continuano a giocare al piccolo dio senz'anima ma con un portafoglio da riempire non ne resta molto.

Io ho sbagliato impostazione della creatività, non solo maglia a macchina, ma tutto quello che gira intorno a fili colorati i e a colori da pennellare, io sono per il colore e tutte le sfumature possibili e accetto la mia condizione e proseguo poi quando posso condivido ma tutti possiamo fare quello che lo spirito ci chiede, costa fatica e sacrificio in cambio ottiene la pace dello spirito in qualunque situazione perchè tu esprimendo quello che sei illumini il tuo angolo di vita che ti e' stato assegnato.

Andiamo a fare che il tempo è poco, è l'incitamento a me stessa ad ogni risveglio!









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Mi rifiuto 
La vita mi ha sempre messo in condizioni di guardarmi dentro, per carattere non dò la colpa agli altri a priori, ma analizzo sempre se il mio comportamento ha scatenato qualche situazione anomala, quando capisco che non dipendeva da me agisco di conseguenza, tolgo via le cose e le persone che mi creano situazioni insostenibili per la mia normale vita.

Purtroppo non posso togliere tutto o tutto quello che vorrei e in questo momento storico di cose da togliere per tornare a vivere ce ne sono molte, ma non dipende da me, enormi storture che vengono da lontano e che sono esplose tutte insieme, mai chiudere la stalla dopo che sono usciti i buoi, l'hanno fatto, l'abbiamo fatto e si piange amaramente.

Non ci riesco ad abbandonarmi allo sconforto totale, lotto a modo mio, un sorriso ce lo metto ogni giorno, la disponibilità verso il prossimo pure quando posso ma soprattutto ho capito che devo tenere a bada l'ansia delle incertezze di chi ha il mondo in mano, tutti tecnici al bar del calcio, ognuno la sua soluzione, credo che il vero cambiamento venga dal basso come sempre e così continuo a fare per non cedere all'angoscia del "chissà che fine ci faranno fare".

Che posso fare io in questo momento per non cedere alla tentazione di vedere il mondo che fine sta facendo?

Prendo un filo e costruisco un modello tanto per dire sono viva e vitale e poi ci metto amore, comprensione, non giudico ma ascolto e valuto come sopravvivere.

Io amo questa vita come se sentissi nel profondo che tutto ha un senso anche se non lo comprendo e allora mi aggrappo alle certezze che ho, alla famiglia, alla mia voglia di non arrendermi mai, tanto e' breve il tempo in cui contiamo qualcosa, poi svanisce nell'oblio del tempo che passa.

Ci sono, sono viva, vado a costruire anche oggi che un filo di lana e una macchina o un uncinetto, un pennello, un disegno ti aiutano molto di più di un antidepressivo, ho scelto bene nella vita, cuore, amore, famiglia e mani in movimento al resto pensi il cielo che non posso fare tutto io.



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Ci vuole tempo 
Beata te che hai la macchina della maglieria che fai subito.

Una frase che mi hanno ripetuto tante volte, siamo seri puo' dirla solo a chi non è pratico di come funziona una macchina e di quanta esperienza devi farti per avere un prodotto finale indossabile.

Una volta l'artigiano veniva guardato con rispetto e per artigiano intendo colui o colei che usa la sua intelligenza e il suo lavoro per creare un manufatto.

Oggi complice tanti video e quant'altro nella rete ingannevole il più delle volte sembra che chiunque possa farlo e soprattutto subito, qualsiasi manufatto di qualsiasi difficoltà.

E ma tu sei brava ti viene facile, non scherziamo se hai una macchina della maglieria e' come utilizzare una macchina vera, c'e' chi guida malissimo e pensa di essere bravo solo perchè ha una macchina, chi fa la formula uno sempre alla ricerca di migliorarsi e non dice molto sulle difficoltà che supera per piazzarsi e non dico vincere una corsa.

Nei miei video ho sempre mostrato macchine sporche, perche' se lavori quella e' la realtà, mani sporche se capita e l'errore in diretta e come salvare la situazione, in un mondo di immagini perfette sta cosa non è gradita, la realtà non è mai gradita perchè le cose oramai si fanno come ti fanno credere che siano e poi non riesci e ti incavoli con te stesso o invidi chi riesce.

Io ho iniziato ad usare una macchina da sola con un manuale, senza nessuna base di costruzione di un qualsiasi modello, con umiltà ad ogni sfida che non riuscivo mi ripetevo che un giorno ci sarei riuscita.

Nessuno nasce imparato, le cose vanno apprese sulla propria pelle, ma oggi tutto e' dovuto, tutto deve riuscire, io non mi sogno di cambiare i pavimenti di casa da sola, è la stessa cosa.

Ognuno il suo mestiere diceva un detto, vero, ognuno mette e dona agli altri a pagamento o gratuitamente, volente o nolente quello che sa fare, questo è il motore del genere umano, almeno una volta.

