Non sono una maglierista, mai stata, solo una donna che usa la macchina per sopravvivere nei momenti duri della vita (ovvero sempre).
Quando ho comprato la mia prima macchina era per ribellarmi alla frase di un medico donna che dopo un'incidente stradale mi diede con i miei 24 anni, due figli e un marito "della mantenuta della società" e che la mia vita di casalinga per l'assicurazione non valeva molto perche' non producevo reddito.
Un milione e mezzo valevano i miei danni fisici, dopo che la nostra macchina, ferma ad uno stop venne investita dal solito pazzo che fa un sorpasso azzardato, allora la presi proprio male, ma la vita usa strani mezzi per metterti nelle condizioni di vivere con orgoglio la tua vita.
Mi sono vestita come volevo io quando i soldi con un solo stipendio da impiegato e 4 figli era una scommessa arrivare al 15 del mese, io e il manuale per anni che internet negli anni 80 non c'era mica (meditare sulla fortuna dei tempi attuali).
E' andata, sono viva, vitale, dedita ancora alla maglieria solo che oggi e' studio e divertimento che condivido che puo' sempre far comodo a qualcuno che non sa che fortuna ha, perchè non ha provato sulla sua sole forze ad imparare.
Il mondo e' cambiato, anch'io, ma la macchina e' sempre la stessa e ha la stessa funzione, rendermi bella la vita.
Ognuno i suoi modi di esistere, il mio mi piace tanto quando studio e poi provo a macchina quello che ho pensato.
Due strisce, 160 maglie, 800 giri ciascuno, tutte le schede in prima frontura che ho convertito in questi ultimi tempi, non avete idea di come mi sia divertita a provarle tutte.
Ora va montato, rifinito, ma almeno ho visto ogni punto fatto e la mia mente li ha assorbiti per altre necessità.
Poi condivido anche questa di idea, io continuo ad usare la macchina come gioia di vita, ognuno ne fa l'uso che crede ma se incontri persone che semplicemente mostrano senza presunzione e' una fortuna che apprezza solo chi sa quanto e' dura farcela da soli e in tutti i campi.
Speriamo di non sbagliare le rifiniture che prevedo una buona riuscita da un imparaticcio come nel ricamo!
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Ho perso il conto di quante schede ho convertito a punti passati o saltati, la sera metto qualche vecchia serie da rai play, di quelle che non fanno male e lascio andare, io seduta davanti al piccolo portatile, dopo aver stampato schede le converto, molte non serve copiarla tutta ma a me serve vederla intera per creare, che dei mini trattini non mi risolvono niente.
Un click dopo l'altro cerco di scacciare le ansie del tempo presente, al futuro meglio non pensarci e ringrazi il cielo di non avere bombe sulla testa, di non dover scappare da casa tua, di avere cibo e medicine per curarti.
Diamo per scontato quello che si possiede, ma possiamo perderlo in pochi minuti, il covid insegna, una mossa sbagliata dai proprietari del mondo e ci troviamo, anche se eccezionalmente onesti, lavoratori, etc etc a veder svanire tutto.
Un quadratino nero, uno bianco, due neri , 5 bianchi, devi seguire il foglio della scheda o ti perdi e intanto pensi che stai passando il tempo ma cerchi come sempre di renderti utile.
Non sono ancora da poltrona della vecchiaia, e non lo sarò mai e quindi curo l'ansia facendo quello che io reputo utile non solo per me.
Ho fatto lo slalom nella mia vita fra problemi e preoccupazioni, i giorni buoni li posso contare sulle dita, la storia di ognuno di noi, io ho scelto la famiglia, la cura delle persone che la vita mi ha affidato, pochi egoismi molto altruismo, vederlo messo in pericolo da chi della vita non ha capito niente come si vive mi ha destabilizzato, e' durato poco, meglio continuare a vivere e a combattere.
La domanda potrebbe essere a che serve oggi la mia vita? Primo serve a me, secondo posso ancora come dice uno dei figli, fare e dare per alleviare per qualche attimo la lotta degli altri, penso con la mia testa, faccio io quello che posso a modo mio e vado avanti, non ho il senso del perchè viviamo ma lo scopo finale e' sempre lo stesso, qualunque sia la prova da affrontare spero di uscire di scena fiera di me.