Riparto da un modello base tutto dritto, lo mostro nei passaggi salienti e vado avanti sperando di riscoprire il piacere del fare e poi indossare che di questi tempi se sei riuscita a comprare filato a 10 euro al chilo ti sembra un dono e ti vestirai cardigan e maglietta con poco portando un capo caldo, comodo e durevole ma per farlo devi fare tanta strada ma questa è un'altra storia che nessuno vuol sentire ma nella maglia a macchina non esiste il subito tutto e soprattutto pronto senza fatica e in fretta, ci vuole tempo, sbagliare, apprendere, correggere e via di seguito.

Vado a fare il davanti che il dietro e' pronto!





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Con calma riprendo 
Ho talmente spiegato per un decennio e oltre (quasi 18 ) ripetendo le stesse cose come un disco di una volta quando si incantava che non sono stata ad un certo punto capace di spiegare più niente a nessuno.

La maglieria si impara sul campo come tutte le cose della vita, ma quando ho capito che era un ripetere a vuoto era troppo tardi, la passione mia personale si era spenta, studiare, fare cose creative ma essenziali era l'unico modo per avvicinarmi ad una macchina.

Se dai tanto senza protezioni alla fine quella che perde sei tu e ho smesso di spiegare semplicemente perche' non ci riuscivo più.

Il tempo ha fatto il suo dovere, piano piano sono tornata a fare ma senza slancio, riprendo da un cardigan che per me deve essere essenziale, tutto dritto, manica scesa, niente bottoni, riprendo da dove ho iniziato, semplice ed essenziale per abituare la mia mente a riprendersi il piacere da fare.

Ieri ho preparato i campioni, in doppia frontura, scheda con tasti part, due filati 2/28 lavorazione con tutti gli aghi.

Due campioni per tratti diverso del modello.

Come una casa devi fare buone fondamenta e così riparto, lentamente con calma non sono più giovane e tanto meno un'alice, ma voglio tanto bene al mio involucro e quindi cerco di vestirmi come voglio io fregandomene di chi ti vuole in un modo o in un altro, abbiamo troppe pressioni su tanti fronti almeno mi vesto come voglio io.

Short o mini video per mostrare passaggi salienti e qui ce ne sono pochi lo faccio essenziale per riprendere la mano.

Con calma che non e' sapere come si fa ma abituare la mente a creare di nuovo, ho paura dei tempi presenti come non l'ho mai avuta, poi ho pensato e' perchè dò troppa importanza ai problemi del mondo, non posso fare niente ma posso non farmi male e creare, vado inizio e vi racconto la storia. Facile che usi i teli per fare cuscini invece di un cardigan ma se non inizio non lo scopro!

https://www.youtube.com/shorts/DXRs9-w-bXw

Oggi inizio dai conteggi da campione speriamo bene!







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Voglio essere presente 
Io ho dedicato quest'anno ad accettare quello che sono oggi, scoprire i miei limiti d'età attuali e come posso sfruttarli al meglio.

Mi sentivo come i cantanti anziani a San Remo, leggermente spaesati fra i cambiamenti delle nuove energie che tu non hai più ma che in parte sono mitigati dal fatto che hai tanta di quella esperienza che ti chiede a cosa ti serva se non hai le energie per utilizzarle.

Io il giorno che ho pensato di essere vecchia, lo sono diventata in una frazione di secondo, ma se il cervello registra la cosa come dato attuale tu ci diventi vecchia sul serio e a me e' successo.

La vita e' un viaggio di esperienze che quando sai di averne tante ma poche forze per goderne vai in tilt.

Tutto cambia costantemente, come in un caledoscopio, giri un pochino e cambia lo scenario e io mi sono chiesta, non da dove vengo, dove vado, che senso ha la vita, ma una domanda più semplice chi sono oggi io e cosa posso ancora fare per sentirmi viva?

I viaggi non fanno per me, nemmeno le visite guidate per anziani, a parte che non lo sono anagraficamente per la mia di vecchiaia mancano almeno 20 anni ma e' certo che non sono a forze fisiche quella di 10 anni fa, se penso che non ho più 20 anni da quasi 49 , e' adattarsi più che rifiutarsi.

Quindi sono alla scoperta di me oggi e la maglieria e' il primo posto dove voglio capire quante energie con la sapienza posso utilizzare e che fare per rendermela bella, ieri mettendo il modello che ho fatto, mi sono fatta un sorriso nello specchio, ragazza di ieri non siamo nemmeno all'alba del sono finita e si ho ripreso spirito,

Il mondo se lo stanno suonando come vogliono la canzone di cambiamento come al festival un pezzo che nessuno capisce ma se uno dice che bello per mascherare che non va ma deve vendere il pezzo tanti diranno che e' bello, io voglio decidere con la mia testa e se non mi piace non mi piace ma la maglieria mi piace e a modo mio, quindi riparto per scoprire questa mia fase della vita proprio dalla maglieria.

Il merito e' dei vecchi bottoni di mia suocera trovati in una scatoletta ( una volta si staccavano i bottoni dai capi che si buttavano e si tenevano con cura per ulteriori usi), il nuovo sta nel fatto che una volta messi ho incollato sopra degli strass rendendoli nuovi, ecco la mia vita e' così oggi prendo il vecchio, lo illumino con il nuovo e vado avanti!



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