Tante schede copiate, pensavo di farne strisce di riassunto e poi costruire un modello unendole e tagliando dove serve tanto per ricordare che ho lavorato per parecchie settimane, utilizzando il lavoro degli altri ( chi ha creato per primo la scheda) e avere un prodotto finito, vedremo il da farsi per ora continuo a fare e a mostrare, per spiegare ancora non ci riesco, mi risuonano nelle orecchie ancora gli insulti, soprattutto il fatto che dice che sono troppo minuziosa, spiego troppo e la gente ha bisogno solo di vedere brevemente altrimenti va in confusione, boh se a me avessero spiegato minuziosamente quando non dormivo la notte per capire come fare, sarei stata felice.
I tempi cambiano, solo vedere, non importa capire il perchè, io sono di un altro tempo quello che più sapevo e più potevo esprimere quello che io volevo, ma va per tutto così ma per quello che mi riguarda continuo ad imparare e a fare e serenamente vado avanti.
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La maglieria mi ha sempre portata fuori dalle brutture e fatiche della vita, le brutture mi circondano anche se ogni tanto un lampo di luce illumina le cose, ma ammettiamolo ci si rinchiude nella paura del futuro ma se ci pensi bene abbiamo modo come tenerle a bada, io uso le mie passioni.
I punti passati non sono granche' come punti , l'ho sempre pensato, meglio tornare a fare scoprendo loro che proprio non mi piacciono, perche' ogni possibilità nella macchina come nella vita ha i suoi pro e contro.
La scusa era dotare la mia macchina elettronica di punti nuovi che volevo avere a disposizione, niente schede bucate ma usando il programma e il cavetto che unisce il portatile alla macchina mi sono aperta un mondo, l'ho rifiutato per tanti anni, era più semplice usare quello che conoscevo ora mi piace molto.
Copio schede che mi interessano, le condivido, mostro come viene la campionatura e attendo di tornare a fare e a creare almeno fino a maggio, poi arriva il caldo e si smette di fare ma per ora si studia, si cerca il punto che amavi con le schede e lo porti di nuovo a tua disposizione.
Un percorso che mi piace che mi sta donando di nuovo nuovi stimoli, vedremo che ne nasce, oggi metto altre schede e vado avanti, io non posso usarle tutte ma altri possono trovarle interessanti e metto nel sito così non perdo niente.
Via continuo a sperimentare sperando di tornare a creare!
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Se non sei sui social, non sei nessuno, nonna quante persone hai che ti seguono sui social?
Non ci cado nel gioco di quante persone ti seguono, io sui social ci sono da prima che le mie nipoti venissero al mondo, ma l'ansia da numero non l'ho mai avuta, a me piace mostrare come fare per non far morire quello che io ho imparato da sola china la notte su una rivista e un manuale della macchina.
Io se ci penso mi spavento solo al ricordo di quanto ho sudato per una passione, di quanto sonno mi sono tolta ( a me servono 8 ore a notte o il giorno dopo mordo chiunque mi si avvicina nel senso di quanto ne risente il sistema nervoso).
So tanto di maglia a macchina ma meno di quanto c'e' ancora da capire e scoprire e quindi continuo a studiare e a mostrare.
Appena deciso che lo faccio per me da ora in poi per divertirmi si e' scatenato l'universo nel dirmi " ma che bella idea OR, era ora", eh si quando prendi la decisione, l'universo si attiva con i tuoi pensieri.
Sto convertendo schede e disegni per la macchina elettronica che non ho mai amato, ci siamo comprese e ora si lavora per portare le schede che piacciono a me con il cavetto e il piccolo portatile e metterle a disposizione della mia creatività.
Ma non conviene, ci sono poche macchine elettroniche con programma e cavetto di trasferimento dei disegni, e' utile a pochi, ma vi sembra che io posso mostrare solo per pochi?
Il progetto e' ardito, raccogliere schede a 24 aghi a gruppi e spiegarne la scheda, il disegno e' per me, creo un grande libro dei punti come vorrei che fossero stati creati i libri, con qualche mini modello, spiegare a cosa sono adatti, i filati necessari etc etc.
Chi in grado di capire avrà una ricchezza di punti chi non in grado, capirà in futuro o forse mai ma io lo faccio per me perche' mi piace l'idea che dove non arrivo io possono farlo gli altri ma il primo che si permette di offendere lo tratto alla pari.
Quando nella vita mi sono ribellata a quello che secondo la mia coscienza era insopportabile venivo definita come ignorante e grezza, ma l'ignorante dorme serena qualcosa vuol dire.
Quindi io inizio per me perche' io ho una visione della vita opposta a quella comune ma non disposta a subire senza prendere le necessarie misure per proteggere quello che amo quindi a breve inizio nel frattempo ho usato l'uncinetto perche' si pensa meglio quando il filo va da solo senza schemi e fai due scalda collo con una rimanenza di filato e ti accorgi che combaciano alla perfezione e allora li unisci, qualche pietra colorata e lo regali al manichino che non sopportavi di vederlo vuoto!
Via io inizio!
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Partiamo da un presupposto, non mi e' passata ancora, tutta la cattiveria sparata nel web, in chat private e finite nella mia posta come forma di " ringraziamento" per aver donato un po' della mia esperienza nel web.
"Signora lei e' voluta diventare pubblica ci sta che la si insulti", no non ci sta affatto secondo la mia metrica, io conosco un metodo solo se mi si manca di rispetto, togliere quello che dono, non mi e' passata non per le cattiverie ma per coloro che avendo ricevuto a piene mani si sono schierati con gli odiatori.
Io sono un cuore puro, di quelli che non guardano il colore della pelle, la nazionalità o le tendenze sessuali, io amo il genere umano, almeno finchè il genere umano non decide che ,siccome sembri gentile e disponibile, ti si possa usare come sfogo delle proprie frustrazioni, esattamente come avviene nel bullismo o nella violenza domestica.
Sono tornata a casa mia, non ho più risposto a nessuno, io non l'ho fatto per denaro, ma per amore di una passione e vederla sporcare mi ha portato a chiudere di botto lo slancio del donare.
Non posso donare ciò che non è gradito, vale nella vita privata figurati in quella pubblica.
Il mondo tutti a gridare che va a rotoli, se ognuno si facesse l'esame di coscienza mentre grida capirebbe che tutti si contribuisce appena alzati la mattina a formare il nuovo giorno e quindi a modificare il modo di vivere di tutti.
Ci siamo abituati alla vita tolta quando vuoi da chi vuoi, e non solo fisicamente.
Me li sono goduti questi anni fuori dal web, zona confort la chiamano gli esperti, quella zona dove non ti metti in gioco e stai al sicuro, non ci vedo niente di sbagliato, lo facevano gli eremiti per libera scelta, mica per forza tutti dobbiamo metterci in gioco, si puo' vivere in ogni modo se si sta bene con noi stessi.
Poi sono arrivati i rimpianti di chi si ricordava un mondo che io ho tolto come l'avevo donato, non il mio, nessun rimpianto, io so chi sono e cosa voglio ma non permetto a nessuno di sputare la propria rabbia interiore sul primo malcapitato di turno.
Detto cio' io amo la maglia a macchina, io amo quello che mostro e ho nuove idee in corso, non so se supero il fastidio della video camera accesa che le cose se non le faccio con amore non ha senso farle per me, ma ci provo, se non ci riesco troverò il modo di donare solo a chi lo vuole.
Chiudo un altro anno, il tempo in fondo l'ha frazionato l'uomo, al mio gatto o al cane non interessa che giorno è sul calendario, loro vivono il tempo loro concesso senza dover pensare a che giorno della settimana e' o che ore sono, allo stesso modo, niente bilanci e' da qualche anno che ho tolto bilanci e progetti, si vive alla giornata e si toglie quello che fa male, curando quello che fa bene allo spirito.
Per ora sono a giocare con i filati, con i pennelli, con la pittura a diamantini, con l'uncinetto e a convertire punti per l'elettronica, poi le idee ce ne sono anche troppe, ma serve la molla che scatti e mi faccia perdonare tutta la cattiveria e il fango che mi hanno tirato per tornare a donare con amore, non lo so se ci riuscirò a dare vita alle idee, lo scoprirò nel tempo.
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